Fascisti

ucraina nazi cordoonedi Jorge Cadima

da “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

Il portavoce del parlamento ucraino Andrei Parubij ha dichiarato sul canale televisivo ICTV che “il più grande uomo che ha praticato la democrazia diretta è stato Adolf [Hitler] negli anni ’30” (RT, 6.9.18). Milioni di ucraini hanno ascoltato la dichiarazione. Ma “l’Occidente” ha censurato la notizia. Nasconde che il colpo di stato del 2014 a Kiev, apertamente promosso dal “liberal-democratico Occidente” e fulcro della campagna anti-russa che mette il pianeta sull’orlo della catastrofe, ha portato i fascisti alle più alte posizioni del potere statale ucraino.

Fascisti che glorificano coloro che hanno collaborato con Hitler e massacrato milioni di persone. Fascisti che, poco dopo il colpo di stato del 2014, massacrarono (fino a bruciare vivi) decine di dimostranti indifesi nella Camera dei sindacati di Odessa. Fascisti che hanno risposto alla resistenza della popolazione del Donbass con la guerra. Fascisti che oggi perseguitano e cercano di mettere fuori legge il partito comunista dell’Ucraina.

Forze di estrema destra crescono in modo preoccupante nel mondo. Ma la più violenta e apertamente fascista è salita al potere in Ucraina, per mano degli Stati Uniti (Obama e Hillary Clinton) e dell’Unione europea. Non è una novità che Parubij sia un fascista. Nel 1991 aveva fondato un partito politico il cui simbolo e nome (Social-Nazionale) erano piccole variazioni di quelli del partito di Hitler. Parubij fu pubblicamente accusato in un documentario in onda sulla rete televisiva italiana Canale 5 nel mese di novembre 2017, di essere uno dei responsabili del massacro di Piazza Maidan, pretesto per l’assalto immediato al potere a Kiev. In questo documentario, tre georgiani riferiscono come sono stati reclutati, sotto il comando di uno statunitense, per aprire il fuoco sui manifestanti anti-governativi da un albergo controllato da forze fedeli a Parubij. Le affermazioni secondo cui il massacro sul Maidan è stato una provocazione monumentale coincidono con la convinzione espressa dall’allora ministro degli Affari Esteri dell’Estonia in una telefonata al capo della politica estera dell’UE, Catherine Ashton, chiamata intercettata e pubblicata su Internet (RT, 5.3.14), ma ignorata e occultata.

L’Ucraina è in compagnia di Israele, che vende armi e addestra le milizie fasciste che combattono nel Donbass (Haaretz, 8.7.18). La barbarie fascista si manifesta anche nei massacri dei cecchini dell’esercito israeliano. I dimostranti palestinesi disarmati vengono bersagliati a sangue freddo a distanza, come se fossero animali selvatici. A conferma che la Corte penale internazionale (ICC), a cui gli Stati Uniti non hanno mai aderito, è un semplice strumento di potere imperialista, il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump Bolton minaccia pubblicamente la CPI con sanzioni se dovesse investigare su Israele o sugli Stati Uniti. “Vieteremo ai vostri giudici e pubblici ministeri di entrare negli Stati Uniti. Applicheremo sanzioni sui vostri fondi nel sistema finanziario statunitense e li perseguiremo attraverso il sistema di giustizia penale statunitense. Faremo lo stesso con qualsiasi azienda o stato che assista l’ICC nelle indagini contro gli statunitensi”(New York Times, 10.9.18).

Il capitalismo in declino lascia cadere la maschera, mostrando la sua vera faccia. È tempo di rompere i silenzi conniventi. È tempo di fermare la guerra e porre fine alla NATO. Dobbiamo schierarci per la democrazia e la pace. Prima che sia troppo tardi.