
di Andrew Korybko
da https://korybko.substack.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
Ecco cinque osservazioni sull’ultima provocazione di Kiev.
La Russia ha accusato l’Ucraina di aver tentato un attacco con un drone contro una delle stazioni di compressione del gas di TurkStream, che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito “terrorismo energetico”, mentre il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha affermato che gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’attacco per ottenere un monopolio energetico sull’UE. Questo avviene meno di due settimane dopo che l’Ucraina ha interrotto le esportazioni di gas russo verso l’Europa attraverso il suo territorio. Ecco cinque osservazioni sull’ultima provocazione di Kiev:
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1. Questo non è il primo tentativo di attacco ucraino contro TurkStream
L’Ucraina ha tentato di distruggere questo gasdotto almeno tre volte solo alla fine del 2022, e due dei suoi tentativi di sabotaggio falliti sono stati analizzati qui e qui, ma questa è la prima volta che ha provato a usare i droni. Ciò dimostra che il TurkStream rimane un obiettivo prioritario per Kiev, eppure, stranamente, questo non ha portato a una diminuzione dei legami con Ankara, come dimostra la loro continua cooperazione militare che include persino una fabbrica di droni. Neanche l’ultimo tentativo di attacco dovrebbe quindi danneggiare le loro relazioni.
2. Né la Turchia né la NATO nel suo complesso si preoccupano di questa provocazione
La posizione della Turchia è difficile da comprendere, ma o non crede alle affermazioni della Russia secondo cui l’Ucraina avrebbe tentato di attaccare TurkStream o crede inspiegabilmente di avere più da guadagnare continuando ad armare l’Ucraina nonostante queste provocazioni piuttosto che rispondere togliedole il sostegno. Per quanto riguarda la NATO, mentre l’Ungheria, Stato membro, ha condannato l’accaduto come una violazione della sua sovranità a causa della parziale dipendenza del Paese dalle esportazioni di quel gasdotto, l’alleanza nel suo complesso non se ne preoccupa, essendo antirussa fino al midollo.
3. L’Ucraina voleva completare il disaccoppiamento dei gasdotti di Russia e UE
Lo scopo dell’Ucraina era quello di distruggere l’ultimo gasdotto operativo tra la Russia e l’UE, che secondo l’Ucraina avrebbe reso più difficile un significativo riavvicinamento dopo la fine del conflitto, privando al contempo il Cremlino di entrate per finanziare l’operazione speciale in corso. L’operazione era essenzialmente destinata a integrare l’attacco terroristico al Nord Stream del settembre 2022, nel senso di servire come gioco di potere geopolitico per influenzare il futuro postbellico dell’Europa.
4. Si è trattato di un’operazione di disturbo dello Stato profondo o è stata approvata da Biden?
Il primo scenario sarebbe in linea con l’ipotesi formulata qui la scorsa primavera riguardo agli attacchi dell’Ucraina contro i sistemi di allerta precoce della Russia, ritenuti un disperato tentativo di escalation poi riportato sotto controllo, mentre il secondo si allineerebbe al precedente del Nord Stream II. Lavrov ha già incolpato gli Stati Uniti, quindi la domanda è fino a che punto il suo governo eletto ne fosse consapevole. La risposta aiuterà a prevedere se il ritorno in carica di Trump la prossima settimana farà o meno la differenza.
5. Come potrebbe reagire Trump a questo sviluppo dopo il suo ritorno in carica?
Sulla base di quanto detto sopra, il comportamento disonesto del Deep State sarebbe più difficile da controllare per Trump se fosse contrario alla politica presidenziale, ma il precedente di Biden (o piuttosto di coloro che lo controllano) in grado di fermare gli attacchi dell’Ucraina contro i sistemi di allerta precoce della Russia suggerisce che non è impossibile. D’altra parte, non si può escludere che possa sostenere il sabotaggio del TurkStream per ottenere un monopolio energetico sull’UE e/o una leva sulla Turchia, nel qual caso potrebbero seguire altri tentativi di questo tipo.
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Lo scenario migliore è che Trump chiarisca presto all’Ucraina che è inaccettabile attaccare il TurkStream e che incarichi i suoi sostenitori nel Deep State di estirpare gli elementi sovversivi. Come è stato spiegato qui, il TurkStream può svolgere un ruolo nella diplomazia energetica creativa come parte di un grande accordo russo-americano sull’Ucraina, il cui esito si allinei con l’obiettivo di porre rapidamente fine al conflitto. Una deviazione da questo percorso potrebbe facilmente comportare un’escalation che rischia pericolosamente di andare fuori controllo.
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