Porto Rico: giovani indipendentisti fermati all’aeroporto dall’FBI al rientro da un viaggio in Venezuela

a cura della Redazione

newsdalmondo bannerIl 28 agosto, al momento del loro sbarco da un viaggio in Venezuela, dove avevano partecipato all’ “Incontro dei Giovani della Nostra America in Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana”, cinque giovani portoricani hanno avuto l’amara sorpresa di essere fermati per alcune ore da agenti dell’FBI e di vedersi sequestrare i documenti e i portatili che avevano con sé.

L’episodio che, ancora una volta, testimonia della precarietà delle libertà democratiche nell’isola, di fatto una colonia dell’impero statunitense, è stato denunciato in un comunicato firmato da Guillermo de la Paz, portavoce del “Fronte Socialista” e da Francisco Torres Lopes, presidente del Partito Nazionalista di Porto Rico. Gli arrestati fanno parte delle organizzazioni giovanili dei partiti indipendentisti da loro diretti.

Nel corso del fermo, a nessuno dei giovani è stata comunicata la ragione dell’iniziativa dell’FBI e neppure, a liberazione avvenuta, le autorità di polizia hanno ritenuto di dare spiegazione dell’accaduto.

Le organizzazioni firmatarie del documento denunciano il caso e mettono in guardia in merito al tentativo di criminalizzare il viaggio in Venezuela, anche se fino ad ora nessuno ha ancora proibito gli spostamenti di cittadini di Porto Rico in questo paese latinoamericano.

“Il Partito Nazionalista e il Fronte Socialista denunciano le azioni intimidatorie e repressive contro i nostri giovani. Le azioni repressive del governo imperialista degli Stati Uniti non fermeranno l’operato nostro e dei nostri giovani a favore dell’indipendenza di Porto Rico e nella costruzione di un nuovo ordine sociale libero da ogni sfruttamento”, conclude il comunicato.

Fonte Aporrea