di Andrew Korybko
da https://korybko.substack.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
Secondo alcune spie russe, a tal fine sarebbero in preparazione due operazioni sotto false flag nel Mar Baltico.
L’Agenzia di intelligence estera russa (SVR) ha avvertito che gli inglesi e gli ucraini stanno preparando due operazioni sotto false flag nel Mar Baltico. Il primo vedrebbe esplodere nei pressi di una nave statunitense dei siluri sovietici/russi trasferiti dall’Ucraina, mentre uno di essi, apparentemente difettoso, verrebbe poi ritrovato per implicare la Russia nel presunto attacco. Il secondo, invece, prevederebbe il recupero dal Mar Baltico di mine sovietiche/russe trasferite dall’Ucraina, che verrebbero presentate come prova di un complotto del Cremlino per sabotare il traffico marittimo internazionale.
Queste perfide provocazioni vengono utilizzate per manipolare Trump affinché intensifichi le tensioni con la Russia dopo che il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato a metà febbraio che gli Stati Uniti non estenderanno le garanzie di difesa reciproca dell’articolo 5 alle truppe dei paesi della NATO che potrebbero essere dispiegate in Ucraina. Questo scenario era quello inizialmente previsto per indurlo a ritirarsi dai colloqui con Putin e poi raddoppiare il sostegno all’Ucraina, ma il suo team lo ha affossato attraverso l’annuncio di Hegseth.
Ecco perché sono in corso sforzi per organizzare un attacco sotto false flag contro una nave statunitense nel Baltico e/o incastrare la Russia come minaccia alla navigazione internazionale attraverso il ritrovamento delle sue mine in quella zona. Il Baltico era già stato un cosiddetto “lago della NATO” anche prima che la Finlandia e la Svezia entrassero a far parte dell’alleanza, data la loro precedente adesione ombra, quindi è irrealistico che la Russia possa davvero portare a termine una di queste due operazioni senza essere scoperta, anche se lo volesse. Ecco alcuni briefing di approfondimento:
* 11 marzo: “Russian Spies Warn That The UK Is Trying To Sabotage Trump’s Envisaged ‘New Détente”
* 24 marzo: “Putin’s Senior Aide Patrushev Shared Some Updates About The Arctic & Baltic Fronts”
* 22 aprile: “Estonia Might Become Europe’s Next Trouble Spot”
* 1 giugno: “Russia’s Military Build-Up Along The Finnish Border Will Likely Be The New Normal”
In sintesi, descrivono in dettaglio l’evoluzione di questo scenario, dalle precedenti avvertenze dell’SVR sull’intenzione del Regno Unito di sabotare i colloqui russo-statunitensi sull’Ucraina, alle motivazioni degli attori regionali (Estonia e Finlandia) nel seguire questa linea, per concludere con l’impasse diplomatica che caratterizza la situazione attuale. A tal proposito, se gli Stati Uniti non costringono l’Ucraina a fare le concessioni richieste dalla Russia per la pace, senza ritirarsi dal conflitto, potrebbero raddoppiare il loro coinvolgimento.
La ragionevole ipotesi che Trump fosse a conoscenza in anticipo degli attacchi strategici con droni dell’Ucraina contro la Russia, insieme alle ultime speculazioni secondo cui avrebbe ingannato l’Iran con una diplomazia doppia, non contribuiscono certo a ispirare fiducia in lui, dato che potrebbe essere coinvolto anche in questi complotti sotto false flag. Nonostante la cordialità di Putin nei confronti di Trump, recentemente espressa durante la loro ultima telefonata, alcuni in Russia cominciano a sospettare che Trump stia giocando su due fronti.
È quindi imperativo che si impegni preventivamente a non intensificare le tensioni con la Russia se uno di questi due scenari sotto false flag dovesse verificarsi, proprio come Hegseth ha preventivamente evitato il dispiegamento delle truppe dei paesi della NATO in Ucraina (almeno per ora) dichiarando che l’articolo 5 non si estenderà a loro. Non è chiaro se Trump abbia letto l’avvertimento dell’SVR o se possa contare sui suoi consiglieri per informarlo (a meno che Putin non glielo abbia già detto), quindi potrebbe anche non esserne a conoscenza e potrebbe quindi essere manipolato.
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