Barack Obama le ha provate tutte a ricucire lo strappo col Brasile dopo lo scandalo delle intercettazioni di Snowden, ma Dilma Rousseff ha comunque cancellato la visita a Washington per il 23 ottobre.
Barack Obama ci ha provato in tutti i modi a ricucire lo strappo creatosi con Dilma Rousseff successivamente allo scandalo delle intetcettazioni reso noto da E. Snowden. Obama ha provato anche a promettere alla Rousseff dei chiarimenti nel corso di un incontro al G20 di San Pietroburgo lo scorso 6 settembre, ma non è riuscito a convincerla a non cancellare la visita di Stato fissata per il 23 ottobre a Washington. Le tensioni tra Brasile e Stati Uniti sono cominciate ai tempi delle rivelazioni dell’ex analista della Nsa, Edward Snowden, che ha rivelato che le “orecchie” americane avrebbero spiato anche telefonate e email del capo di Stato brasiliano. In base a quanto dichiarato da alcuni organi di stampa brasiliani come “Rede Globo”, la Rousseff avrebbe deciso di non andare a Washington in perfetta sintonia con l’ex presidente brasiliano Luiz Incacio Lula.
Proprio Lula aveva criticato aspramente la Casa Bianca: “Per caso Obama si è messo ad origliare i discorsi di Dilma in nome della democrazia?“, aveva ironizzato. L’imbarazzo di Obama deve essere stato tanto dal momento che ha telefonato direttamente alla Rousseff, ma le sue parole non sono servite a convincerla, e la presidente ha deciso di annullare la visita negli Stati Uniti non avendo digerito nè le denunce di spionaggio ai suoi danni, nè quelle ai danni della statale del petrolio Petrobras. Insomma il vento in America Latina è ormai cambiato, e la Casa Bianca non potrà più permettersi di fare quello che vuole, quando vuole, dove vuole, come ha fatto al contrario per lunghi decenni.