La Redazione dell’AntiDiplomatico ha rivolto alcune domande a Diego Angelo Bertozzi, autore di “Cina da sabbia informe a potenza globale” e assiduo collaboratore del nostro sito. La Cina di oggi è un fenomeno di cui molti (s)parlano con poca cognizione di causa. Questo libro vi aiuterà a trovare le giuste direttive per orientarvi.
Quando viene gettato il primo seme della Cina di oggi?
Se parliamo della Cina popolare non possiamo che fare riferimento a quello che oggi conosciamo come “socialismo dalle caratteristiche cinesi”. E questo vede il suo battesimo durante la Lunga marcia, per precisione nella conferenza di Zunyi del 1935 che certifica il ruolo di primo piano del giovane Mao. Qui si avvia il processo di “sinizzazione” del marxismo, vale a dire la sua applicazione alle condizioni specifiche del proprio Paese senza fare “affidamento su consigli di gente venuta da fuori o su un sapere libresco”. È lo stesso anno nel quale, di fronte all’aggressione giapponese, viene lanciata la politica del Fronte unito con la borghesia: nelle basi rosse nasce quella repubblica popolare che, in nome della liberazione nazionale, non abolisce la proprietà privata e coopera con il capitalismo nazionale per sostenere lo sviluppo economico e la resistenza. Una politica, quella del Fronte unito, che ancora oggi è al centro dell’azione politica comunista.