Il Partito Comunista di Ucraina accusa i dirigenti dell’UE “di volere distruggere l’Ucraina come Stato”

da solidarite-internationale-pcf.over-blog.net | Traduzione di Marx21.it

Comunicato stampa di Petro Simonenko, leader del Partito Comunista di Ucraina

Il Partito Comunista di Ucraina chiede ai dirigenti dell’Unione Europea di reagire immediatamente alle dichiarazioni provocatrici del co-presidente della sua missione nel paese, Aleksandr Kwasniewski che, nella sua intervista sul giornale polacco Rzeczpospolita, ha apertamente invitato l’opposizione a usare la forza per impadronirsi del potere in Ucraina.

Il Partito Comunista esige anche di sapere dalla cancelliera Angela Merkel con quale diritto e a nome di chi il ministro degli Affari esteri tedesco Guido Westerwelle si sia recato in Piazza dell’Indipendenza per incontrare i rappresentanti dell’ “opposizione”.


Il Partito Comunista invita il Ministro degli Affari Esteri a reagire nei confronti dell’ingerenza diretta di dirigenti di Stato stranieri negli affari interni del paese.

Si cerca di negare al popolo ucraino il diritto di disporre del proprio destino. Si cerca di negare il suo diritto a prendere decisioni in base ai propri interessi, e non a quelli del capitale internazionale.

Oggi, la pseudo-opposizione, come nel 2004, rappresenta la quinta colonna che sacrifica l’interesse nazionale sull’altare delle multinazionali. Sono praticamente gli stessi attori, le stesse promesse, gli stessi metodi.

Ecco perché il Partito Comunista invita tutti i cittadini, il popolo dell’Ucraina a cercare la risoluzione della crisi politica attuale con i soli strumenti legali.

In caso contrario, noi ci dirigeremo verso una “balcanizzazione” del paese, verso la distruzione dell’Ucraina come Stato.