Il PCC, il marxismo ed il socialismo

da www.lacinarossa.net

hu jintao-w300In occasione del novantesimo anniversario della fondazione del partito comunista cinese (PCC), il compagno Hu Jintao – segretario generale del partito comunista cinese – ha tenuto un importante discorso presso l’Assemblea Nazionale del Popolo a Pechino, il primo luglio del 2011.

Tale discorso ampiamente diffuso presso centinaia di milioni di cinesi dai mass-media locali, serve a demolire per l’ennesima volta sia la teoria secondo cui il PCC abbia abbandonato il marxismo e gli ideali comunisti dopo il 1976, che l’errata equazione Cina = capitalismo di stato.

Nel suo discorso il compagno Hu Jintao ha innanzitutto notato che “Oggi, noi siamo qui riuniti, con l’intero Partito e tutto il nostro popolo multietnico, per celebrare solennemente il 90° anniversario della fondazione del Partito comunista cinese, per passare in rassegna la traiettoria di sviluppo del nostro paese, così come per esaminare le belle prospettive di sviluppo della Cina.

In questo stesso giorno, 90 anni fa, è stato fondato il Partito comunista cinese, fatto che costituì un grande avvenimento e che fece epoca nella storia della nostra nazione. Da allora, il popolo cinese si è impegnato in una via radiosa di lotta per l’indipendenza nazionale e la liberazione del popolo, avviando un percorso magnifico verso la prosperità del paese e l’acceso della popolazione ad una vita agiata.

Dopo 90 anni, insieme al popolo multietnico della Cina, i membri del Partito comunista cinese hanno combattuto valorosamente, al prezzo di enormi sforzi di diverse generazioni, per ottenere successivamente grandi successi nella rivoluzione, la costruzione socialista e la riforma in Cina. Oggi, una Cina socialista traboccante di vitalità si erge in Oriente in tutta la sua fierezza, e un miliardi e trecento milioni di cinesi avanzano, guidati dalla bandiera del socialismo alla cinese e pieni di fiducia, verso la grande primavera della nazione cinese.”

Inoltre il compagno Hu Jintao ha anche rilevato che “nel corso degli ultimi 90 anni” dal 1921 al 2011, la trasformazione della società socialista e il cambiamento del destino del popolo cinese, tanto per l’ampiezza e la profondità quanto per le loro ripercussioni politiche e sociali, costituiscono avvenimenti eccezionali nella storia dello sviluppo dell’uomo.

I fatti comprovano pienamente che tutto il lungo magnifico percorso dello sviluppo e del progresso della società cinese dopo l’epoca moderna, la storia e il popolo hanno scelto il Partito comunista cinese, il marxismo, la via socialista, la riforma e l’apertura.

I fatti provano senza dubbio che il Partito comunista cinese è degno di essere considerato un Partito marxista grande, glorioso e giusto e che è la forza centrale che dirige il popolo cinese nella creazione senza tregua di nuovi apporti in favore del socialismo.

Tutti i successi che abbiamo ottenuto nei 90 anni trascorsi sono i risultati degli sforzi ostinati e indefessi impiegati dai comunisti e dal popolo cinese attraverso generazioni successive. Il gruppo dirigente della prima generazione riunita attorno al compagno Mao Zedong ha unito e condotto tutto il Partito e l’intero popolo multietnico per condurre la rivoluzione di nuova democrazia fino ad una grande vittoria. Ha fatto del socialismo il regime fondamentale della Cina, ponendo anche, sul piano politico che istituzionale, delle solide basi sulle quali poggiano lo sviluppo e il progresso della Cina contemporanea. Il gruppo dirigente della seconda generazione riunito attorno al compagno Deng Xiaoping ha unito e condotto il Partito e l’intero popolo multietnico per impegnarsi nella grande via della riforma e dell’apertura. Da allora, la Cina ha proclamato l’avvento di una nuova era: quella dell’edificazione del socialismo alla cinese, e inaugurato un nuovo periodo di sviluppo della causa socialista nel paese. Riunito intorno al compagno Jiang Zemin, il gruppo dirigente della terza generazione ha saputo unire e condurre il nostro Partito e il nostro popolo multietnico nella prosecuzione della riforma e dell’apertura restando del tutto in linea con il suo tempo. Ha pilotato attraverso venti e maree la riforma e l’apertura nella giusta direzione ed è riuscito a mantenere uno slancio formidabile nella causa grandiosa del socialismo alla cinese fino la XXI secolo. Dopo il XVI° congresso, il Comitato centrale del Partito, unendo il Partito stesso e l’insieme del nostro popolo multietnico, e prendendo come guide ideologiche la teoria di Deng Xiaoping e l’importante pensiero della Tripla Rappresentatività, ha applicato in modo più completo il concetto di sviluppo scientifico, e si è promesso con instancabili sforzi alla promozione dello sviluppo scientifico e dell’armonia sociale, e continuato a spingere in avanti la ragguardevole costruzione del socialismo alla cinese nello sviluppo generale di una società di media agiatezza.

In occasione del 90° anniversario della fondazione del Partito comunista cinese, noi ci ricordiamo con profondo rispetto dei rivoluzionari proletari della vecchia generazione: Mao Zedong, Zhou Enlai, Liu Shaoqui, Zhou De, Deng Xiaoping e Chen Yun. Essi hanno apportato un grande contributo alla rivoluzione all’edificazione e alla riforma in Cina, alla fondazione, al rafforzamento e all’evoluzione del Partito comunista cinese. Noi ci ricordiamo con lo stesso rispetto dei martiri della rivoluzione che hanno dato la loro vita per stabilire, difendere e costruire la Cina nuova, e, allo stesso odo, di tutti i precursori dopo l’epoca moderna che hanno lottato con ostinazione per l’indipendenza e la liberazione della nazione cinese. Che i loro contributi alla patria e alla nazione brillino eternamente nella nostra storia.”

Sul piano teorico il compagno Hu Jintao ha inoltre evidenziato che “il sistema teorico del socialismo alla cinese è una dottrina corretta che guida il nostro Partito e il nostro popolo sulla via del socialismo alla cinese per realizzare il grande rinnovamento della nostra nazione. Il nostro Partito, che ha saputo sempre combinare i principi fondamentali del marxismo con la realtà cinese, ha creato due grandi teorie nel corso del processo di sinizzazione del marxismo. Una è quella di Mao Zedong, che, in quanto marxismo-leninismo applicato e sviluppato in Cina, ha dato in maniera sistematica una risposta alla questione relativa al modo di compiere tanto la rivoluzione di nuova democrazia quanto la rivoluzione socialista in un vasto paese orientale semi-coloniale e semi-feudale, e ha proceduto a delle ricerche laboriose per sapere quale tipo di socialismo noi dovevamo costruire e come dovevamo farlo. Formulando delle idee innovatrici, essa ha arricchito il tesoro marxista con un nuovo apporto. L’altra è costituita dal sistema teorico del socialismo alla cinese. Essa è nei fatti un sistema scientifico creato a partire dalla teoria di Deng Xiaoping, dall’importante pensiero della Tripla rappresentatività e da una serie delle strategiche maggiori, tra le quali il concetto di sviluppo scientifico. In quanto prosecutore e sviluppo del pensiero di Mao Zedong, essa ha egualmente dato in maniera sistematica una risposta ad una seri di questioni importanti, quali “che tipo di socialismo si deve costruire in un grande paese in via di sviluppo come la Cina che conta più di un miliardo di abitanti?”, “come edificare il socialismo?”, “che tipo di partito dobbiamo costruire e in che modo dobbiamo farlo?”.

In quanto garanzia fondamentale dello sviluppo della Cina contemporanea, il regime socialista alla cinese mette in evidenza le caratteristiche della superiorità del socialismo alla cinese. Grazie alle sue capacità di auto-perfezionamento, è diventato nel corso del suo sviluppo un insieme completo ben coordinato che copre i campi economico, politico, culturale e sociale. Il regime politico fondamentale dell’assemblea popolare – completato dagli eventi essenziali che sono il sistema di cooperazione multipartitico e della consultazione politica sotto la direzione del Partito Comunista Cinese, l’autonomia delle regioni popolate da minoranze etniche e l’autogestione delle masse popolari alla base –, il sistema di legislazione socialista alla cinese, il sistema economico fondamentale caratterizzato dallo sviluppo comune dei diversi tipi di proprietà predominati dal settore pubblico, così come le regolamentazioni, economiche, politiche, culturali e sociali che sono basate su questo insieme e che sono più concrete, si adattano perfettamente alle realtà cinesi e alla tendenza generale nella nostra epoca, perché permettono di assicurare al nostro Partito e al nostro paese il loro dinamismo mobilitando l’entusiasmo, lo spirito di iniziativa e lo spirito creativo delle masse e di tutta la società, di stimolare uno sviluppo globale socio-economico liberando e sviluppando le forze produttive, di realizzare l’arricchimento comune di comune di tutta la popolazione preservando e promuovendo l’equità e la giustizia sociale, di affrontare efficacemente i diversi rischi e sfide della nostra marcia in avanti concentrando i nostri sforzi sull’esecuzione di progetti giganteschi, e infine, di preservare la solidarietà multietnica, la stabilità sociale e l’unità nazionale.

Marxismo come verità inconfutabile per il PCC, a patto che non si trasformi in un dogma vuoto. “Noi Comunisti Cinesi crediamo fermamente che i principi fondamentali del marxismo costituiscano una verità inconfutabile e che il marxismo deve essere costantemente arricchito e sviluppato in base ai cambiamenti nell’ambito della pratica, e non abbiamo mai concepito il marxismo come un dogma vuoto, rigido e stereotipato. Per il marxismo, la prassi è la fonte della teoria, la base per il suo sviluppo, e il criterio per testarne la verità. Tutte le azioni che si legano a un dogma, che ignorano la pratica, o che si astraggono e restano indietro rispetto alla vita reale non avranno successo. Abbiamo commesso degli errori e abbiamo subito persino gravi battute d’arresto in alcuni periodi storici, e la loro causa principale è risieduta nel fatto che i principi-guida del Partito a quel tempo erano separati dalle condizioni reali della Cina.”

Quasi rispondendo a coloro che accusano il PCC di aver abbandonato il marxismo ed il comunismo, il compagno Hu Jintao ha anche sottolineato che “ogni passo in avanti nell’innovazione teorica dovrebbe essere accompagnato dal progresso nell’abilità di dotarsi di tale innovazione da parte dei membri del Partito. È un esperienza importante che il Partito ha costruito per migliorare se stesso. Per costruire un partito marxista politico impegnato nello studio, sarà necessario non perdere tempo (e darsi da fare, ndt) nello studio delle informazioni scientifiche, delle nuove idee e delle nuove conoscenze nella società umana. Tutti i membri del Partito e i quadri dovrebbero interpretare l’apprendimento come una ricerca intellettuale, studiare in senso stretto e padroneggiare il Marxismo-Leninismo-Pensiero di Mao Zedong e le teorie del socialismo con caratteristiche cinesi, promuovere una visione del mondo e la metodologia del materialismo dialettico e del materialismo storico, e coltivare genuinamente le virtù, aumentare la conoscenza e migliorare le competenze attraverso l’apprendimento. Tutti i compagni del Partito, soprattutto i quadri dirigenti di Partito a tutti i livelli, devono costantemente migliorare se stessi sia ideologicamente che politicamente, rafforzare i nostri ideali e le nostre convinzioni, e rinvigorire il nostro desiderio e la nostra volontà di lavorare instancabilmente per la causa del partito e del popolo. Dobbiamo essere pienamente impegnati affinché ci sia possibile garantire di restare fermi e fedeli nelle nostre azioni.”

I compagni che volessero leggere l’intero discorso sopracitato, possono trovarlo nell’interessante e ben documentato libro di Diego Angelo Bertozzi ed Andrea Fais intitolato “Il risveglio del dragone” (Edizioni all’insegna del Veltro).