Anche se ci fosse una nuova guerra fredda Washington difficilmente potrebbe vincerla

air force 500x333di Ai Jun

da https://www.globaltimes.cn

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

In questi giorni molte persone si svegliano ogni mattina trovandosi più vicini ad una nuova guerra fredda tra Pechino e Washington, grazie alle incessanti e folli provocazioni dei falchi anti-cinesi statunitensi. Anche se non è ancora chiaro se questa nuova guerra fredda sia in corso, negli Stati Uniti è emersa una voce – se gli Stati Uniti hanno fatto crollare l’Unione Sovietica, perché non possono far crollare la Cina? La voce riflette perfettamente la mentalità del Segretario di Stato americano Mike Pompeo in marcia sulla via per raffigurare la Cina come il nemico della guerra fredda. Ma Pompeo non rappresenta gli Stati Uniti. Ha cercato di vendere la cosiddetta teoria della minaccia cinese, ma ci sono ancora americani sani di mente che vedono attraverso le sue menzogne, alcuni sostengono che “disonora il Dipartimento di Stato” e che “tutto quello che dice a proposito della veridicità è per definizione privo di significato”.

Neanche gli Stati Uniti rappresentano il mondo. Gli Stati Uniti hanno cercato di legare ad essi il maggior numero possibile di Paesi per farli schierare dalla parte di Washington di fronte alla cosiddetta minaccia di Pechino. Eppure questi Paesi hanno risposte chiare sul fatto che la Cina rappresenti o meno una minaccia per loro. 

Molti dell’attuale generazione di politici statunitensi di alto livello, tra cui Pompeo, sono cresciuti durante la guerra fredda, che ha lasciato un’impronta indelebile su di loro. Ma queste persone non sono riuscite a stare al passo con i tempi e stanno cercando di far regredire gli Stati Uniti e il mondo. 

Questa non è più l’era della guerra fredda ma un’era di globalizzazione, in cui il mondo difficilmente può tornare al tempo delle barriere e degli scontri ben definiti. A parte gli Stati Uniti, nessun Paese vuole una nuova guerra fredda e nemmeno gli alleati statunitensi vogliono trattare la Cina come un nemico, trasformandosi in un trampolino di lancio per i guadagni personali dei politici statunitensi. 

Per il momento sono in corso trattative per un accordo di investimento Cina-UE. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto che l’Ue ha un “grande interesse strategico” a mantenere la cooperazione con la Cina. Londra sembra essersi schierata con Washington, ma si dice che il governo britannico sia ansioso di vedere il presidente americano Donald Trump perdere le elezioni a novembre perché “renderebbe le cose molto più facili [per il Regno Unito]”. Il Giappone, che non vede l’ora che si svolgano i Giochi Olimpici, ha recentemente ascoltato i suggerimenti degli esperti giapponesi per “impedire ai paesi con un’alta velocità di trasmissione di inviare delegazioni – come gli Stati Uniti”.

Washington non riesce più a costruire un’ampia alleanza. Un’alleanza ha bisogno di un ruolo guida che tenga conto degli interessi degli altri. Gli Stati Uniti di oggi sono ben lontani da quel tipo di leadership a causa di una serie di approcci egoistici che vogliono far tornare grande l’America. Se Washington è decisa a lanciare una nuova guerra fredda, finirà per ritrovarsi da sola. 

La Cina non vuole una guerra fredda. A differenza della rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica, la Cina non si concentra su ideologie o sistemi politici in competizione fra loro.

Eppure alcuni americani fantasticano che una nuova guerra fredda stia arrivando e che gli Stati Uniti possano vincere proprio come nella precedente. Dovrebbero rilassarsi prima di affrettarsi a rivendicare la vittoria, dato che il risultato della guerra fredda è stato causato principalmente da questioni interne dell’ex Unione Sovietica. Tuttavia, alcune élite vivono nel passato e credono di essere bravi a combattere una guerra fredda. 

Alcuni falchi americani non vogliono abbandonare il loromanuale sulla guerra fredda e stanno cercando di dirigere un nuovo gioco basato su di esso. Alla fine, si renderanno conto che non è altro che un’illusione.