Beirut, il diario di Tuf Tuf… – Proclami all’unità, processi alle intenzioni e visite eccellenti

di Per non dimenticare Sabra e Chatila

foto-tuf-tuf-2Continuano le tensioni in Libano, anche se le armi – almeno a Beirut – hanno lasciato il campo agli scontri politici e alle pressioni internazionali. Il secondo contributo di Tuf Tuf… 

BEIRUT, 23 Ottobre 2012 – Se nelle strade di Beirut sembra essere tornata la calma dopo i tre giorni di tensione seguiti all’attentato dello scorso 19 Ottobre costato la vita al capo dei servizi di intelligence libanesi Wissam Al-Hassan, il lavorìo nei palazzi della politica continua incessante tra proclami all’unità, processi alle intenzioni e visite eccellenti. L’autobomba ad Ashrafiyeh infatti, oltre ad aver rievocato uno dei periodi più bui della storia recente libanese (il triennio di attacchi dinamitardi inaugurato con l’assassinio del primo ministro Rafiq Hariri il 14 febbraio 2005), ha riacceso vecchi rancori e nuove polemiche sulla legittimità dell’esecutivo in carica e il suo grado di prossimità col regime di Damasco.

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