NO PASARAN, una storia di uomini e donne che lottarono contro il fascismo. Intervista a Daniel Burkholz

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Traduzione di Giulia Salomoni per Marx21.it

“Per cosa si è lottato?” Questa domanda lascia pensoso Gerhard Hoffmann, un austriaco di 96 anni, veterano della Guerra Civile Spagnola e della Seconda Guerra Mondiale che lottò contro il fascismo: “Non posso descriverlo in poche parole”. 

Di seguito l’intervista a Daniel Burkholz, autore di NO PASARAN.

Nel suo documentario mette a fuoco specialmente il ruolo delle donne nelle milizie repubblicane. Per quale motivo?

Le donne lottarono come gli uomini contro il fascismo e la dittatura. Di fatto, furono molte donne che fecero questa scelta. Rosario Sanchez Abita, la donna alla quale si riferisce nella sua domanda, è un esempio affascinante.

E fu così nelle Milizie Repubblicane come nel movimento di resistenza nella Seconda Guerra Mondiale, dove pure parteciparono molte donne. Desidero citare Onorina Pesce, un’altra protagonista di NO PASARAN. Tuttavia, quelle donne non ricevettero la stima ed il riconoscimento che chiaramente avrebbero meritato per quel che fecero. NO PASARAN è una contributo per riparare a quell’ingiustizia.

Senza dubbio lo spettatore di oggi sarà sorpreso scoprendo quale trattamento le autorità francesi riservarono al popolo repubblicano, che dopo essere stato sconfitto passò la frontiera dall’altro lato dei Pirenei. Oggi vediamo un parallelismo drammatico con i rifugiati afghani e siriani. Che lezione dovrebbero trarre le autorità europee dall’esperienza dell’esilio in quell’epoca?

Trattare i rifugiati per quello che sono: esseri umani che hanno bisogno di aiuto e riparo; questo è quello che dovrebbe essere dato loro. Ma i governi di molti paesi europei, come l’Ungheria, la Macedonia, la Croazia, l’Austria, la Polonia, etc. -per menzionarne solo alcuni-, non lo fanno. Questa è una violazione dei diritti umani di dimensioni gigantesche. Questa violazione dovrebbe fermarsi subito!

Un testimone del suo film racconta un aneddoto rivelatore, raccontando la proposta che l’esercito francese fece ai militanti repubblicani detenuti nei campi di concentramento. Chiedendogli di unirsi alla Legione Straniera (le truppe dell’impero francese nei territori colonizzati), il suo protagonista respinse l’offerta, affermando che i militanti repubblicani non erano mercenari. Come descriverebbe gli ideali dei repubblicani e la loro consapevolezza del pericolo del fascismo? 

Mi permetta di rispondere a questa domanda insieme a Gerhard Hoffmann, uno dei protagonisti di NO PASARAN: “Non si può spiegare con poche parole”.

Per questo motivo ho realizzato questo film, in cui gli uomini e le donne rispondono loro stessi nella maniera più appropriata. La maggioranza di loro sapeva quello che significava il fascismo: alcuni lo sapevano perché avevano già sperimentato il fascismo nei loro paesi di nascita, ed altri perché avevano una formazione sociale e politica che aveva elevato le loro coscienze. Essenzialmente, c’erano diverse ragioni e motivazioni per la loro lotta.

Nella domanda che mi ha fatto, c’è un riferimento a Kurt Goldstein, che fu incarcerato nei campi di concentramento francesi, da dove fu poi inviato al campo di sterminio di Auschwitz. Nel film egli racconta che il suo principale obiettivo era lottare e sconfiggere il fascismo. In Spagna ebbe l’opportunità della lotta armata. Per lui, sconfiggere il fascismo in Spagna sarebbe stato il primo passo per sconfiggere Hitler in Germania.

Altri, come i fratelli Almudever, avevano una forte motivazione per lottare per la libertà e la giustizia sociale; il secondogenito, Vincent Almudever, ci disse che lottavano anche per avere da mangiare, una motivazione abbastanza comune per molti lavoratori rurali in Spagna durante la prima metà degli anni Trenta.

Infine, Gerhard Hoffmann ci ha detto che la sua lotta, almeno la sua e quella dei suoi amici, non è stata solo una lotta contro il fascismo, ma anche una lotta per una società migliore in cui ci fossero libertà, equità, giustizia, in cui ci fosse per tutti l’opportunità e la possibilità di avere una buona vita.

Fuente: Investig’Action

“Con il film “NO PASARAN” il regista tedesco Daniel Burkholz ha creato un documento di grande valore storico”
Maria Prieto Vazquez (Cadena SER)

Il trailer:

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