Patriottismo e Internazionalismo nella lotta di classe

pcp marx conferenzaDai materiali della Conferenza del Partito Comunista Portoghese in commemorazione del II Centenario della nascita di Karl Marx

da “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese

Traduzione di Marx21.it

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Lo spazio nazionale e internazionale della lotta rivoluzionaria, il patriottismo e l’internazionalismo, la sovranità e l’indipendenza nazionali, sono temi incandescenti della lotta ideologica attuale e hanno trovato spazio nella conferenza. In particolare, nell’intervento di Pedro Guerreiro, della Segreteria del PCP, è stato rilevato il passaggio del “Manifesto del Partito Comunista”, in cui Marx e Engels affermano che “nella sua forma, sebbene non nel suo contenuto, la lotta del proletariato contro la borghesia inizia come lotta nazionale” perché il proletariato di ogni paese deve risolvere i propri problemi innanzitutto “con la sua stessa borghesia”.

Internazionalista convinto, Marx respingeva già allora il cosmopolitismo, ha ricordato Pedro Guerreiro, citando diversi passaggi di Marx in cui è illustrata questa critica. Per il dirigente del PCP, il cosmopolitismo è la “negazione dell’internazionalismo proletario, e anche la negazione della concezione marxista della relazione dialettica tra il quadro nazionale e quello internazionale della lotta della classe operaia e dei lavoratori”. Nella fase monopolistica del capitalismo, ha concluso, esso rappresenta uno “strumento di lotta contro la presa di coscienza dell’importanza del piano nazionale come ambito primario e imprescindibile della lotta di classe”.

Riferendosi alle summenzionate citazioni di Marx e Engels, Ângelo Alves, della Commissione Politica del PCP, assicura che esse non negano affatto la tesi, pure formulata dai fondatori del socialismo scientifico, secondo cui “gli operai non hanno patria” e che i loro interessi sono simili, indipendentemente dalla loro nazionalità o particolarità nazionale. La lotta di classe, ha affermato Ângelo Alves, “non è condotta in astratto, e neppure in un tempo, in una realtà sociale e territorio indefiniti”, ma in”condizioni spaziali, temporali, sociali e politiche concrete”.

L’attenzione prestata da Marx ed Engels alla questione nazionale emerge con evidenza, secondo il parere del membro della Commissione Politica, nel “Manifesto” stesso: delle dieci misure che vi sono iscritte come “mezzi per rivoluzionare l’intero modo di produzione”, molte sono questioni centrali della sovranità nazionale.

L’intero resoconto della Conferenza