Lettera aperta al Signor Giletti

censuradi Norberto Natali

Egregio signor Giletti,

mi permetto di disturbarla benché conosca il suo nome solo di riflesso e non abbia mai seguito alcuna trasmissione da lei curata. Con l’unica, casuale, eccezione di un quarto d’ora ieri sera, poco dopo le 20.30. 

Lei è un professionista e sa certamente come conseguire il miglior indice di ascolti, quindi non ho titoli per commentare la sua decisione di presentare le signore Santanchè e Rachele Mussolini in contrapposizione ad un anziano definito ex appartenente alle Brigate Rosse, a suo dire con il motivo che tra questi ospiti erano in corso delle polemiche politiche. Personalmente, non sono riuscito a rendermi conto di cosa ci fosse di politico (non è il caso di scomodare le categorie di “culturale” o “morale”). Mi è sembrata solo una spettacolare lite individuale con abbondante uso di parolacce, allusioni pruriginose, insinuazioni più o meno maliziose circa problemi privati dei contendenti.


Tutto ciò mi ha ricordato, semmai, un gustoso film di Carlo Verdone, nel quale interpretava un presentatore televisivo disoccupato che per sbarcare il lunario organizzava scontri violenti e volgari tra donne e uomini assai improbabili.

Il motivo della presente, invece, è il seguente.

Con un sommario bilancio obiettivo, da tale “dibattito” l’antagonista (presunto) politico delle due fascistone è uscito completamente perdente, con una figura odiosa e impopolare mentre le due fascistone sono apparse al grande pubblico come donne politiche (a prescindere dalle opinioni di ciascuno) certamente degne e rispettabili ed anche paladine della buona educazione, dei valori civili e democratici nonché severe contestatrici (giustamente) di chi afferma di avere le mani sporche di sangue.

A voler essere sbrigativi, sarebbe fin troppo facile ricordare che la signora Santanchè -che si è ripetutamente vantata di criticare l’antagonista perché è un odiatore mentre lei è una buona madre- ha provocato diversi anni fa, abusando della sua immunità parlamentare, dei ragazzi che manifestavano mostrando loro il dito medio della mano, gesto che sarebbe stato più appropriato compiere ieri sera.

Non le sarà difficile reperire il relativo filmato e lo stesso vale per il discorso che la onorevole in questione compì al congresso di un partito fondato da Storace, nel quale essa si conquistò il ruolo di presidente con un’infuocata arringa contro il buonismo, esaltando al contrario coloro che sono “incazzati con la bava alla bocca” e rivendicando di essere lei stessa tale. 

Per quanto riguarda l’altra fascistona, basterebbe ricordare che ha lucrato qualche preferenza personale forse anche grazie all’uso del cognome di un noto criminale, il quale ha rovinato l’Italia e tradito le sue leggi e la cui figura gronda sangue innocente come pochi altri. Il sangue di Antonio Gramsci, Piero Gobetti, G. Amendola, G. Matteotti, i fratelli Rosselli e di innumerevoli altri, soprattutto operai e contadini ma anche il sangue di tanti ebrei spediti nei lager di Hitler e quello provocato dalle guerre volute dal fascismo, compreso quello di tanti libici, somali, etiopi ed eritrei. 

Non si può tacere, tuttavia, che la fascistona in questione è stata eletta da una forza politica che ha espresso (pochissimi anni fa, non in un altro secolo) il sindaco Alemanno la cui principale soddisfazione -a suo dire- dopo essere stato cacciato dagli elettori romani alla prima occasione, è stata quella di aver evitato la condanna come mafioso da parte della magistratura. 

In conclusione, egregio signor Giletti, al momento mi astengo dal contestare la sua volontà di promuovere l’immagine ed il consenso per fascisti e fascistone, organizzando trasmissioni appositamente programmate -con presunti loro oppositori- proprio per farle “vincere”. Tuttavia, un minimo di obiettività ed imparzialità (non sono competente per parlare di deontologia professionale) vorrebbe che lei facesse conoscere al suo pubblico la sinistra, il movimento operaio ed in particolar modo la storia, i valori, lo “stile” che fu del Partito Comunista Italiano.

Dia un po’ più di equilibrio al suo programma, inviti (ce ne sono molti) ospiti più rappresentativi, più autentici dei comunisti e del movimento operaio italiano e vedrà che le sue amiche fascistone non avranno gioco facile come ieri sera, probabilmente lei non riuscirà -in tal caso- a far lucrare loro tanta popolarità. 

Con i miei rispetti, uno spettatore qualsiasi.

Norberto Natali

P.S. non ho alcuna frenesia di apparire sui media e quando ciò è successo non è stato per espedienti da me orchestrati. Il suggerimento che segue vuole soltanto evitare che in futuro lei possa “rimproverarmi” di non averla informata perché altrimenti avrebbe trattato di quanto segue. 

Informi il pubblico della grave montatura contro Iniziativa Comunista, del mio arresto che fu presentato in modo eclatante – su tutte le prime pagine – come quello di un terrorista (anche internazionale) e assassino, faccia sapere come si rivelò tutto falso ed infondato, come la magistratura annullò ogni accusa e mise in rilievo che quella montatura fu una sorta di depistaggio e – se vuole – informi pure di come ho perso completamente la vista per le conseguenze di quella ingiusta carcerazione.