da “Prensa Latina” | Traduzione di Tonia Lara per Marx21.it
Il vertice , che istituisce la Comunità dei paesi dell’America latina e dei Caraibi (CEPAL) si è aperto a Forte Tiuna, a sud-est di Caracas, con la partecipazione dei leader dei trentatré paesi del subcontinente.
Nel vertice che si tiene il 2 e il 3 dicembre, i capi di Stato e di governo adotteranno la Dichiarazione di Caracas, insieme con un piano d’azione per il 2012 e le norme e le procedure del blocco; in più ci sarà la discussione di diciotto punti su vari argomenti.
La formazione della Celac è un momento storico, dichiara Luis Almagro, Ministro degli Affari Esteri dell’Uruguay, che ha partecipato alla riunione della Comunità dell’America Latina e dei Caraibi con i ministri degli Esteri. Ha lavorato fin dallo scorso lunedì alla preparazione dei documenti da presentare ai leader.
Per la prima volta un’organizzazione multilaterale riunisce i paesi dell’America Latina e dei Caraibi “per la progettazione di un piano strategico, per discutere i loro problemi e coordinare le loro politiche”, ha dichiarato Almagro, dicendo altresì, che il funzionamento dipenderà dalla capacità di superare “le diversità e le differenze. “
Il Vice Ministro degli Esteri cubano Abelardo Moreno, ha dichiarato che il Celac non è destinato a diventare un blocco esclusivo né isolato, ma piuttosto il contrario.
-Bisogna spiegare in modo articolato, al resto dei partecipanti come combattere la disuguaglianza sociale promuovendo lo sviluppo comune e l’integrazione di tutti i suoi membri.
In contemporanea con la fondazione del vertice Celac, si svolgerà domani a Petrocaribe, l’VIII Consiglio dei Ministri, un accordo di cooperazione energetico, promosso dal Venezuela, a beneficio di quattordici paesi della regione.
Inoltre, per Sabato è previsto un incontro a più alto livello dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), che affronterà tematiche di grande importanza per i paesi della zona.
Maria Emma Mejia, colombiana, segretario generale dell’UNASUR, ha sottolineato lo spessore delle problematiche affrontate.
Tutti gli occhi saranno indirizzati verso il vertice Celac, che nascerà in questo weekend dalla fusione del Vertice dell’America Latina e dei Caraibi (CALC) e il Gruppo di Rio, realizzando un meccanismo di reale integrazione regionale.
“L’incontro di trentatré capi di governo è di per sé una notizia, ma questo incontro di trentatré capi di stato in un Venezuela bolivariano è molto di più: è la nascita di ” un gigante della speranza”, dichiara un giornale influente di Caracas, come titolo di apertura.