Dichiarazione di Tania Díaz, deputata del Partito Socialista Unito del Venezuela
La deputata dell’Assemblea Nazionale (AN), Tania Díaz, ha accusato la stazione televisiva CNN di guidare la propaganda mediatica al servizio della destra internazionale, che attenta contro la sovranità e la stabilità del Venezuela.
Dietro la manovra di guerra della CNN ci sono le multinazionali finanziarie interessate alle riserve petrolifere del paese, le più grandi del mondo, che sono sotto l’amministrazione del Governo Bolivariano, ha detto la deputata in un programma trasmesso dalla rete televisiva venezuelana.
Utilizzano la CNN nel tentativo di minare il controllo che il popolo venezuelano esercita sul petrolio, le cui rendite non vanno più nelle tasche degli oligarchi ma a vantaggio dello sviluppo economico e sociale del paese, ha commentato la giornalista e politica, rappresentante del Partito Socialista Unito del Venezuela.
Per Tania Díaz, con la complicità dell’opposizione, la destra nazionale vuole distruggere il benessere che il comandante Hugo Chávez (1954-2013) era riuscito ad assicurare con la Rivoluzione Bolivariana, attraverso l’imposizione della forza e di atti di sabotaggio nei confronti dell’economia della nazione sudamericana.
“La rete televisiva viola la Legge di Responsabilità Sociale della Radio e Televisione e le normative internazionali, come la Convenzione dei Diritti Umani, nota come il Patto di San José, che stabilisce le responsabilità nell’esercizio della libertà di espressione”, ha detto la deputata.
Per questo, Tania Díaz ha sostenuto il procedimento amministrativo punitivo aperto dalla Commissione Nazionale delle Telcomunicazioni (Conatel) contro la CNN, che ha avanzato, senza alcuna prova, accuse al vice-presidente esecutivo del Venezuela, Tarek El Aissami, in merito a una presunta rete di traffico e vendita di passaporti.
“La misura adottata dalla Conatel è un’azione sovrana in difesa del paese, perché, attraverso campagne mediatiche simili, basate sul discredito politico e finanziario, senza elementi provanti, l’Occidente ha scatenato guerre, ad esempio contro i popoli della Siria e della Libia, condannando i loro popoli alla miseria e a condizioni infami”, ha affermato.
“Il nostro popolo vuole la pace e deve stare in guardia di fronte a questo nuovo attacco alla nostra vita quotidiana, alla nostra economia, alla nostra sopravvivenza come nazione libera e sovrana”, ha concluso.