Sentiment analysis: La giustizia inglese nega l’estradizione di Assange

Figure 1 assangedi Francesco Galofaro e Marco Pondrelli

Il 4 gennaio, a sorpresa, una corte britannica ha respinto l’istanza di estradizione negli Usa di Julian Assange. Il fondatore australiano di WikiLeaks è accusato di spionaggio e pirateria per aver contribuito a svelare dossier segreti americani relativi, fra l’altro, a crimini di guerra in Afghanistan e Iraq. Gli Usa, “estremamente delusi”, minacciano ricorsi; il 6 gennaio è stata negata ad Assange la libertà su cauzione.


La sentiment analysis che proponiamo è stata condotta su un campione di 200 tweet selezionati per grado di influenza sulla base dei re-tweet e delle risposte che hanno generato. Si è misurata la polarità su una scala da -1 (massimo di ostilità) a +1, dove i valori massimali indicano risposte più emotive (fig. 1). Questo valore è stato incrociato con il grado di soggettività espresso dai tweet (fig. 2).

Il grafico mostra la grande popolarità che Assange suscita tra gli utenti italiani del social network. La notizia non ha suscitato risposte ostili o apertamente critiche; la giudica negativamente solo il 13% degli utenti. La stragrande maggioranza dei tweet è favorevole alla decisione della corte, con una netta prevalenza di argomenti razionali ed evitando ogni tipo di enfasi. Anche il grado di soggettività è prevalentemente basso, segno di una discussione che si attiene strettamente ai fatti e alle notizie rese disponibili dai media.

Figura 1

Figure 1 assange

Figura 2

Figure 2 assange