Dichiarazione di Petro Simonenko, Segretario del Partito Comunista di Ucraina
da www.kpu.ua
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
“La decisione del regime al potere di trasferire le dogane delle frontiere occidentali alla gestione di una compagnia privata britannica, stando a quanto ha affermato Yatsenyuk , rappresenta il riconoscimento della propria incompetenza e incapacità di contrastare il contrabbando e la corruzione. Ciò, a dispetto delle dichiarazioni forti fatte sul Majdan, conferma la mancanza di una squadra di comando formata da quadri professionalmente qualificati. Si tratta, in definitiva, di una manifestazione dell’incapacità di gestire lo stato e di uno sputo in faccia al popolo dell’Ucraina, a cui è negato il diritto di essere padrone sulla propria terra e a cui spetta solo il destino della schiavitù coloniale”.
“Non sono riusciti forse a trovare tra gli ucraini alcune decine di persone oneste e incorruttibili, in grado di ristabilire la legalità?”.
“Queste persone sicuramente esistono, ma non vengono richieste, dal momento che il compito che si pone il regime non è la lotta al contrabbando, ma l’esercizio del controllo su di esso nell’interesse di pochi clan oligarchici al potere e dei loro protettori”.
“Sul Majdan gli ultranazionalisti gridavano a squarciagola che dopo il rovesciamento del tiranno Yanukovich il potere avrebbe protetto gli interessi nazionali e i produttori locali, ma, nei fatti, il regime oligarchico-fascista da un anno e mezzo al potere persegue la politica del totale genocidio e della privatizzazione delle ricchezze nazionali nell’interesse delle corporazioni straniere. Per questo trattano il popolo ucraino come fosse bestiame e “carne da cannone”, che deve piegare la schiena per un mestolo di zuppa e versare il sangue nella guerra civile al servizio degli interessi statunitensi e per l’arricchimento di un pugno di oligarchi”.
“E’ incontestabile il fatto che il regime fantoccio, nell’esporre l’Ucraina e il suo popolo al saccheggio da parte del capitale internazionale e delle corporazioni multinazionali e nel rispondere a tutti i requisiti umilianti e predatori richiesti dal FMI, stia innalzando le tariffe, congelando gli stipendi e le pensioni e introducendo modifiche alla Costituzione sotto l’occhio vigile del Dipartimento di Stato”.
“Pertanto, il trasferimento di tutto il confine economico occidentale al controllo di una compagnia privata straniera è un assolutamente prevedibile passo antipopolare nella forma e anti-ucraino nella sostanza da parte del governo. Ciò rappresenta una rinuncia de facto alla sovranità politica dell’Ucraina e un atto di tradimento della nazione”.