Cina-India, dietro l’atteggiamento aggressivo di Nuova Delhi ci sono gli Stati Uniti?

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Una fiammata improvvisa di vecchi e mai risolti conflitti alla frontiera tra India e Cina – nella valle di Galwan – ha portato alla morte di soldati da ambo le parti. Finora questo è stato lo scontro più grave tra soldati cinesi e indiani. I media indiani hanno riferito che questa è la prima volta dal 1975 che soldati perdono la vita in scontri di confine tra i due paesi. 

Mentre le due parti sono ancora una volta impegnate in colloqui per prevenire un’ulteriore escalation e per “raffreddare” le temperature, la domanda è perché lo scontro è tornato a diventare rovente. 


Secondo il quotidiano cinese Global Times l’India ha agito in maniera provocatoria e prevaricatrice. Costruendo vaste costruzioni infrastrutturali lungo il confine, anche ‘invadendo’ parte del territorio cinese con queste strutture. 

«L’arroganza e la temerarietà della parte indiana sono la ragione principale delle costanti tensioni lungo i confini Cina-India. Negli ultimi anni, Nuova Delhi ha adottato una posizione ferma sulle questioni relative alle frontiere», dietro questo atteggiamento vi sarebbero gli Stati Uniti. 

«Gli Stati Uniti hanno conquistato l’India con la loro strategia indo-pacifica», scrive il giornale di Pechino che poi aggiunge come dietro l’atteggiamento di Nuova Delhi vi sia anche un’errata convinzione delle élite indiane, le quali credono che la Cina possa cadere in certe provocazioni. 

«La Cina non vuole scontrarsi con l’India e spera di affrontare pacificamente le controversie bilaterali sulle frontiere. Questa è la buona volontà della Cina, non la debolezza. Come potrebbe la Cina sacrificare la sua sovranità in cambio di pace e inchinarsi alle minacce di Nuova Delhi?

La Cina e l’India sono grandi paesi. La pace e la stabilità lungo le aree di confine sono importanti sia per i paesi che per la regione. New Delhi deve essere chiaro che le risorse che gli Stati Uniti investiranno nelle relazioni Cina-India sono limitate. Quello che gli Stati Uniti farebbero è semplicemente estendere la leva all’India, che Washington può sfruttare per peggiorare i legami dell’India con la Cina e indurre l’India a dedicarsi al servizio degli interessi di Washington».

In ogni caso, conclude la sua analisi il quotidiano legato al Partito Comunista Cinese, «la Cina ha la capacità e la saggezza di salvaguardare ogni centimetro della sua terra e non permetterà a nessun trucco strategico di raggiungere questo fine».