Trad. KFA – Italia
Gli Stati Uniti sono ansiosi di estendere la sfera d’influenza della loro dominazione sulla regione dell’Asia e del Pacifico.
Questa loro intenzione è apparsa a tutti evidente sia prima che dopo l’incontro dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) e il sesto East Asian Summit.
Il 17 novembre scorso, parlando al Parlamento australiano, il presidente Obama ha espresso la posizione degli Stati Uniti secondo cui la regione dell’Asia e del Pacifico è al primo posto nella lista d’importanza per la diplomazia e la politica di sicurezza degli USA.
Era la prima volta che un Presidente degli Stati Uniti partecipasse al East Asian Summit, che si è tenuto il 19 novembre, ed ha promesso di rafforzare le relazioni con l’Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud-Orientale (ASEAN) e con le nazioni che la compongono.
Il Segretario di Stato degli Stati Uniti inoltre, in una dichiarazione letta ad Honolulu il 10 novembre scorso, ha detto che gli Stati Uniti trasferiranno il proprio impegno diplomatico e della loro politica economica verso la ragione dell’Asia e del Pacifico e che il 21° secolo sarà il “secolo del Pacifico” per gli USA.
Il Segretario della Difesa ha aggiunto che il suo paese sarà anche per il futuro una nazione protagonista nel Pacifico.
Una dichiarazione formale della priorità della loro politica che mostra chiaramente che gli Stati Uniti hanno posto la regione dell’Asia e Pacifico come principale obiettivo della loro strategia per la dominazione del mondo.
Infatti la regione dell’Asia e del pacifico è diventata il centro delle politiche e delle economie internazionali.
Gli USA infatti considerano tale questione centrale per soddisfare la loro cupidigia senza fine e realizzare la loro dominazione sulla regione.
Dietro lo slogan “ Priorità all’Asia”, diffuso dagli Stati uniti, si nasconde il loro piano per mettere le mani sulle questioni riguardanti la regione e stringere sempre più il proprio controllo e dominazione sopra la stessa.
Gli Stati Uniti hanno a lungo sognato di concretizzare la propria dominazione sull’Asia, affermando che l’Asia ed il Pacifico avrebbero dovuto far parte del territorio statunitense, esattamente come lo sono gli stati del Texas e della California.
Questa assurda pretesa è stata resa pubblica sia negli anni precedenti che successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
Gli Stati Uniti sono estremamente determinati a realizzare questo progetto ad ogni costo nel 21° secolo.
In sostanza, stanno ricorrendo a tutti i mezzi possibili, sia militari che economici, per stringere il controllo e il dominio sulla regione dell’Asia e del Pacifico.
Tutto ciò è confermato dai seguenti fatti: gli USA hanno stretto l’alleanza di sicurezza con il Giappone e la Corea del Sud ed hanno deciso di far stazionare le proprie truppe in Australia; perseguono una così detta “diplomazia dei diritti umani” per interferire negli affari interni degli altri paesi e contemporaneamente si immischiano nelle attività delle organizzazioni regionali e cercano di concretizzare il trattato di libero commercio denominato “Trans-Pacific Partnership” (TPP).
Allora, cosa significa lo slogan “ritorno in Asia” degli Stati Uniti in Nord America?
Significa che gli USA vogliono trasformare i popoli Asiatici in Americani – Asiatici.
Ma i veri padroni dell’Asia e del Pacifico sono i popoli della regione.
Perciò, la politica aggressiva di dominazione degli USA sulla regione sotto il motto di “ritorno in Asia” e “ priorità all’Asia” rappresenta un palese attentato all’indipendenza dei popoli della regione.
Fino a quando gli USA vorranno continuare con i loro dispotici sogni di dominazione sulla regione saranno sempre considerati degli ospiti sgraditi.
Il 21° mo secolo non sarà mai il secolo della dominazione degli USA nel Pacifico.