Censura di Google

di Aginform

La censura di Google colpisce Aginform per oscurare la notizia “scandalosa” della partecipazione del nipote di Charles De Gaulle alle celebrazioni per l’80° della battaglia di Stalingrado.

Tutti gli indirizzi della mia mailing lista francofona con il messaggio che il nipote di Charles De Gaulle avrebbe partecipato alle cerimonie di Stalingrado sono stati bloccati da Google. Ho ricevuto un messaggio d’avviso per ciascun indirizzo. D’ora in poi non userò più GMAIL. Non mi lascerò censurare dai barbari” Questo il messaggio che ci è pervenuto da Alex Moumbaris di Aginform-Francia (ufficio di corrispondenza europeo contro la guerra NATO in Ucraina).

Ed ecco il contenuto dei messaggi bloccati (tradotti dal russo dal sito https://smotrim.ru/):

«Pierre de Gaulle, nipote di Charles de Gaulle già presidente francese e presidente del Comitato francese di liberazione nazionale durante la seconda guerra mondiale, ha preso parte alle celebrazioni in occasione dell’80° anniversario della battaglia di Stalingrado.

Si è trattato del primo viaggio in Russia di una personalità pubblica francese. A Volgograd (già Stalingrado), ha preso parte a una cerimonia di deposizione di fiori al sacrario di Mamaev Kurgan (la collina dove sorge la grande statua chiamata “la madre patria chiama” in ricordo dell’epica battaglia).

“Sono venuto soprattutto per onorare la memoria dei combattenti, dei civili, di tutti coloro che si sono sacrificati per sconfiggere il nazismo – ha detto Pierre de Gaulle alla TASS – “Per me questo è un momento molto emozionante. Ammiro la forza, la determinazione e la profondità del popolo russo”. In precedenza, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva incontrato il personaggio pubblico francese. Il ministro degli Esteri russo ha osservato che la Russia apprezza molto le “valutazioni oggettive dell’attuale situazione geopolitica” promosse da Pierre de Gaulle».

La stampa francese ha accusato Pierre De Gaulle di essere ‘incline al complottismo’ per aver pronunciato frasi del tipo “Tutti oggi riconoscono la responsabilità degli Stati Uniti nel conflitto in corso, il ruolo fatale della Nato in continua espansione e la politica sconsiderata del governo ucraino”. Oppure “Gli occidentali hanno purtroppo permesso a Zelensky, ai suoi oligarchi e ai gruppi militari neonazisti di rinchiudersi in una spirale di guerra “.

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