da lula.com.br
Traduzione di Marica Guazzora
Mercoledì , l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha inviato una lettera ai BRICS, gruppo formato da Brasile, Russia, India e Cina. La lettera è stata consegnata dalla Presidente del PT, senatrice Gleisi Hoffmann, al segretario generale del Congresso Nazionale Africano e organizzatore dell’incontro Ace Magashule. Nel testo Lula salva la storia dei successi del gruppo e la necessità che ha il Brasile di integrarsi nuovamente nella comunità internazionale.
Leggi il testo completo:
“Il mio caro presidente Cyril Ramaphosa, Presidente del Sud Africa, ospita generosamente questo incontro di partiti politici dei paesi BRICS. Mia cara Nkosazana Dlamini-Zuma, con la quale ho avuto il privilegio di condividere così tante iniziative nello sviluppo e nella lotta alla fame in Africa.
Voglio ringraziare il Partito dei lavoratori per il suo invito a partecipare a questo importante dialogo. Saluto i compagni della CNA, del Partito Russia Unita e del Partito Comunista Russo; il Partito del Congresso dell’India e il Partito popolare del BJP; il Partito Comunista Cinese e tutti coloro che lavorano per l’amicizia e l’integrazione dei nostri paesi.
Nel 2003, quando abbiamo creato il gruppo BRICS, quindici anni fa, il mondo stava vivendo un periodo di intenso dialogo e innovazione nelle relazioni tra i paesi. Nonostante le guerre e la fame che hanno colpito più di 1 miliardo di persone, tra cui il Brasile, abbiamo visto nascere nuove iniziative di dialogo attorno a un programma globale. Questo programma includeva, tra le molte altre, dalla lotta contro la fame, la prevenzione dell’HIV e la solidarietà ai suoi sostenitori, fino alle questioni legate al clima e alla regolamentazione delle transazioni finanziarie. Abbiamo fatto progressi in molti aspetti e fallito in altri.
Ma quello che voglio sottolineare è lo spirito di quel tempo, nemmeno tanto lontano. Avevamo valorizzato la solidarietà, la cooperazione, il rispetto della sovranità dei paesi. Avevamo l’ambizione di costruire un ordine internazionale basato sul multilateralismo e focalizzato sulla pace e il progresso dei popoli.
Quindici anni dopo, stiamo vivendo battute d’arresto in tutto il mondo, incluso, in maniera molto grave, nel mio paese. Abbiamo visto l’ascesa nei paesi europei, di partiti e governi segnati da xenofobia e intolleranza, l’elezione di Trump ha portato alla luce un governo che perseguita gli immigrati, parla il linguaggio delle armi da fuoco e non ha alcuna nozione che esista un mondo fuori dalle sue frontiere.
In Brasile, come sapete, il futuro governo ha già dimostrato di essere non solo un alleato incondizionato degli Stati Uniti, ma totalmente asservito a Trump. Il suo obiettivo di politica estera è quello di abbattere tutto ciò che abbiamo costruito con il dialogo e la cooperazione, in America Latina, con l’Africa, con i BRICS e con le organizzazioni internazionali. È molto brutto per il mondo che, in questo momento, un paese delle dimensioni del Brasile cessi di dare il suo contributo al multilateralismo e alla pace. E ci vergogniamo del trattamento offensivo da parte di Bolsonaro di così tante istituzioni e paesi amici.
Ma vedo con grande speranza che possiamo continuare, contribuendo per mezzo del dialogo tra i nostri partiti politici, a ciò che è un onore e una responsabilità per il Partito dei Lavoratori. Come sapete, sono stato imprigionato per otto mesi, senza commettere alcun crimine, e questo è avvenuto per impedirmi di partecipare alle elezioni. Ho chiesto alla mia collega, Gleisi Hoffmann, Presidente del PT, di portarvi questo messaggio. Ho anche chiesto di parlare della situazione nel paese e di confermare l’impegno del nostro partito per il consolidamento dei BRICS.
Infine, voglio ringraziare la solidarietà che ho ricevuto da tanti compagni di paesi amici, il che è di grande conforto nella situazione in cui mi trovo.
Vi auguro un piacevole incontro e che facciate un buon dialogo. Sono sicuro che un giorno il Brasile sarà di nuovo pienamente integrato con i BRICS e la comunità internazionale.
Con i miei sinceri ringraziamenti
Luiz Inácio Lula da Silva”
Curitiba, 4 dicembre 2018