da “El Popular”, settimanale del Partito Comunista dell’Uruguay, 12 ottobre 2012
Traduzione a cura di Marx21.it
Si è svolta a Punta del Este (in Uruguay) la X Conferenza dei Ministri della Difesa delle Americhe, in cui ha avuto modo di manifestarsi anche la nuova realtà del continente. La dichiarazione finale contiene 23 punti approvati. Include il sostegno ai diritti sovrani argentini sulle isole Malvine, con l’opposizione di USA e Canada, una raccomandazione sullo studio di attualizzazione del Sistema Interamericano di Difesa, un sistema di cooperazione per fronteggiare i disastri naturali, il sostegno al lavoro delle donne in Missioni di Pace e la riaffermazione del valore delle istituzioni democratiche. Il documento finale della X Conferenza dei Ministri della Difesa delle Americhe afferma il sostegno alla democrazia come strumento per ottenere la pace e la sicurezza, la stabilità, l’equità sociale e lo sviluppo. Segnala anche il suo sostegno ai diversi strumenti dell’ONU e agli altri meccanismi regionali e sub-regionali.
Aggiunge il riconoscimento dell’importanza della cooperazione internazionale di fronte alle nuove sfide della sicurezza e della difesa, insieme all’impegno ad attualizzare il Sistema di Difesa Interamericano. Tale sistema, figlio del panamericanismo, è stato quasi un’imposizione degli USA ai paesi della regione per affrontare un’ipotetica aggressione extra-continentale. L’unica volta che questa è avvenuta, con l’aggressione della Gran Bretagna all’Argentina nella guerra delle Malvine, gli USA lo hanno violato mettendosi al fianco della potenza extra-regionale che metteva in atto l’aggressione.
La dichiarazione della X Conferenza ribadisce quanto disposto dalla riunione precedente, in cui si sollecitava l’Organizzazione degli Stati Americani a favorire la discussione sul futuro dell’insieme di accordi sulla sicurezza e la difesa emisferica, compresa la Giunta Interamericana di Difesa. Inoltre rivolge un saluto a questo organismo per i suoi 70 anni di attività.
La X Conferenza ha accettato la proposta denominata “Meccanismo di scambio di informazioni sulle capacità di sostegno ai disastri naturali”. Ora ogni Stato analizzerà in cosa potrà consistere la sua partecipazione all’iniziativa, in conformità con ciascun ordinamento giuridico nazionale. Questo articolo 12 della dichiarazione finale è stato approvato da 19 paesi, mentre 7 non lo hanno approvato e 2 si sono astenuti.
I ministri di tutti i paesi americani hanno riconosciuto il lavoro umanitario nelle Missioni di Pace dell’ONU, in particolare la missione ad Haiti (MINUSTAH). Inoltre, viene evidenziato il ruolo delle donne, soprattutto nella loro funzione di prevenzione e risposta nella protezione dell’infanzia e contro la violenza sessuale.
Le isole Malvine
Infine, ci si è accordati sul sostegno alla dichiarazione AG/DEC.70 (XLII-0/12) dell’OSA, in cui si è deciso di continuare a esaminare la questione delle isole Malvine fino alla soluzione definitiva. Su questo punto si sono esplicitati con chiarezza i differenti punti di vista e gli USA e il Canada si sono trovati completamente isolati, nel loro sostegno, non esplicito ma chiaro, alla Gran Bretagna.
Su questo punto il Canada ritiene che il tema non appartenga a questo ambito e che solo gli abitanti delle isole Falkland (sic) abbiano il diritto di valutare il proprio futuro. Gli Stati Uniti hanno solo sottolineato che il tema è un affare bilaterale che non va esaminato in questo foro.
Cile, Colombia e Messico ribadiscono il loro sostegno ai diritti sovrani legittimi dell’Argentina sulle isole Malvine, nei termini stabiliti al vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi del 3 dicembre 2011.
Da parte loro, Argentina, Bolivia, Brasile, Ecuador, Guyana, Nicaragua, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela hanno manifestato la loro preoccupazione per la crescente militarizzazione dell’Atlantico del Sud e le manovre militari che si realizzano nelle isole Malvine. Inoltre, questi paesi appoggiano la rivendicazione argentina dei suoi diritti legittimi sulle isole Malvine, la Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali, come pure sugli spazi marittimi che le circondano.
Gli Stati Uniti propongono un accordo all’Uruguay
Il sottosegretario alla Difesa Nazionale dell’Uruguay, Jorge Menéndez, ha informato che gli USA hanno manifestato il loro interesse alla firma di un nuovo accordo bilaterale nella difesa e hanno presentato un progetto per avviare il dialogo.
Menéndez ha confermato che il governo uruguayano ha come obiettivo di concordare un nuovo accordo di collaborazione, perché l’attuale trattato “è inadeguato” alla realtà internazionale, molto differente dal contesto della Guerra Fredda. “I rischi sono cambiati”, ha sintetizzato il sottosegretario.
Senza entrare nel merito del contenuto del progetto, Jorge Menéndez ha voluto premettere che l’obiettivo dell’Uruguay è definire un testo che permetta “di concordare condizioni tra paesi uguali”, con un documento bilaterale che vada nello stesso senso dei documenti uruguayani firmati con altri paesi dell’America Latina e che, a sua volta, sia dibattuto e sostenuto dal Parlamento uruguayano (…)