di Kazbek Taysaev, vicepresidente dell’Unione dei Partiti Comunisti-PCUS | da kprf.ru
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Una delegazione del Partito Comunista della Federazione Russa e dei comunisti delle repubbliche ex sovietiche si è unita alle decine di migliaia di cittadini di Donetsk che hanno reso l’ultimo saluto all’eroico comandante delle milizie popolari del Donbass, ucciso dai nazisti di Kiev in un criminale e vigliacco attentato.
Il 10 febbraio 2017 i cittadini della Repubblica Popolare di Donetsk (RPD) si sono riuniti nel centro di Donetsk, per rendere l’ultimo saluto all’Eroe della RPD, comandante del battaglione “Somali”, colonnello Mikhail Tolstikh, meglio conosciuto con il nome di battaglia “Givi”.
La cerimonia funebre è iniziata alle 10 del mattino nel palazzo del Teatro Statale Accademico di Donetsk. A rendere omaggio a Tolstikh sono accorsi sia i militari che i cittadini di Donetsk, che hanno formato un corteo lungo la strada del centro della città, via Artem. In totale alla cerimonia di addio a Givi hanno partecipato alcune decine di migliaia di persone.
Nelle vie di Donetsk sono stati innalzati striscioni con l’immagine di Mikhail Tolstikh e la scritta simbolica: “Non si può sconfiggere chi non si arrende”.
Il leader della RPD Aleksandr Zakharchenko ha accompagnato il compagno di battaglie nel suo ultimo viaggio fin dall’inizio della cerimonia funebre: “Oggi ci congediamo dal nostro fratello, Eroe della Repubblica Popolare di Donetsk, colonnello Mikhail Tolstikh, che il il mondo intero ricorderà come il leggendario comandante Givi. Egli rimarrà nella nostra memoria come un combattente invincibile, vero figlio del suo popolo, difensore del Donbass. Givi ha dimostrato che cos’è lo spirito combattivo, quale è il carattere del Donbass. Con il suo piccolo reparto ha battute le forze più consistenti degli aggressori, infliggendo sempre pesanti sconfitte in ogni battaglia”, ha sottolineato il Capo della Repubblica.
A rendere omaggio a Givi nel suo ultimo viaggio era presente anche il Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR), Vicepresidente dell’Unione dei Partiti Comunisti-PCUS (UPC-PCUS) e membro della Commissione per l’integrazione eurasiatica e i rapporti con i compatrioti della Federazione Russa, Kazbek Kuzukovich Taysaev: “Oggi tutta Donetsk è in lutto e non c’è un solo cittadino che non sia sconvolto per la morte di Givi, combattente coraggioso, che ha dato la sua vita per la libertà e la felicità del suo popolo. Ma in lutto non sono solo i cittadini della RPD, ma anche tutti coloro lo hanno conosciuto, gli hanno parlato, che hanno avuto la fortuna di essere suoi amici”.
“Durante gli anni del conflitto nel Sud Est dell’Ucraina, ho più volte incontrato Givi, condividendo con lui la preoccupazione per la situazione estremamente difficile che regna nel paese, formandomi l’immagine di un uomo altruista, estremamente deciso durante gli scontri, ma sorprendentemente dolce e pieno di umanità nei rari momenti di calma in prima linea”. Sono questi i sentimenti trasmessi, in una conversazione telefonica con Aleksandr Zakharchenko, dal presidente del PCFR G. Zyuganov e da altri dirigenti del partito.
“Givi aveva sempre parlato con passione di come immaginasse il futuro della sua terra e del suo popolo, per il quale ha combattuto. Era tra coloro che avevano gettato le basi per la creazione di unità mobili delle forze armate della repubblica, il cui scopo principale era ed è tuttora raggiungere la pace e la stabilità nella travagliata terra del Donbass. Per questo scopo egli ha sacrificato la cosa più preziosa per un uomo: la vita.
Non dimenticheremo la sua impresa, il suo affascinante sorriso e gli occhi in cui si rifletteva la profondità della sua umanità e il desiderio di essere utile alle persone che amava, che gli erano care.
E oggi, a nome del Presidente del PCFR, G. Zyuganov, e del Comitato Centrale del Partito, rendo omaggio di una corona di fiori per la tomba dell’Eroe, in ricordo di un grande uomo e combattente che rimarrà per sempre nei nostri cuori, nei cuori dei comunisti e di tutti gli uomini di buona volontà quale ideale di combattente e cittadino”, ha concluso Taysaev.
{youtube}Mz-xXUqvLvI{/youtube}