Io con i cinque. E tu?

a cura dell’Associazione Italia-Cuba, Circolo di Roma

5CubaniCi sono argomenti che sembra che in nessun modo riescano a sfondare le porte d’ingresso dei media, e non solo in Italia. Uno particolarmente emblematico è il “caso dei Cinque”. Un caso che se avesse riguardato qualunque altro paese avanzato avrebbe riempito le cronache mondiali per mesi e per anni. Un caso in cui sono stati e continuano a essere calpestati i Diritti Umani. Un caso in cui sono state violate le norme giuridiche e processuali. Un caso per cui hanno lanciato appelli personalità, istituzioni e organizzazioni di tutto il mondo: premi Nobel, Istituzioni internazionali, Centri per i Diritti Costituzionali, Centri Studi, Accademici, Associazioni di Giuristi, Intellettuali, Attori e Registi di fama mondiale. A sostegno del “caso” operano attivamente Comitati Internazionali, centinaia di organizzazioni di tutto il mondo, blog dedicati e non, migliaia di persone che in qualche modo sono venute a conoscerlo.

Si organizzano grandi eventi internazionali e importanti manifestazioni nel cuore delle città più note e si portano bandiere nei luoghi più sperduti del pianeta. Sono state scritte canzoni e opere teatrali. Sono stati realizzati film-documentario. Youtube pullula di video, il nostro è solo un piccolo esempio. Dei Cinque parla persino Wikipedia. Ma i grandi media, quelli che in un attimo potrebbero far conoscere il caso a tutti, quei media che ci avvertono anche quando un principe reale si cambia le scarpe, girano la faccia, ignorano completamente i Cinque. Certo, è un caso che riguarda gli Stati Uniti e Cuba, un caso in cui si parla di presunto spionaggio, un caso “politico”, meglio non metterci il naso, meglio non approfondire, se no magari si rischia di conoscere un po’ di più e di dover scegliere di “diventare di parte”. Bene, noi siamo di parte. Ma non vogliamo che si “sposi” il caso senza capire. Vogliamo, come tutte le organizzazioni e le persone che si battono per la verità, che si sappia che cosa è successo e che cosa sta succedendo e perché Cinque persone innocenti sono in prigione da 14 anni (tranne uno, da poco meno di un anno in regime di libertà vigilata, che corre più rischi che da detenuto).

Auspichiamo che questo messaggio raggiunga le finalità che desideriamo: rompere il muro di silenzio ed omertà che circonda questa vicenda e che possa essere un invito per altri illustri personaggi ad aderire e sostenere questa causa e questa campagna.

Grazie

Marco Papacci
Segretario Italia-Cuba circolo di Roma
www.italiacuba.net