La “Khatyn di Odessa”

di Petro Simonenko, Primo segretario del Partito Comunista di Ucraina | da www.kpu.ua

Traduzione di Flavio Pettinari per Marx21.it

Il Partito Comunista d’Ucraina esprime le sue sincere condoglianze a tutti i parenti e alle persone vicine dei morti in seguito ai disordini del 2 maggio 2014 a Odessa.

Kiev, Donetsk, Lugansk, Kharkov, Slavjansk, Gorlovka e adesso Odessa…

Coloro che hanno scatenato questa carneficina oggi non devono sedere nei loro uffici governativi, o sulle poltrone del governatorato, o nell’amministrazione presidenziale, o guidare i Servizi di Sicurezza e la Procuratura Generale. Costoro devono stare al banco degli imputati e rispondere dei propri crimini contro il popolo d’Ucraina.

Proprio costoro sono direttamente responsabili del sangue che sta scorrendo nel paese, proprio loro sono colpevoli delle 48 persone bruciate vive dai “patrioti pacifici” d’Ucraina nell’edificio della Casa dei Sindacati di Odessa.

Proprio sotto il loro sforzo e la loro direzione gli eredi dei criminali di guerra nazisti di tutti i tipi sono usciti dalle loro tane.

Proprio costoro sono colpevoli se oggi in Ucraina imperversano, rubano, uccidono miliziani, neofascisti-banderovcy, gruppi di altri nazional-estremisti, feccia e immondizia, e anche la bande ultras delle squadre di calcio, bande foraggiate coi soldi degli oligarchi presidenti dei vari club calcistici.

Proprio costoro sono colpevoli, se oggi l’Ucraina si è trasformata in un punto caldo e in un focolaio del terrorismo.

Il loro nome è neonazismo. I loro cognomi sono in cima alle rubriche telefoniche degli organi del potere statale e negli elenchi dei partiti politici che fanno parte della maggioranza filofascista dell’attuale parlamento.

Costoro sono personalmente responsabili della morte di centinaia di pacifici cittadini ucraini, di militari, di uomini delle forze dell’ordine caduti in ogni parte dell’Ucraina.

Sono stati loro ad autorizzare l’uso delle molotov contro i poliziotti disarmati, l’occupazione degli edifici, gli incendi, i disordini e le provocazioni. Loro hanno chiamato sul majdan i mercenari-cecchini che sparavano sulla folla durante il golpe di febbraio. Sul sangue e sui cadaveri hanno scalato l’Olimpo del potere di Kiev.

Non è un caso, che ad oggi non esiste alcuna prova, vero o fabbricata, che possa dimostrare il coinvolgimento delle forze dell’ordine nelle sparatorie contro i manifestanti sulle strade di Kiev, mentre vi sono fatti innegabili e inconfutabili sulla complicità alla fornitura di armi da cecchino ai miliziani del majdan.

Proprio la loro politica criminale ha portato alla perdita della Crimea, la loro politica criminale è stata la causa della distruzione dell’integrità territoriale del paese.

I recenti avvenimenti di Odessa, che hanno portato alla morte di più di cinquanta persone, e le reazioni ufficiali di Kiev e del governatore regionale di Odessa Vladimir Nemirovskij (sodale di Jatsenjuk) nonché le dichiarazioni di alcuni candidati alle presidenziali che giustificano pienamente i “pacifici” tifosi e i “patrioti ucraini” che hanno bruciato vive decine di persone nella Casa dei Sindacati, hanno distrutto gli stand dedicati al 70° anniversario della liberazione della città eroina Odessa dai fascisti tedeschi, sono la prova inconfutabile della vera natura del regime che si trova al potere n Ucraina. Sulle orme dei padri fondatori del nazismo ucraino, i nuovi “leader della nazione” scrivono sulle bandiere i loro slogan, gridando: “Il nostro governo deve essere terribile!”.

Rivolgersi a questo governo per richiedere il rispetto della Costituzione, delle leggi, dei diritti e delle libertà della persona, rivolgersi alle “democratiche” istituzioni europee e internazionali e ai leader dell’Unione Europea che si sono screditati sostenendo i neonazisti gli estremisti nazionalisti ucraini, è inutile e senza senso.

Pertanto, il Partito Comunista si rivolge a tutti i cittadini d’Ucraina, che non sono degli zombie sotto la propaganda nazi-goebbelsiana del regime, che sinceramente sono andati sul majdan per protestare contro gli abusi criminali del precedente potere oligarchico, ebbene il Partito Comunista si rivolge a voi e vi dice: vi hanno tradito! Vi hanno tradito e venduto! Vi hanno venduto alle corporazioni multinazionali, al Fondo Monetario Internazionale, all’Unione Europea e agli USA.Vi hanno venduto ai rozzi oligarchi-governatori, dando loro in pasto il paese.

L’Ucraina è in fiamme! e se questo fuoco non lo si spegne oggi, domani l’Ucraina sarà cancellata dalla carta del mondo!

Il Partito Comunista d’Ucraina chiede le immediate dimissioni e il perseguimento del presidente ad interim, del primo ministro, dei capi del Servizio di Sicurezza d’Ucraina e della Procuratura Generale, dei dirigenti dei ministeri e dei dipartimenti di sicurezza che hanno permesso e incoraggiato i disordini scatenati dai banditi nazionalisti e delle autorità criminali.

Chiediamo a tutti i candidati alle presidenziali di fermare l’incitamento alla violenza, chiediamo a tutte le parti del conflitto di cessare ogni azione militare, di ritirare le truppe nel luogo dove sono permanentemente stanziate e liberare gli edifici e le strutture occupate illegalmente e sedere al tavolo dei negoziati.

Chiediamo di annullare le elezioni presidenziali e di introdurre, sulla base dei risultati dei referendum locali e nazionali riguardanti la costituzione territoriale dello stato, questioni vitalmente importanti per il futuro del paese e del nostro popolo, i cambiamenti alla Costituzione ucraina, e indire le elezioni straordinarie della Verhovnaja Rada d’Ucraina.

Solo attraverso la risoluzione pacifica, unicamente sulla base della volontà dei cittadini ucraini, escludendo qualsiasi interferenze estera, indipendentemente da quale bene prometta o da cosa sia camuffata, possiamo conservare l’integrità territoriale e l’unità del paese e del popolo. In nessun altro modo!

Il primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista d’Ucraina
presidente del gruppo del PC alla Verhovnaja Rada d’Ucraina
Petro Simonenko

3 maggio 2014