Un deputato nazista minaccia di morte il segretario del Partito Comunista di Ucraina

IgorMoseychukDichiarazione del Partito Comunista di Ucraina

da solidnet.org

Traduzione dal russo di Mauro Gemma per Marx21.it

Un’altra brutale testimonianza della ferocia dei nazisti che governano l’Ucraina dopo il colpo di Stato del 2014, sostenuto da USA/UE/NATO. La violenza e la protervia nazista di un regime, i cui esponenti non esitano addirittura ad esaltare Hitler, continua a manifestarsi nella quasi completa complice indifferenza del nostro apparato mediatico dominante, dell’intero spettro politico parlamentare italiano e della stessa opinione pubblica, compresa quella che si dichiara “antifascista”.


Non è venuto il momento di dire basta e di mobilitare tutte le forze democratiche contro l’unico autentico regime che raccoglie esplicitamente l’eredità del nazi-fascismo presente (almeno per il momento) nel continente europeo e contro chi lo foraggia e lo appoggia? (MG)

Il Partito Comunista di Ucraina dichiara che le affermazioni del deputato della Rada Suprema (il parlamento) dell’Ucraina, Mosiychuk Igor Vladimirovich, con cui si incita all’assassinio del leader del Partito Comunista di Ucraina, Pyotr Nikolajevich Simonenko, rappresenta un crimine secondo gli articoli 14, 15, 27, 129 del codice penale dell’Ucraina che prevedono una condanna fino a 5 anni.

Così, il 10 ottobre 2018, Igor Vladimirovich Mosiychuk nella sua pagina Facebook ha pubblicato un post in cui minaccia il leader del Partito Comunista, Petro Simonenko, di fare la stessa fine di Oles Buzin, cioè l’omicidio, e invoca “sconosciuti patrioti” e “il compagno Mauser” a fare il loro lavoro.

Ricordiamo che tale figuro – Igor Mosiychuk – è stato ripetutamente condannato, anche per la preparazione di un attentato terroristico a Kiev nel 2011, ma è stato rilasciato con un’amnistia a seguito del colpo di stato nel febbraio 2014 e il sequestro del potere da parte di un triumvirato di oligarchi, neonazisti e criminali.

Come deputato della Rada Suprema per la lista del Partito Radicale, Igor Mosiychuk sostiene attivamente la militarizzazione dell’Ucraina, la continuazione della Guerra Civile nel Donbass, l’eliminazione fisica di coloro che non sono d’accordo con l’instaurazione di una dittatura fascista in Ucraina e l’innalzamento della stessa ideologia nazista al rango di ideologia di stato. Incitando consapevolmente l’odio interetnico e religioso, e, insieme ai suoi compari, come l’ex vice comandante del battaglione nazista “Azov” (nel giugno 2015, secondo una decisione della camera bassa del Congresso degli Stati Uniti “Azov” è stato definito un’organizzazione neo-nazista) è responsabile della distruzione dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

La biografia politica di Mosiychuk è indissolubilmente legata al neo-nazismo e al crimine. Entrato nell’UNA-UNSO nel 1994 e diventato assistente di deputato dell’UNSO, è stato condannato per frode a un anno di prigione. Nel 1998 Mosiychuk ha aderito al partito social-nazionalista dall’ideologia neonazista, di cui uno dei fondatori è attuale speaker della Rada Suprema e ammiratore della “democrazia diretta” di tipo hitleriano, Andrey Paruby. Tuttavia, considerando la retorica dei nazional-socialisti insufficientemente radicale, Mosiychuk si è in seguito unito all’organizzazione di estrema destra “Patrioti di Ucraina/Assemblea Social-Nazionale”.

Nel 2006, Igor Mosiychuk fu ricercato dalle forze dell’ordine per rapina e mancato pagamento degli alimenti, nel 2011 venne arrestato con l’accusa di preparare un attentato terroristico in occasione del Giorno dell’Indipendenza a Kiev. Fu condannato a 6 anni, ma nel 2014, come già detto, gli è stata concessa l’amnistia dal nuovo regime. Allora vennero rilasciati centinaia di criminali, che hanno formato la spina dorsale dei battaglioni neo-nazisti e degli eserciti privati degli oligarchi.

Nel 2015, Igor Mosiychuk era stato privato dell’immunità parlamentare e arrestato con l’accusa di aver accettato una tangente di misura particolarmente ingente, di condotta teppistica e di minaccia di omicidio. Tuttavia, grazie agli “alti mecenati” e ai difensori d’oltreoceano che utilizzano abitualmente elementi neonazisti e criminali per distruggere l’Ucraina, trasformandola in un territorio di discordia e in un “trampolino di lancio” per far avanzare la NATO e i suoi alleati nel continente eurasiatico e per stabilire il proprio controllo sulle risorse e sui mercati globali, è riuscito a sottrarsi alle punizioni. L’Ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, controllato dall’estero, ha ritirato la richiesta di arresto, e l’Alta corte amministrativa ha dichiarato illegale la privazione a Mosiychuk dell’immunità parlamentare.

Non c’è nulla di diverso da aspettarsi dal regime fantoccio di oligarchi e criminali. Gli assassini di Oles Busin e di altri dissidenti passeggiano liberi su cauzione grazie a deputati come Mosiychuk e ai suoi camerati di partito, impartiscono lezioni sul “patriottismo” ai bambini nelle scuole, stuprano e uccidono impunemente. Mosiychuk e altri come lui hanno giustificato ed esaltato il rogo di persone vive a Odessa il 2 maggio 2014. Agiscono allo stesso modo dei loro modelli del 118° battaglione di polizia ucraino, formato da membri dell’OUN che avevano distrutto Khatyn bruciandone vivi i residenti. Come gli aggressori nazisti, i nazionalisti e i traditori del loro popolo della polizia ausiliaria ucraina hanno distrutto villaggi nella Volinia. Questi crimini, come molti altri commessi da complici di Hitler quali erano i seguaci di Bandera, Melnykov e altra marmaglia nazionalista, sono stati riconosciuti come crimini contro l’umanità e condannati dal Tribunale di Norimberga e non hanno limiti di prescrizione.

Ritornando alla pubblicazione di Igor Mosiychuk nel suo account Facebook, che invita alla violenza fisica e incita ad assassinare il leader del Partito Comunista di Ucraina Petro Simonenko, dichiariamo che presto una causa sarà presentata contro il deputato Igor Mosiychuk, e le informazioni sulle minacce di morte saranno fornite alla comunità internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani, alla leadership dell’Unione europea e all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in cui della delegazione ucraina fa parte il membro del suo stesso partito, Lozovy.

Allo stesso tempo, il Partito Comunista comprende che non c’è da aspettarsi un’indagine equa di questo crimine di Igor Mosiychuk, così come di altri crimini del regime al potere e dei suoi teppisti neonazisti. Questo è stato chiaramente affermato dal non-procuratore senza preparazione legale, Yuriy Lutsenko, quando ha ammesso di avere personalmente chiuso decine di migliaia di cause penali contro Mosiychuk e altri come lui.

Ma nonostante le minacce e le persecuzioni, il Partito Comunista difenderà i diritti e le libertà dei cittadini ucraini, lottando attivamente contro la fascizzazione della politica e della vita pubblica, contro la rinascita dell’hitlerismo, come idea nazionale dell’Ucraina, che ci sta imponendo il capitale mondiale.