Diversi partiti politici della sinistra del Venezuela hanno dato vita ad un Consiglio Patriottico con l’obiettivo di sostenere il processo di trasformazioni capeggiato dal presidente Hugo Chavez e la sua rielezione nelle elezioni del prossimo 7 ottobre.
Il gruppo riunisce sette formazioni politiche, tra cui: Indipendenti per la Comunità Nazionale, Patria Para Todos Maneiro, il Movimento Rivoluzionario Tupamaro e i Partiti Comunista e Socialista Unito del Venezuela (Psuv).
“Accettiamo differenze e contraddizioni, ma mettendo in primo luogo la patria, la sovranità, il futuro dei nostri figli, il futuro di pace e socialismo che questo popolo merita” ha affermato la coordinatrice nazionale del Grande Polo Patriottico, Blanca Eekhout, la piattaforma politica, che appoggia i cambiamenti intrapresi dall’amministrazione, ha costituito fino ad ora 24 consigli territoriali e più di 15 settoriali.
Questo blocco storico mette insieme tutti quelli che si sono dati il compito di sconfiggere definitivamente l’egemonia della “borghesia senza patria e traditrice”, ha detto la Eekhout. Il Venezuela, ha sostenuto, è un esempio di quello che i popoli possono vivere, con dignità, e che possono essere governo.
Il compito titanico che abbiamo, ha aggiunto, consiste nel mantenere quell’esempio, e questo è possibile solo con l’unità assoluta e incondizionata dei rivoluzionari.
Durante l’incontro nel teatro Teresa Carreño, nella capitale, rappresentanti dei partiti politici hanno ratificato la loro posizione in vista delle prossime elezioni generali, in cui – secondo tutti i sondaggi – il presidente vincerà con ampio scarto. Questo evento raccoglie molto di quello che Chavez ha chiesto: “unità rivoluzionaria senza meschinità né settarismi, senza quelli che vogliono boicottare dall’interno quell’iniziativa”, ha sottolineato il primo vicepresidente del Psuv al governo, Diosdado Cabello. Ha detto che l’unico candidato chiaro con obiettivo al 7 ottobre risulta il Capo dello Stato.
“L’altro è un travestimento, un camaleonte che vuole somigliare a Chavez perché la sua proposta di governo è impresentabile e indefinibile”, ha precisato, alludendo al rappresentante del cosiddetto Tavolo dell’Unità Democratica, Henrique Capriles.
(traduzione di Rosa Maria Coppolino)