di MG
Un fermo monito a non pensare che i prossimi colpi di Stato in America Latina possano avere le stesse caratteristiche relativamente “morbide” di quello avvenuto qualche tempo fa in Paraguay, è venuto dall’analista di questioni internazionali e docente di Sociologia dell’Università Nazionale di Caracas, Vladimir Acosta, che ha partecipato a un programma della Radio Nazionale del Venezuela.
Acosta ha avvertito che le oligarchie latinoamericane sono pronte a far ricorso a qualsiasi mezzo, anche attraverso la violenza, per recuperare il potere che hanno perduto negli ultimi anni in diversi paesi del continente.
“La destra alleata con l’imperialismo degli Stati Uniti farà appello alla violenza aperta e persino al massacro per abbattere i governi che intende liquidare”.
L’analista ha sottolineato con particolare enfasi che il maggior ostacolo che impedisce la distruzione del processo di integrazione continentale è rappresentato dal Venezuela, con un governo difficile da sconfiggere, che fa affidamento su un rilevante consenso, anche militare e istituzionale, e su un popolo disposto a combattere per difenderlo.
“L’unico modo con cui potranno cercare di abbatterlo, qualora lo decidessero, è l’utilizzo della violenza”.
Acosta ha avvertito che tutto il popolo venezuelano deve prepararsi a difendere la vittoria del presidente Chavez alle prossime elezioni del 7 ottobre, “perché l’imperialismo non andrà tanto per il sottile al momento di realizzare i suoi obiettivi, anche facendo ricorso alla violenza più inaudita”, e ha invitato il governo ad approntare tutte le misure necessarie a difendere la Rivoluzione Bolivariana.
“Il miglior modo per evitare la guerra è prepararsi in modo adeguato alla guerra”, ha concluso Acosta.
Fonte Prensa Web RNV