Va in onda la Madonna

di Gordon M. Poole

 

livio ganzaga_radiomariaDa “La voce delle voci” (“La voce della Campania”), Anno XXVIII, n. 10, ottobre 2011, pp. 41-43. L’articolo è ripubblicato qui per gentile concessione dei direttori, Andrea Cinquegrani e Rita Pennarola. Per informazioni, l’archivio, abbonamenti e altro www.lavocedellevoci.it

 

Se si vuole comprendere cosa passa per la testa di milioni di italiani, è bene ascoltare “Radio Maria”. Con ben 850 ripetitori, non vi è regione d’Italia dove non ci si possa sintonizzare su “Radio Maria” in FM, ma si ascolta anche all’estero in cinquanta nazioni sia per radio che per satellite, web e digitale terrestre. Fra i continenti non ancora raggiunti ci sono solo l’Antartide e, stranamente, l’America meridionale. Ha una media di oltre un milione e mezzo di ascoltatori ogni giorno – due milioni secondo il direttore. Anche se è soltanto una delle ben trecento emittenti cattoliche in Italia, è diversa dalle altre per alcune specificità.

 

L’attuale direttore è Padre Livio Fanzaga, un bergamasco appartenente alla Congregazione dei Padri Scolopi. Fanzaga, intervistato da Lidija Paris, racconta come ha avuto l’idea di dare la massima pubblicità radiofonica alla Madonna: “L’impulso mi è venuto da un evento accaduto nel gennaio 1986, quando un gruppo di pellegrini di Radio Maria ha ricevuto a Medjugorje [1] attraverso [la veggente] Vicka un messaggio: ‘Siate annunciatori di conversione. I messaggi della Regina della Pace diffondete e testimoniate nell’amore’” [2]. Quindi l’emittente radiofonica è di Maria non solo nel senso di essere a lei dedicata ma in quanto istituita per suo comando.

 

Vicka (si pronuncia ‘visca’) Ivankovic-Mijatovic, nata nel 1964, è la più anziana e forse la più comunicativa dei sei veggenti, quattro femmine e due maschi, di Medjudorje e depositaria, insieme ad altre due di loro, di nove dei dieci segreti finora confidati dalla Madonna (il decimo l’ha ricevuto soltanto Mirjana Dragicevic-Soldo). Vicka è stata portata dalla Madonna, insieme a Jakov, il più giovane dei veggenti, a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno: “Io dico anche questa verità che ho visto coi miei occhi perché vi sono stata portata dalla Madonna col mio corpo: l’inferno non è vuoto, lì ci sono tante persone. La Madonna ci ha spiegato che quelle persone ci sono andate per loro scelta, per loro volontà” [3].

 

LE VISIONI DI VICKA

 

Della veridicità di quest’esperienza Padre Livio non ha dubbi. Nel 1982 egli ha intervistato sia lei che Jakov e Mirjana che hanno raccontato i particolari della loro “visita guidata” ai tre regni dell’aldilà :

 

Vicka: […] In un attimo la Madonna ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra e il tetto si è aperto per lasciarci passare.
Padre Livio: Si è aperto tutto?
Vicka: No, non si è aperto tutto, ma solo quella parte che era necessaria per farci passare. In pochi istanti siamo arrivati in Paradiso. Mentre salivamo, vedevamo giù in basso le case piccole, più piccole di quando si vedono dall’aereo.
Padre Livio: Ma tu guardavi giù sulla terra, mentre venivate portati in alto?
Vicka: Mentre venivamo portati in alto, guardavamo giù.
Padre Livio: E che cosa vedevate?
Vicka: Tutto molto piccolo, più piccolo di quando si va in aereo. Intanto pensavo: “Chissà quante ore o quanti giorni ci vogliono!”. Invece in un momento siamo arrivati. Ho visto un grande spazio….
Padre Livio: Senti, ho letto in qualche parte, non so se è vero, che c’è una porta, con una persona piuttosto anziana accanto.
Vicka: Sì, sì. C’è una porta di legno.
Padre Livio: Grande o piccola?
Vicka: Grande. Sì, grande.
Padre Livio: E’ importante. Significa che vi entra tanta gente. La porta era aperta o chiusa?
Vicka: Era chiusa, ma la Madonna l’ha aperta e noi vi siamo entrati.
Padre Livio: Ah, come l’ha aperta? Si è aperta da sola?
Vicka: Da sola. Siamo andati verso la porta che si è aperta da sola.
Padre Livio: Mi pare di capire che la Madonna è davvero la porta del cielo!
Vicka: A destra della porta c’era S. Pietro.
Padre Livio: Come hai fatto a sapere che era S. Pietro?
Vicka: Ho capito subito che era lui. Con una chiave, piuttosto piccolo, con la barba, un po’ tarchiato, con i capelli. E’ rimasto uguale [4].

 

Il racconto prosegue attraverso il purgatorio e l’inferno, l’inverso del percorso dantesco, con tante altre meraviglie. Se durante la visita al purgatorio la Madonna insiste sull’importanza delle preghiere per le anime purganti, per quelle all’inferno le porte del perdono sono definitivamente chiuse. Si dirà che questo lo si sapeva, ma dato che circolano nel cattolicesimo odierno idee più miti sull’aldilà e sulle possibilità della salvazione, la Madonna ha forse fatto bene a dire come stanno le cose:

 

Padre Livio: Adesso parlaci dell’Inferno.
Vicka: Sì. Prima abbiamo visto un grande fuoco.
Padre Livio: Toglimi una curiosità: si sentiva caldo?
Vicka: Sì. Eravamo abbastanza vicini e davanti a noi c’era il fuoco.
Padre Livio: Capisco. D’altra parte Gesù parla di “fuoco eterno”.
Vicka: Sai, noi vi siamo stati con la Madonna. Per noi è stato un modo diverso. Capito?
Padre Livio: Sì, certo! Certo! Eravate solo spettatori e non attori di quel tremendo dramma.
Vicka: Abbiamo visto le persone che prima di entrare nel fuoco…
Padre Livio: Scusami: ma il fuoco era grande o piccolo?
Vicka: Grande. Era un grande fuoco. Abbiamo visto le persone che prima di entrare nel fuoco sono normali; poi, quando precipitano nel fuoco, vengono trasformati in orribili animali. Si sentono tante bestemmie e le persone che urlano e gridano.
Padre Livio: Questa trasformazione delle persone in orribili animali per me sta a significare lo stato di perversione dei dannati che ardono nelle fiamme dell’odio contro Dio. Toglimi ancora una curiosità: queste persone trasformate in bestie mostruose hanno anche le corna?
Vicka: Cosa? Le corna?
Padre Livio: Quelle che hanno i diavoli.
Vicka: Sì, sì. E’ come quando tu vedi una persona, per esempio una ragazza bionda, che prima di entrare nel fuoco è normale. Ma quando va giù nel fuoco e poi ritorna su, si cambia in una bestia, come se non fosse mai stata una persona.
Padre Livio: Ci ha detto Marija, nell’intervista fatta a Radio Maria, che quando la Madonna vi ha fatto vedere l’Inferno durante l’apparizione senza però portarvi nell’aldilà, questa ragazza bionda, quando è uscita dal fuoco, aveva anche le corna e la coda. E’ così?
Vicka: Sì, certo.
Padre Livio: Il fatto che le persone trasformate in bestie abbiano anche le corna e la coda per me significa che sono diventati come dei demoni.
Vicka: Sì, è proprio un modo di essere simile a demoni. E’ una trasformazione che avviene rapidamente. Prima di precipitare giù nel fuoco, sono normali e quando ritornano su sono trasformati.
La Madonna ci ha detto: “Queste persone che si trovano qui all’Inferno vi sono andate con la loro propria volontà, perché loro vi hanno voluto andare. Quelle persone che qui sulla terra vanno contro Dio già incominciano a vivere un Inferno e poi solo continuano”.
Padre Livio: Questo l’ha detto la Madonna?
Vicka: Sì, sì, lo ha detto proprio lei.

 

Si può ascoltare Padre Livio, catechista e mariologo, ogni giorno e a più riprese durante il giorno su Radio Maria. Una parte notevole del suo apostolato è dedicato alle apparizioni della Madonna in varie parti del mondo, che sono tantissime e costituiscono ormai un aspetto importante del Cattolicesimo romano. Senza trascurare altri santuari del mondo dove Maria è comparsa per lanciare le sue comunicazioni e ammonimenti, Radio Maria è particolarmente devota a Medjugorje, luogo che Padre Livio ha molto frequentato da giovane e che ha rappresentato per lui una specie di epifania: “Fin dall’inizio – sostiene – noi abbiamo voluto essere una fonte di informazione attendibile per quanto riguarda Medjugorje. Abbiamo definito una linea ben precisa: abbiamo stabilito che nessun conduttore di programma può parlare di Medjugorje a Radio Maria eccetto il Direttore, il quale ne parla come persona informata… [D]al 1987 fino adesso, – sono ormai 20 anni – ho potuto quasi quotidianamente fare riferimento ai messaggi della Regina della Pace”.

 

CHI GESTISCE LE VOCI

 

Quindi, quanto ai messaggi della Madonna a Medzugorje, Padre Livio si è arrogato il diritto esclusivo di gestirli e commentarli sull’emittente da lui diretta. Prima che egli si riservasse la prerogativa di occuparsi dei messaggi di Maria, essi venivano trasmessi e commentati dal fondatore di Radio Maria, don Mario Galbiati. Nel 1987, in seguito a dissidi sul futuro di Radio Maria – don Mario l’avrebbe voluta più dentro la Chiesa ufficiale mentre altri, fra i quali Padre Livio, la volevano più autonoma, a gestione privata – a don Mario fu vietato di curare le trasmissioni radiofoniche, come aveva fatto fino ad allora con un grande seguito popolare a livello locale. Egli vi rimase molto male e cercò di opporsi, però fu definitivamente allontanato nel 1992 [5]. Di Don Mario Galbiati il sito di Radio Maria non fa menzione, neanche quando informa sulle proprie origini.

 

Dai primi anni ‘80 Padre Livio ha raccolto e nel corso del tempo pubblicato i messaggi della Madonna, compilando una specie di “quinto vangelo”, pieno di ammonimenti, esortazioni e consigli per l’umanità, mentre nel mondo s’intensificano scombussolamenti e conflitti che condurranno in tempi non lontani allo scontro apocalittico tra Satana e il cristianesimo, beninteso quello cattolico-romano, l’unica vera fede (tutte le altre religioni professate sono false e bugiarde). I libri di Padre Livio, dei quali egli spesso legge e commenta lunghi passi alla radio, hanno titoli eloquenti quanto ai suoi interessi spirituali:Il falsario. La lotta quotidiana contro satana (Sugarco, 1999); La donna e il drago. I giorni dell’Apocalisse (Sugarco, 2002); Satana nei messaggi di Medjugorje (Sugarco, 2006); L’ora di Satana. L’attacco del male al mondo contemporaneo, con Diego Manetti (Piemme, 2009); I segreti di Medjugorje. La regina della pace rivela il futuro del mondo, con Diego Manetti (Piemme, 2010); L’aldilà nei messaggi di Medjugorje, con Diego Manetti (Piemme, 2011); Medjugorje ultimo appello (Sugarco, 2011).

 

Padre Livio, nella citata intervista, precisa ancora: “Il messaggio più coinvolgente di Medjugorje è che il cristianesimo, prima di essere una dottrina, è un rapporto personale di amore con Dio. […] La prima volta che sono venuto a Medjugorje era il 15 marzo ’85. […] ‘Qui c’è la Madonna,’ mi sono detto, dunque il cristianesimo è l’unica religione vera! Perché la Madonna è ‘cattolica’! Questa è stata la forza che ho trasmesso nei programmi di Radio Maria. Su quest’idea ho costruito il palinsesto di Radio Maria come annuncio della verità nella carità”.

 

Non sorprende che una predicazione estrema come quella di Padre Livio venga guardata con qualche preoccupazione dalle autorità ecclesiastiche. Secondo la teologia, le fonti di verità assoluta e indiscutibile per la Chiesa sono due: la Bibbia (se autorevolmente interpretata) e i dogma sanciti dai Concili e dai pronunciamenti ex cathedra dei papi. Queste verità sono permanenti e incontrovertibili. L’unica fonte di nuove verità sono eventuali future rivelazioni o del “magistero ordinario ed universale” dei Vescovi uniti al Papa o del “magistero straordinario e solenne”, cioè un Concilio ecumenico o un papa che parli ex cattedra. Si tratta di novità piuttosto rare, soprattutto se paragonate alla presenza di una Madonna che, soltanto a Medzugorje, comunica ogni mese e, in qualche caso, ogni giorno con i suoi addetti. Un simile prodigio aggiunge alle tradizionali fonti di verità una fonte nuova che, sebbene non convalidata ufficialmente dalla Chiesa (ma neanche ufficialmente avversata), ha il notevole vantaggio di essere continua e attualizzata. La Madonna ci parla del hic et nunc, entra direttamente negli affari dell’umanità di oggi.

 

EXCUSATIO NON PETITA

 

A questo proposito è significativo che, nella citata intervista, Padre Livio si lascia fuggire una sorta di excusatio non petita. Come se rispondesse a obbiezioni provenute da fonti non identificate o a una propria preoccupazione interiore, a un certo punto informa: “Abbiamo sempre trasmesso il messaggio, prima [quello] del giovedì, poi [quello] del 25 del mese in diretta. Su questa linea, non ho mai avuto nessun problema con l’autorità ecclesiastica. Ho sempre potuto parlare di Medjugorje liberamente, ma anche lealmente, dicendo che la Chiesa non si è ancora pronunciata, però ci lascia liberi. Nel medesimo tempo abbiamo anche mostrato l’importanza di seguire questo messaggio e di viverlo, perché la Madonna oggi è qui”.

 

L’espressione “Su questa linea” sembra un falso nesso logico: perché, subito dopo aver detto che la radio diffonde i messaggi di Maria con tale stupefacente regolarità, sente il bisogno di mettere le mani avanti? Padre Livio sostiene che praticamente tutto il paese di Medjugorje crede nelle visioni e nei veggenti. Può darsi, ma l’11 ottobre 1984 l’allora vescovo Zanic dichiarò che “è tutta una grande truffa, un inganno […] non ci sono apparizioni della Madonna […] Io credo che c’è il Demonio!” [6].

 

Fra l’altro, pur essendo un ascoltatore piuttosto assiduo di Radio Maria, con particolare attenzione alle comunicazioni della Madonna e agli aggiornamenti sul suo sempre più intenso conflitto con Satana, non mi è mai capitato di sentir dire “lealmente” da Padre Livio quello che dice en passant nell’intervista, che sulle apparizioni e rivelazioni di Medzugorje “la Chiesa non si è ancora pronunciata”. C’è da essere convinti che buona parte degli ascoltatori non lo sa, e anzi crede che per la Chiesa la Madonna sia una presenza viva e manifesta nel mondo.

 

LE PAROLE DELLA GOSPA

 

Del resto, nella stessa intervista, Padre Livio, nell’entusiasmo per la Madonna di Medzugorje, fa un’esternazione straordinaria, spingendo l’esaltazione del “libretto dei messaggi”, da lui stesso curato, a livelli che molti cattolici potrebbero considerare pericolosamente iperbolici: “I messaggi tracciano un cammino di perfezione cristiana, che non ha uguali in tutta la Chiesa cattolica. Io dico sempre: il libretto dei messaggi è superiore all’Imitazione di Cristo [di Tommaso da Kempis]. La spiritualità di Maria è materna, traccia un cammino di santità per la Chiesa. È una spiritualità per tutti. Certo, bisogna leggerli col cuore, nella luce dello Spirito Santo. C’è una profondità straordinaria. Una cosa è certa: i messaggi hanno guidato milioni di cristiani. Noi non abbiamo l’idea di come le parole della Gospa [“Madonna” in serbo-croato] divengano il cibo quotidiano di gran parte della Chiesa. Ed è giusto così, perché si tratta del vangelo insegnato ai piccoli. Nulla può essere paragonato a questa catechesi meravigliosa della Madre di Dio”.

 

È da notare come, nell’intervista, sia all’accenno sopramenzionato all’assenza di opposizioni da parte delle autorità ecclesiastiche che al qui citato elogio del “libretto di messaggi”, facciano seguito considerazioni sull’estrema popolarità ed efficacia del culto della Madonna nella sua gestione da parte di Padre Livio presso le masse cattoliche. E come se si volesse discretamente suggerire l’inopportunità di un intervento censorio nei confronti della crescente “canonicità” pratica del “libretto dei messaggi”, divenuto “il cibo quotidiano” di milioni di cristiani, e dell’enorme influenza acquisita da questo semplice frate, intervento che non potrebbe che essere impopolare, considerando che a Medjugorje ci vanno milioni di pellegrini all’anno.

 

COMMISSIONE RATZINGER

 

Difatti, anche se nel 1991 la Conferenza episcopale della Bosnia, in accordo con la Santa Sede, ha nominato una commissione per studiare il fenomeno Medjogorje, sono passati vent’anni senza che, per quello che si possa sapere, l’indagine sia giunta a delle conclusioni. Per vederci chiaro, il 17 marzo 2010 Papa Joseph Ratzinger ha istituito una commissione internazionale d’inchiesta. Padre Livio “se ne sbatte” (parole sue) di certe accuse e aggiunge, quasi provocatoriamente: “Io dico chiaramente quello che penso. Ovviamente il centro della Chiesa è il Vaticano, perché c’è Pietro. Ma in un certo senso il cuore pulsante della Chiesa cattolica in questo momento è Medjugorje. Qui si sta realizzando il programma della Madonna”.

 

Qual è questo programma? In sostanza si tratta di una campagna spirituale di rinnovamento della fede attraverso la stretta osservazione delle pratiche di culto (messa, confessione, digiuni), l’indiscussa obbedienza ai precetti della Chiesa, la totale credenza negli articoli di fede e nei dogmi sanciti dalla autorità ecclesiale (concili e papi), lo sforzo missionario per la conversione di tutti i miscredenti (i non cattolici) e soprattutto l’impegno assiduo nella preghiera, individuata dalla Madonna, con la mediazione dei veggenti e di Padre Livio, come l’arma efficace per opporsi a Satana che proprio in questi tempi intensifica la sua guerra contro l’umanità e le forze del Cielo, cioè Dio, gli angeli, e la Chiesa. In prima linea in questo scontro finale ci sono le “squadre speciali”, gli esorcisti, organizzati sotto la supervision di Padre Gabriele Amorth, con la piena approvazione di Benedetto XVI. Non sorprende quindi che, oltre a Maria, un’altro personaggio consueto nelle omelie e le catechesi di Padre Livio sia Satana, che egli concepisce in termini piuttosto concreti come una presenza attiva nel mondo: “Oggi, l’attacco di Satana riguarda la fede […] Il cardinale Ivan Dias – prefetto della Congregazione della Dottrina della fede – […] ha detto che la Madonna durante gli ultimi due secoli ha preparato il suo esercito per combattere e vincere la grande battaglia contro le potenze del male, contro l’Anticristo. Questo discorso e stato pubblicato sull’“Osservatore Romano” del 9 dicembre 2007 […] Siamo nel momento della più grande battaglia escatologica di tutti i tempi, e la Chiesa cattolica sembra non essersene accorta. Tuttavia il ruolo del “piccolo gregge” sarà decisivo. La Madonna per schiacciare la testa al serpente ha bisogno delle persone che hanno risposto alla sua chiamata e che le sono fedeli”.

 

La Chiesa non se ne sarà accorta (neanche il Papa?) ma la Madonna e Padre Livio sì. In un messaggio del lontano 1983 Maria ammonì con toni apocalittici: “Pregherò mio Figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi. Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi. Rinunciate a tutto. Fate penitenza” (25 aprile 1983). E ancora: “È giunta l’ora in cui a Satana è consentito di agire con tutte le sue forze e la sua potenza. L’ora presente è l’ora di Satana” (10 febbraio 1983).

 

Fra l’altro, oltre ai costanti riferimenti di Padre Livio al Demonio che è in mezzo a noi, Radio Maria ha trasmesso e ritrasmesso un lungo programma a cura di Suor Maria Goretti, una figura molto nota negli ambienti cattolici più conservatori, soprattutto nel Meridione. Il programma radiofonico, accompagnato dalla voce suadente dell’ancora giovane suora e da musiche intonate all’argomento, si chiama “Magia? No grazie, preferisco la Grazia” [7]. Oltre agli affondi contro idee sataniche come la reincarnazione (tanto per mettere a posto gli induisti) e altre pratiche come lo spiritismo, gli incantesimi, i portafortuna, gli oggetti scaramantici, la chiromanzia – tutta roba del Diavolo – il programma porta un’intervista con Padre Giuseppe Tomasetti, un esorcista cattolico che, nelle parole della Goretti, “morì in odore di santità”, dopo una guerra durata tutta la vita contro Satana e tutte le sue opere.

 

SATANA IN CAMPO

 

Mentre le preoccupazioni del Vaticano per quello che succede (o non succede) a Medjugorje si concretizzano istituzionalmente, il più recente messaggio di Maria, del 25 agosto 2011, costituisce una chiamata alle armi: “Cari figliuoli! Oggi vi esorto a pregare e digiunare per sostenere i miei intenti, perché Satana vuole distruggere il mio piano. Io ho cominiciato qui con questa parrocchia, comunicando il mio invito a tutto il mondo. Molti hann risposto ma c’è un grandissimo numero di quelli che non vogliono ascoltare o accettare il mio appello. Quindi, voi che avete detto “Sì” siate forti e risoluti. Grazie per aver risposto al mio appello”.

 

Come Padre Livio stesso ha notato in più occasioni, sarebbe strano che Satana non cercasse di colpire proprio Medjugorje, “il cuore pulsante” del Cattolicesimo dove si “sta realizzando il progetto della Madonna”. Forse allude, fra vari scandali, a quello dell’espulsione dall’Ordine dei Francescani nel 2009 di Fra Tomislav Vlasic, guida spirituale dei veggenti fino al 1992, quando è stato allontanato da Medjugorje e sospeso a divinis per “aver diffuso l’eresia”, “manipolato le coscienze” e avuto rapporti sessuali con una suora.

 

Secondo il quoti­diano di Sarajevo “Dnevni avaz”, papa Benedetto XVI sarebbe stato in procinto di scomunicarlo, ma l’articolo risale al luglio 2009. Del resto a Medjugorje già l’espulsione di Fra Vlasic dall’Ordine (anche se formalmente fu egli a dimettersi) era stata accolta co­me l’ennesimo pervicace attacco contro i veggenti e la stessa Madonna [8].Nei confronti di Tomislav Vlasic forse si è pensato di muoversi con una certa cautela, considerando che, in un messaggio del 28 febbraio 1982, la Madonna ha detto, “Potete ringraziare tanto Tomislav, perché vi guida così bene”.

 

NOTE

 

1 Medjugorje è un luogo di pellegrinaggio nel villaggio di Čitluk, oggi parte del cantone Erzegovina-Narenta in Bosnia-Erzegovina.

2 <http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1110>;;, consultato 25/8/2011.

3 Intervistata da Padre Livio, <http://messaggimedjugorje.blogspot.com/2011/08/video-intervista-di-padre-livio-vicka.html>;;, consultato 25/8/2011).

4 Dal sito “Città Cattolica”, <http://www.cittacattolica.com/index.php?action=pagdx&;;idx=59>, consultato il 25/8/2011.

5 Giuseppe Guin, Sotto inchiesta i miliardi di Radio Maria, “Corriere della sera”, 15/07/1992, <http://archiviostorico.corriere.it/1992/luglio/15/sotto_inchiesta_miliardi_Radio_Maria_co_0_920715753.shtml>;;, consultato il 29/07/2011.

6 Paolo Rodari, Guerra santa a Medjugorje, “Il foglio”, 8/10/2010, <http://www.ilfoglio.it/soloqui/6413>;;, consultato il 25/8/2011.

7 E’ ascoltabile al sito web <http://www.radiomaria.it/medjugorje/webcam.php>;;, consultato il 12/8/2011.

8 L’annosa vicenda è trattata da Bruno Bartoloni, Rapporti con una suora, espulso il frate di Medjugorje, “Corriere della sera”, 30 luglio 2009, <http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_30/rapporti_suora_frate_medjugorje_bartoloni_26d1c18a-7cd2-11de-898a-00144f02aabc.shtml>;;, consultato il 14/8/2011.