Ha vinto la patria, ha vinto Nicolas Maduro

Tribuna Popular, organo del Partito Comunista del Venezuela | da www.tribuna-popular.org

maduro pugnochiusoTraduzione di Marx21.it

Nella seconda elezione presidenziale in poco più di sei mesi, si è di nuovo imposta in Venezuela la candidatura delle forze popolari e progressiste, raggruppate nel Gran Polo Patriotico. In questa occasione, la vittoria è andata a Nicolas Maduro Moros, che aveva coperto l’incarico di vicepresidente del Venezuela fino alla morte del Presidente Chavez il 5 marzo scorso, e che fu dallo stesso Chavez nominato come suo successore prima di sottoporsi all’intervento chirurgico da cui non si è più rimesso. La differenza a favore di Maduro è stata la minore ottenuta dalla cosiddetta alleanza bolivariana dalla prima vittoria di Chavez nel 1998: 51% contro 49%, circa 230.000 voti, in una votazione a cui ha partecipato quasi il 79% dei 18,9 milioni di cittadini abilitati ad esercitare il diritto di voto. L’alto livello della partecipazione in queste elezioni ha messo di nuovo in evidenza di fronte al mondo il vigore della democrazia venezuelana. Occorre ricordare che in ottobre, quando venne rieletto Chavez, la partecipazione aveva superato l’80% del corpo elettorale.

L’annuncio ufficiale dei risultati elettorali è stato dato da Tibisay Lucena, rettore presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, non appena questo organismo ha ricevuto e calcolato l’esito degli scrutini elettronici del 99% delle sezioni elettorali di tutto il paese. Il CNE ha atteso prima di emettere il suo bollettino fino alle 11:15 pm ora locale, dopo avere raccolto dati sufficienti a confermare una tendenza irreversibile a favore di uno dei candidati. Ciò significa che, sebbene nelle prossime ore verranno diffusi nuovi annunci da parte del CNE, dopo aver ricevuto i risultati delle poche sezioni restanti, la vittoria di Maduro è già assicurata.

Immediatamente dopo l’annuncio ufficiale, è esplosa una festa popolare nelle vie del centro di Caracas e nei quartieri popolari, per celebrare la vittoria del candidato del Gran Polo Patriotico, ampia alleanza di cui fanno parte 14 partiti politici e numerose organizzazioni sociali, culturali, sindacali e comunali. I due partiti maggiori dell’alleanza sono il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), che dirigeva Chavez e a cui appartiene Maduro, e il Partito Comunista del Venezuela (PCV), primo partito ad appoggiare Chavez nel 1998 e primo nuovamente ad annunciare la candidatura di Maduro dopo la sua XII Conferenza Nazionale svoltasi lo scorso 10 marzo, appena cinque giorni dopo la morte di Chavez.

E’ finita così la vittoriosa giornata elettorale, che, nonostante incidenti isolati provocati dalla destra di opposizione, si è svolta in un clima di pace. Il Presidente appena eletto Nicolas Maduro Moros assumerà formalmente il suo nuovo incarico di fronte all’Assemblea Nazionale il prossimo venerdì 19 aprile, giorno in cui si commemora l’inizio del movimento indipendentista venezuelano nel 1810, e che vedrà il completamento della transizione politica nel paese, ancora provato dal trauma della morte del Presidente Chavez, il più influente e amato dirigente politico venezuelano degli ultimi decenni.