da kprf.ru | Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Dalla conferenza stampa di Ghennady Zyuganov, presidente del Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR), 17 febbraio 2015
“Si sono svolte nuove trattative a Minsk. Apparentemente su tutto ci si sarebbe accordati. E tuttavia, continuano i bombardamenti. Il che avrebbe dovuto indurre la giunta a Kiev e i suoi protettori americani a dare l’ordine ai soldati ucraini a Debaltsevo di consegnare immediatamente le armi e a tornarsene a casa! E invece si continua a utilizzare soldati e ufficiali come carne da cannone”, ha affermato emozionato il leader del PCFR.
“Il capo dello Stato e militare della Repubblica Popolare di Donetsk Aleksandr Zakharchenko – è un vero comandante e dirigente. Egli ha suggerito ai combattenti ucraini accerchiati a Debaltsevo: “Deponete le armi e andatevene dove volete, a Occidente come a Oriente. Noi ci comporteremo con onore verso di voi. Non vogliamo che vi trasformiate in carne da cannone. Ma né Poroshenko, né i suoi scagnozzi, né i loro protettori americani trovano il coraggio di trattare umanamente i soldati dell’esercito ucraino, come dovrebbero fare i veri comandanti e dirigenti”, – ha fatto notare G.A. Zyuganov.
“Intendo fare una dichiarazione ufficiale a nome delle forze patriottiche e popolari. Il popolo ucraino deve assolutamente convincersi che alla sua attuale dirigenza non basta assolutamente un esercito normale. E neppure un servizio militare dignitoso in nome della libertà, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. La giunta di Kiev punta a un’altra provocazione per scavare una nuova trincea in Europa. E in questa operazione sono pesantemente coinvolti gli americani”, – ha sottolineato il leader comunista russo.
Zyuganov ha raccontato che il deputato del partito di opposizione “Die Linke” al Bundestag tedesco, Wolfgang Gehrcke, si è incontrato a Mosca con la leadership della Duma di Stato. “Ha parlato con Ivan Ivanovich Melnikov (vicepresidente del PCFR). Il loro incontro è proseguito a Narishkin. In seguito, Gehrcke ha chiesto di andare a Rostov sul Don. Quando là ha visto in che condizioni versano i rifugiati, insieme ai suoi colleghi ha raccolto dei fondi per acquistare tre vetture di medicinali”.
“Il deputato Gehrcke si è poi recato nel Donbass – ha proseguito il leader del PCFR -. E’ stato a Donetsk, dove si è incontrato con Zakharchenko. Si è trovato sotto il fuoco e i bombardamenti. Si è personalmente convinto che le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk si battono per la loro libertà, dignità e indipendenza. Sono sicuro che Gehrcke, un deputato onesto e coraggioso, interverrà in modo appropriato nel Bundestag, raccontando ai colleghi che cosa ha visto con i propri occhi. E in che modo oggi gli accordi di Minsk sono rispettati dalla giunta di Kiev”.
“Allo stesso tempo – ha rilevato Zyuganov – in questo contesto sono state imposte nuove sanzioni alla Russia e ai politici russi. Quale bisogno hanno i rappresentanti dell’Unione Europea di continuare la politica delle sanzioni contro il nostro paese? Allargandole a 151 persone. E chi inseriscono nel nuovo elenco? I comandanti militari, a cui possono essere eventualmente presentati reclami, dal momento che è loro dovere eseguire onorevolmente il proprio compito. Ma quando in questo elenco compare un artista popolare, una dignitosa persona come Joseph Kobzon (http://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Kobzon), non ci troviamo di fronte solo ad una stranezza. Tutto ciò è sorprendentemente cinico. Francamente disgustoso”, – ha aggiunto il leader del PCFR.
Io conosco da lungo tempo Joseph Davidovich. E’ stato in tutti i punti caldi. Ha visitato decine di volte l’Afghanistan, quando là eravamo in guerra. Ha rischiato la sua testa, per proteggere bambini. Ha aiutato le persone dopo l’attacco terroristico a Dubrovka. Nei giorni sanguinosi dell’ottobre 1993 ha fatto di tutto per salvare coloro che erano rimasti nella Casa dei Soviet. E’ coraggioso e onesto, un uomo molto sincero”.
Kobson si è recato nella sua patria, il Donbass. Ha studiato a Kramatorsk, Slavyansk, Donetsk. E’ cittadino onorario di alcune di quelle città. Ciò dovrebbe essere gradito a tutti. Perché svolge un ruolo straordinario come rappresentante della pace, della democrazia e degli autentici diritti dell’uomo”.
“Mi rivolgo alla leadership della Germania e dell’Unione Europea. Da vent’anni intervengo al Consiglio di Europa. E vi ho invitato all’unità di azione in nome della pace, del bene comune, della giustizia, contro il nazismo, il fascismo, l’eredità di Bandera. Ho sostenuto l’idea di un’Europa da Dublino a Vladivostok”.
“Ma voi che cosa fate? – continua Zyuganov – Punite un uomo che gode di indiscussa autorità nel nostro paese. Recentemente con Kobzon abbiamo organizzato il movimento “I bambini della Russia per i bambini del Donbass”. Abbiamo organizzato con lui un concerto per i bambini della Novorossija. Insieme a lui centoventi bambini che vivono in condizioni disagiate. Avreste dovuto vedere che esibizione! I bambini applaudivano, piangevano e lo accompagnavano nella musica, abbracciandolo”.
“Perché non volete ascoltare, presunti democratici e cinici, la voce della gente comune? Almeno la voce di quei bambini che Joseph Davidovich vuole salvare nel Donbass”, – ha affermato il leader dei comunisti russi.
“Per quanto riguarda le sanzioni imposte a Valery Rashkin, nostro compagno di partito (uno dei massimi dirigenti del PCFR, ndt), assicuro che le sopporterà senza problemi. Considero le sanzioni che hanno colpito Rashkin una sorta di onorificenza per la sua inflessibile posizione, onesta e di principio”.
(…)
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