Traduzione di Giulia Salomoni per Marx21.it
Comunicato degli organismi dei diritti umani
Gli organismi dei diritti umani respingono la decisione del presidente Mauricio Macri di restituire alle Forze Armate il grado di autonomia di cui godevano prima del ritorno alla democrazia. Da allora, con l’esperienza dell’orrore attraversato per anni e anni di dittatura, la società ha saputo costruire meccanismi di governo e controllo civile per impedire che le Forze Armate attentino alle istituzioni democratiche del paese.
Il decreto 721/16 restituisce ai militari un potere autonomo che era stato limitato dall’allora presidente Raul Alfonsin: si delegano ai capi delle Forze Armate la maggior parte delle designazioni e dei cambi di destinazioni degli ufficiali, e il passaggio alla rimozione e alla retrocessione dei suoi membri. Ancora più preoccupante è il fatto che il decreto permetta alle Forze Armate di designare i responsabili della formazione dei nuovi ufficiali e sottufficiali, il che rappresenta un grave passo indietro nel paradigma di formazione ai valori democratici dei nuovi militari.
Questa disposizione si inserisce nel quadro di un regresso nelle politiche dei diritti umani che sono andate sviluppandosi nel corso degli ultimi anni. Decisioni come la dissoluzione della Direzione Nazionale dei Diritti Umani del Ministero della Sicurezza della Nazione; il licenziamento di lavoratori in aree chiave per la promozione e protezione dei diritti umani come il programma Verità e Giustizia; incontri tra funzionari con attivisti di genocidi e condannati per crimini contro l’umanità, sono in contraddizione con il sostegno di politiche di Stato per la Memoria, la Verità e la Giustizia. Segnaliamo inoltre che questi cambiamenti vengono effettuati con l’obiettivo di riconfigurare il potere delle forze armate e destinarle nuovamente, nel breve termine, a compiti di sicurezza interna, vietati dalla legge e dalla Costituzione.
In tutti questi anni di lotta e di reclami per i crimini commessi dalle Forze Armate durante l’ultima dittatura civico-militare, abbiamo imparato che garantire la democrazia è possibile unicamente attraverso la Memoria, la Verità, la Giustizia e il controllo civile delle Forze Armate.
Nonne di Plaza de Mayo
Madri di Plaza de Mayo Línea Fondatrice
Familiari dei Detenuti Scomparsi per Ragioni Politiche
H.I.J.O.S Capitale
Un famigerato decreto concede nuovamente autonomia alle Forze Armate in Argentina
https://abuelas.org.ar/noticia/repudiamos-el-decreto-que-devuelve-autonomia-a-las-ffaa-498
Traduzione di Giulia Salomoni per Marx21.it
Comunicato degli organismi dei diritti umani
Gli organismi dei diritti umani respingono la decisione del presidente Mauricio Macri di restituire alle Forze Armate il grado di autonomia di cui godevano prima del ritorno alla democrazia. Da allora, con l’esperienza dell’orrore attraversato per anni e anni di dittatura, la società ha saputo costruire meccanismi di governo e controllo civile per impedire che le Forze Armate attentino alle istituzioni democratiche del paese.
Il decreto 721/16 restituisce ai militari un potere autonomo che era stato limitato dall’allora presidente Raul Alfonsin: si delegano ai capi delle Forze Armate la maggior parte delle designazioni e dei cambi di destinazioni degli ufficiali, e il passaggio alla rimozione e alla retrocessione dei suoi membri. Ancora più preoccupante è il fatto che il decreto permetta alle Forze Armate di designare i responsabili della formazione dei nuovi ufficiali e sottufficiali, il che rappresenta un grave passo indietro nel paradigma di formazione ai valori democratici dei nuovi militari.
Questa disposizione si inserisce nel quadro di un regresso nelle politiche dei diritti umani che sono andate sviluppandosi nel corso degli ultimi anni. Decisioni come la dissoluzione della Direzione Nazionale dei Diritti Umani del Ministero della Sicurezza della Nazione; il licenziamento di lavoratori in aree chiave per la promozione e protezione dei diritti umani come il programma Verità e Giustizia; incontri tra funzionari con attivisti di genocidi e condannati per crimini contro l’umanità, sono in contraddizione con il sostegno di politiche di Stato per la Memoria, la Verità e la Giustizia. Segnaliamo inoltre che questi cambiamenti vengono effettuati con l’obiettivo di riconfigurare il potere delle forze armate e destinarle nuovamente, nel breve termine, a compiti di sicurezza interna, vietati dalla legge e dalla Costituzione.
In tutti questi anni di lotta e di reclami per i crimini commessi dalle Forze Armate durante l’ultima dittatura civico-militare, abbiamo imparato che garantire la democrazia è possibile unicamente attraverso la Memoria, la Verità, la Giustizia e il controllo civile delle Forze Armate.
Nonne di Plaza de Mayo
Madri di Plaza de Mayo Línea Fondatrice
Familiari dei Detenuti Scomparsi per Ragioni Politiche
H.I.J.O.S Capitale