Sanzioni alla Russia: occorre fare chiarezza

russia bandiera olimpiadiRiceviamo con richiesta di pubblicazione

Il Partito Comunista Italiano di Pesaro-Urbino apprende con vivo stupore  che il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi e quello della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni avrebbero scritto a Vladimir Putin chiedendo la sospensione delle attuali sanzioni della Russia verso la regione Marche, con l’idea di dare respiro alle imprese colpite dal terremoto.

Non possiamo che sottoscrivere la convinzione secondo cui la fine delle sanzioni comporterebbe grandi vantaggi reciproci, oltre all’auspicio che la guerra commerciale termini al più presto, ma andrebbe ricordato, ai presidenti delle due Camere, che è stata l’Unione Europea (con l’Italia al seguito), a imporre per prima delle sanzioni sciagurate ai danni della Russia, determinando gravi ripercussioni per il nostro territorio, dal momento che la Russia è da sempre partner commerciale della Provincia di Pesaro, delle Marche, e dell’intero nostro Paese. Va inoltre ricordato che tali sanzioni sono state comminate alla Russia col pretesto della crisi ucraina, innescata da un golpe avallato in maniera netta (proprio in funzione antirussa) da Unione Europea, USA e NATO.

E’ sconcertante che, di fronte a tali sanzioni, la Regione Marche, la Provincia di Pesaro-Urbino e i parlamentari eletti nel nostro territorio non abbiano avuto mai nulla da eccepire, accodandosi alle decisioni di UE e Governo italiano. Se le aziende avessero realmente a cuore la fine della guerra commerciale, anziché sottomettersi alla propaganda dell’Occidente e puntare il dito contro Putin, farebbero bene a rivolgersi ai nostri governi e ai vertici dell’Unione Europea, la cui politica estera risulta ormai quasi interamente sottomessa ai progetti espansionistici di Washington.

Il Partito Comunista Italiano di Pesaro-Urbino chiede pertanto l’immediata revoca delle sanzioni contro la Russia: oltre a sanare un’evidente obbrobrio in politica estera, ciò avrebbe un effetto positivo per l’economia del nostro territorio, e sarebbe la prima risposta forte e concreta al risollevamento del tessuto economico e lavorativo delle vaste aree marchigiane colpite dal recente devastante terremoto.

Partito Comunista Italiano
Federazione di Pesaro-Urbino