La Via della Seta del XXI Secolo e l’ascesa della Cina nello scenario del governo globale

china stabilitydi José Medeiros da Silva* | da resistencia.cc

Traduzione di Marx21.it

La Via della Seta del XXI Secolo è il risultato dell’ascesa della Cina nello scenario del governo globale. Essa apre un nuovo capitolo nella storia dello sviluppo economico, geopolitico e culturale dei popoli. La sua attuazione ridisegnerà una vasta geografia interconnessa da vari tipi di infrastrutture che forniranno nuovi parametri di sviluppo materiale e scambi scientifici e culturali.  Inoltre segnala l’approfondimento del processo di cambiamenti in corso, in cui il governo globale sarà necessariamente condiviso. La nuova Via dovrà consolidare il protagonismo cinese nelle relazioni internazionali e cambiare la dinamica territoriale, economica, culturale e della comunicazione del mondo intero, specialmente negli spazi euro-afro-asiatici.

Il termine “Via della Seta” è stato coniato dal geografo tedesco Ferdinand von Richtofen (1833-1905) per designare gli antichi legami commerciali tra l’Europa e l’Asia attraverso percorsi diversi. Anche se di ampie dimensioni, questo concetto poetico si è affermato nell’immaginario di una grande parte dell’umanità, sia occidentale che orientale. Tuttavia, spetta al presidente Xi Jinping il suo risveglio, quando ha deciso di trasformarlo in uno degli orientamenti fondamentali per il progetto cinese di inserimento internazionale.

Ciò è avvenuto nel 2013. Precisamente il 7 settembre e il 3 ottobre. Prima nel Kazakistan. Nel discorso all’università della capitale Astana, il presidente Xi rendeva pubblico l’invito alla costruzione della Cintura Economica della Via della Seta. Evocando la memoria passata di tale interconnessione, così si esprimeva: “Più di 2.000 anni fa, l’emissario cinese Zhang Qian, della dinastia Han, aveva visitato per due volte l’Asia Centrale in una missione pacifica e di amicizia, aprendo le porte ad un interscambio amichevole tra la Cina e i paesi della regione e inaugurando la Via della Seta che collega l’Oriente all’Occidente e l’Asia all’Europa (…). Questa storia di scambi di 2.000 anni dimostra che nazioni con razze, credenze e culture differenti possono condividere la pace e lo sviluppo basato sull’unione e la fiducia reciproca, sull’uguaglianza e benefici reciproci, sull’inclusione e la mutua assimilazione, così come sulla cooperazione fruttuosa. Si tratta di una preziosa ispirazione lasciata in eredità dall’antica Via della Seta” [“Costruire insieme la Cintura Economica della Via della Seta”. Estratto del discorso pronunciato dal presidente Xi Jinping all’Università di Nazarbayev, ad Astana, capitale del Kazakistan, il 7 settembre 2013].

Meno di un mese dopo, questa volta in Indonesia, la sua idea era integrata dall’invito alle nazioni del Sud Est Asiatico alla costruzione della Via della Seta Marittima del XXI Secolo [Costruire insieme la Via della Seta Marittima nel XXI Secolo. Estratto del discorso di Xi Jinping al Congresso Nazionale dell’Indonesia, 3 ottobre 2013].

Questi discorsi si possono leggere nel libro “Xi Jinping. Il Governo della Cina, Beijing. Foreign Language Press, 2014”.

La creazione della “Cintura Economica della Via della Seta” e della “Via Marittima della Seta del XXI Secolo”, comunemente chiamate “La Cintura e la Via”, deve tradurre in pratica la visione cinese delle relazioni internazionali, che valorizza le affinità piuttosto che le differenze; e la produzione e la condivisione dei benefici, piuttosto che il controllo e l’atrofia dei partenariati.

Ad esempio, la parte terrestre della Via creerà un nuovo dinamismo non solo per i paesi che sono direttamente collegati ad essa, come quelli dell’Asia Centrale e dell’Europa, che sono circa 18. Essa darà impulso anche all’ovest cinese, creando nuovi poli di sviluppo in province come Shaanxi (terra dei guerrieri e dei cavalli di terracotta), Gansu, Qinghai e le regioni autonome della Mongolia Interna, Ningxia e Xingjiang. E questo, naturalmente, contribuirà a rafforzare in modo decisivo la Cina nel suo complesso.

Nel caso della Via Marittima, l’estensione nelle acque degli stessi propositi, il campo di applicazione potrebbe essere ancora maggiore, creando così nuove interconnessioni tra la Cina e i paesi bagnati dagli Oceani Indiano e Pacifico. In tal senso, una nuova prospettiva si apre per Macao territorio culturalmente legittimato a una connessione più intensa con tutto lo spazio lusofono, prevalentemente radicato sull’Atlantico.

Dal punto di vista economico e geopolitico, la Via apre un’opportunità pratica concreta perché la Cina possa dimostrare al mondo, e in particolare ai paesi vicini, che la sua iniziativa come grande potenza non significa una minaccia, ma un’opportunità per lo sviluppo congiunto, pacifico, armonioso e ampiamente favorevole per tutti. La creazione della Banca Asiatica per gli Investimenti  nell’Infrastruttura, come pure l’intensificazione delle comunicazioni e dei collegamenti terrestri, marittimi e aerei e anche l’ampliamento del commercio e degli scambi culturali e accademici sono aspetti derivanti da questa decisione strategica.

In una prospettiva più profonda e duratura, la Via della Seta Marittima del XXI Secolo tende a servire anche come base per un’integrazione più armoniosa di Stati e nazioni, rafforzando le amicizie e aprendo nuove opportunità per una convivenza più felice e pacifica tra popoli e manifestazioni culturali molto diverse. Per inciso, ciò è in consonanza con una visione profonda della cultura tradizionale cinese ampiamente radicata in tutta l’Asia, secondo la quale solo con l’armonia è possibile un duraturo ambiente pacifico, condizione essenziale per la prosperità materiale e spirituale di qualsiasi nazione.

*José Medeiros da Silva è dottore in Scienze Politiche dell’Università di San Paolo (Brasile), professore dell’Università di Studi Internazionali di Zhejiang, e ricercatore invitato dell’Istituto Internazionale di Macao

Fonte: http://portuguese.xinhuanet.com/2016-12/19/c_135915218.htm?from=timeline&isappinstalled=0