Il colpo da maestro di Putin: la Russia recupera i suoi beni in petrolio e gas in mani straniere

da www.lantidiplomatico.it

La crisi del dollaro spunta all’orizzonte

In pochi giorni, la Russia ha riacquistato il 30% del suo patrimonio di petrolio e gas, che stava in mano di investitori occidentali, e questo grazie al fatto che il rublo si è deprezzato. I media hanno descritto questa mossa come “l’operazione più incredibile che è stata vista da quando è nato il mercato azionario”.

“La Russia ha fatto una mossa di scacchi inaspettata”, scrive InSerbia. Secondo il portale di informazione, a causa del crollo del rublo, Mosca è stata in grado di recuperare la maggior parte del suo patrimonio, che stava in mano di proprietari stranieri, ed è anche riuscita a ottenere profitti del valore di 20.000 milioni di dollari in pochi giorni.

Lo scorso dicembre il rublo russo ha cominciato a cadere precipitosamente, e giravano voci che la Russia semplicemente non aveva fondi sufficienti. I prezzi delle azioni delle società energetiche russe sono cascate seriamente, e gli investitori hanno cominciato a venderle prima che si deprezzassero ulteriormente.

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