da cpim.org
Traduzione di Marx21.it
Comunicato dell’Ufficio Politico del Partito Comunista dell’India (Marxista)
L’Ufficio Politico del Partito Comunista dell’India (Marxista) si congratula con la classe lavoratrice dell’India per il successo del magnifico sciopero del 2 settembre 2015. Il PCI (M) ha assicurato pieno sostegno allo sciopero e alla carta rivendicativa congiunta presentata dalle dieci centrali sindacali e dalle federazioni nazionali e degli stati.
All’ultimo momento, il governo Modi ha cercato di dissuadere i lavoratori dal procedere all’effettuazione dello sciopero proclamato. In questi colloqui il governo centrale non ha avanzato la benché minima proposta in merito alle principali rivendicazioni avanzate dai sindacati. A parte RSS, affiliato a BMS (sindacato vicino al partito di governo, ndt), il governo non è riuscito a convincere nessuna delle altre organizzazioni sindacali a revocare lo sciopero.
I diversi apparati dello Stato hanno fatto ricorso all’intimidazione fisica per costringere i lavoratori a non partecipare allo sciopero in diverse parti del paese. Nel Bengala Occidentale, il partito di governo Trinamul Congress ha scatenato un’ondata di terrore. Elementi appartenenti a questo partito si sono abbandonati ad aggressioni omicide contro i leader sindacali e la polizia ha picchiato senza pietà i lavoratori che protestavano, arrestandone centinaia con accuse prefabbricate. Tuttavia, il popolo del Bengala Occidentale ha fatto fronte a tale terrore, scioperando al livello degli altri stati.
In conseguenza della riuscita dello sciopero, il governo BJP guidato dal Primo Ministro Modi dovrà ora prendere atto che l’intera classe lavoratrice nel paese respinge le proposte contro il lavoro che ha avanzato e richiede che ai lavoratori venga assicurata una vita dignitosa e la sicurezza economica.