Appello del Vietnam in Europa per l’ingresso nel Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU

di: Francesco Maringiò

Il 26 giugno 2022, il Presidente dell’Assemblea nazionale del Vietnam Vuong Dinh Hue e l’Alta Delegazione vietnamita hanno iniziato una visita ufficiale nei paesi europei. Si tratta del primo viaggio di lavoro dei vertici del Partito e del Governo in Europa nel 2022.

La visita del Presidente dell’Assemblea nazionale Vuong Dinh Hue ha lo scopo di promuovere fortemente il partenariato e la cooperazione e di continuare a promuovere le relazioni tradizionali e amichevoli tra il Vietnam e i paesi europei, dichiarando che il Vietnam si impegna ad attuare efficacemente tutti gli impegni dell’accordo di libero scambio con l’EU (EVFTA) e con il Regno Unito (UKFTA). Allo stesso tempo, la visita mira a fare appello ai paesi europei a sostenere la candidatura del Vietnam al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per il periodo 2023-2025.

Alla quarantaseiesima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, in Svizzera, il Vietnam ha annunciato, in qualità di candidato dell’ASEAN, la sua candidatura alla carica di membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per il periodo 2023-2025, candidatura immediatamente accolta con favore da molti membri delle Nazioni Unite.

Essendo l’unico candidato nominato dall’ASEAN, il Vietnam sta lavorando duramente per essere selezionato come membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per il periodo 2023 – 2025. Dopo 35 anni, le Riforme hanno dato una base importante al Vietnam per ottenere grandi progressi sul piano dei diritti umani, riconosciuti a livello internazionale, tutto ciò si è dimostrato una giusta scelta del Partito e dello Stato. Ad oggi, il Vietnam ha costruito solide basi per candidarsi con fiducia all’elezione e ad avere piena responsabilità in questo campo. Diventando membro del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite contribuirà alla riuscita e all’attuazione della politica estera del Vietnam in conformità con la Risoluzione del XIII Congresso nazionale del Partito.

La garanzia e la promozione dei diritti umani in Vietnam è progressivamente migliorata, in modo sempre più commisurato allo sviluppo del Paese. I risultati raggiunti dal Vietnam in materia di diritti umani si riflettono in due diritti fondamentali: diritti civili-politici e diritti economici-sociali e culturali.

Per quanto riguarda i diritti civili-politici:

Il Vietnam ha fatto progressi nel garantire i diritti civili e politici insieme al processo di costruzione del socialismo. Dal 1991, il Partito Comunista del Vietnam ha proposto e sostenuto la costruzione di uno stato di diritto socialista, che è stato successivamente concretizzato nella Costituzione (la Costituzione del 2013 ha dedicato il secondo capitolo ai diritti umani).

Lo Stato di diritto socialista si dichiara uno stato “del Popolo, dal Popolo, per il Popolo”, “il Popolo è il padrone”, “tutto il potere statale appartiene al Popolo…”. Il popolo ha il diritto di partecipare sempre più profondamente alla vita politica del Paese; di votare, nominare, auto-candidarsi, promuovere il diritto di potere, avere il ruolo di supervisione nel “sapere, fare, discutere e ispezionare” in merito allo svolgimento di compiti politici dell’intero sistema dalla base al livello governativo. Il popolo ha fortemente promosso il diritto di vigilanza nella lotta alla corruzione e agli sprechi, creando un volano per lo sviluppo rapido e sostenibile del Paese.

In qualità di membro del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), il Vietnam ha sempre ottemperato agli obblighi previsti dal Patto. Durante la sessione della terza relazione nazionale nell’attuazione del Patto presso il Comitato per i Diritti Umani nel 2019, il Comitato ha riconosciuto gli sforzi del Vietnam nel perfezionare la legge ed attuare i diritti civili e politici.

Nel contesto della pandemia da Covid-19 che ha tolto la vita a milioni di persone in tutto il mondo, il Vietnam ha sempre dato priorità al diritto alla vita, uno dei diritti più importanti del popolo.

Altri diritti civili e politici come libertà di credo e di religione, diritto alla libertà di parola, stampa, Internet, diritto di voto e di eleggibilità, sono sempre promossi dal Partito e dallo Stato e sono tutelati dalla legge. La vita religiosa in Vietnam è sempre vivace con 26 milioni di seguaci dai 43 organizzazioni appartenenti a 16 religioni. Le religioni vivono in armonia, unità, senza conflitti, situazione che altri paesi multireligiosi sempre desiderano. Le persone possono praticare liberamente credo e religione, studiare, svolgere ricerca, incontrarsi e scambiare conoscenze a livello internazionale sulla religione. La costruzione e il restauro di opere religiose sono di grande interesse.

La libertà di parola, stampa, Internet è sempre più promossa. Finora, il Vietnam ha un sistema di stampa nazionale diversificato (844 agenzie di stampa, 196 agenzie di stampa elettronica, 67 stazioni radio e televisive; quasi 1.600 siti web informativi. La stampa è indotta a partecipare attivamente alle critiche politiche e, allo stesso tempo, insieme alle autorità a rilevare e combattere le manifestazioni negative. Il Vietnam è un paese con un’elevata velocità di sviluppo di Internet, con oltre 64 milioni di persone che si collegano regolarmente, rappresentando il 66% della popolazione; 62 milioni di persone utilizzano i social network, rappresentando il 64% della popolazione. I vietnamiti hanno canali personali per esprimere facilmente la propria voce con un alto livello di interazione e possono rivolgersi direttamente alle autorità locali o persino organizzazioni internazionali per i diritti umani. Grazie ai social network e agli smartphone i Vietnamiti possono svolgere il loro ruolo di supervisori, esprimendo liberamente opinioni tramite piattaforme digitali.

Per quanto riguarda i diritti economici, sociali e culturali:

 Con uno sviluppo economico medio di circa il 6% ininterrotto negli ultimi decenni, la dimensione dell’economia del Vietnam ha raggiunto circa 343 miliardi di dollari, rientrando nella classificazione tra le 40 maggiori economie del mondo e al quarto posto nell’ASEAN. Nel 2020, nonostante il mondo intero era in difficoltà a causa della pandemia da Covid-19, la nostra economia è rientrata ancora nella classificazione dei paesi con il tasso di crescita più alto al mondo.

La riforma Doi Moi ha promosso l’interesse dell’intera società nel campo della riduzione della povertà con un Programma nazionale finalizzato alla riduzione della povertà. Secondo le statistiche ufficiali, nel periodo tra 2016 – 2020, i fondi per la riduzione della povertà sono stati 93.000 miliardi di VND. Nel 1993 il tasso di povertà in Vietnam era ad un livello elevato, il 58,1%, sceso al 9,88% nel 2015 ed al 2,75% nel 2020. Il reddito pro-capite è in aumento e il Vietnam è entrato nel gruppo dei paesi a reddito medio (nel 2020 si stima che il reddito pro capite ha raggiunto i 3.521 dollari). Sulla base della valutazione del reddito pro capite, aspettativa di vita, diritti di libertà, generosità, benessere sociale e corruzione, l’ONU ha notato che i vietnamiti stanno diventando più felici. Nello specifico, nel Rapporto sulla felicità, il Vietnam è aumentato di 4 gradi rispetto al 2020, passando dall’ 83° al 79° posto.

Attualmente, il Vietnam ha scelto il modello di sviluppo sostenibile con il criterio del “non lasciare indietro nessuno”. Ai vietnamiti vengono offerte condizioni favorevoli sotto tutti gli aspetti, per avere opportunità di sviluppo. Le imprese hanno accesso favorevole al credito per lo sviluppo economico e la risoluzione delle difficoltà; le nuove generazioni vengono formate e finanziate con capitali da investire in progetti e start up per sfruttare la rivoluzione industriale 4.0; I gruppi vulnerabili (bambini, donne, anziani, minoranze etniche…) hanno sempre politiche specifiche per avere pari condizioni di sviluppo.Con l’obiettivo di costruire un sistema sociale per le persone, per le persone, il Partito e lo Stato del Vietnam hanno costantemente lottato affinché le persone avessero una vita prospera, libera e felice e avessero le condizioni per uno sviluppo globale. Insieme a questo, il Vietnam lavora sempre attivamente e in modo proattivo con altri paesi e la comunità internazionale per attuare efficacemente i valori universali dei diritti umani.