Islam, Talebani e Stato Islamico. Realtà tra Afghanistan e Pakistan. Maria Morigi

di Marco Pondrelli

L’ultimo libro di Maria Morigi è l’ideale prosecuzione dell’importante lavoro sull’Afghanistan, scritto poco prima della ritirata (fuga) dell’Occidente. In questa sua ultima fatica l’Autrice ci offre uno spaccato dell’Islam, che nel dibattito odierno viene trattato come un monolite, incentrando il confronto sull’esistenza o meno di un Islam moderato (definizione su cui sarebbe opportuno fare chiarezza). In realtà il mondo islamico (religioso e culturale) è molto più ampio e sfaccettato di quanto si possa pensare.

La prima parte del libro andrebbe consigliata a molti politici ed opinionisti italiani, in queste pagine difatti Maria Morigi spiega le radici storiche delle principali divisioni a partire da quella fra sciiti e sunniti. Lo scontro che sta lacerando la regione del mondo conosciuta come medioriente, è legato alla guerra che una parte del mondo arabo sta conducendo contro la mezzaluna sciita, questo scontro è allo stesso tempo religioso e politico.

Così come è interessante cogliere le peculiarità del mondo islamico è importante capire la politica occidentale, l’Autrice ricorda come durante l’intervento sovietico in Afghanistan il fatto che i Mujaheddin combattessero l’Armata Rossa era ‘motivo sufficiente perché venissero considerati amici dagli occidentali per i quali essere sunnita equivaleva ad essere moderato’ [pag. 26]. Questo atteggiamento occidentale non si spiega solo a causa della cogenza della guerra fredda (il nemico del mio nemico è mio amico) ma è un denominatore comune di tutto il rapporto che la parte ‘civile’ del mondo ha sviluppato con l’Islam, come scrive Addullah Mohammad Sindi grande intellettuale saudita ‘è chiarissimo dalla storia che senza l’aiuto britannico né il wahabismo né la Casa di Saud esisterebbero oggi. Il wahabismo è un movimento fondamentalista nell’Islam di ispirazione britannica. Attraverso la loro difesa della Casa di Saud gli Stati Uniti appoggiano anche, direttamente e indirettamente, il wahabismo indipendentemente dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. il wahabismo è violento, di destra, ultraconservatore, rigido, estremista, reazionario, sessista e intollerante…’ [pag. 27].

Questa lunga ma doverosa citazione è essenziale per cogliere il senso della politica coloniale e neocoloniale, storicamente sono sempre stati sostenuti i movimento reazionari anche se culturalmente anti occidentali) per bloccare la parte più progressista e democratica dell’Islam, basti pensare all’esperienza di Nasser in Egitto. Significative sono le mail che l’allora Segretario di Stato statunitense Hillary Clinton mandò al suo collaboratore John Podesta, nelle quali sosteneva la necessità della destabilizzazione della Siria, in funzione anti-iraniana e pro-israeliana, grazie al sostegno che Qatar ed Arabia Saudita stavano dando all’Isis.

Significativamente il ruolo dell’Isis è divenuto rilevante anche in Afghanistan dopo il ritiro degli Stati Uniti, il cosiddetto IS-K (Stato Islamico-Khorasan) sembra essere diventato il riferimento di chi vuole impedire una stabilizzazione del Paese e quindi di tutta la regione. Affrontando questo tema Maria Morigi affronta la questione più ampia del nuovo ordine mondiale, Cina e Russia si stanno battendo per un stabilizzazione e quindi anche se critici verso le politiche talebane tentano di costruire un rapporto con il nuovo governo. La stabilizzazione è una condizione minima per lo sviluppo della nuova via della seta, che in quest’area ha il suo passaggio strategico nel China-Pakistan Economic Corridor (CPEC) [pag. 84]. Uno sviluppo economico potrebbe permettere anche di mettere al centro dell’agenda temi democratici che oggi non sono la priorità per nessuno, indicativa a tal proposito la frase che l’Autrice scrive in chiusura del libro ‘la sfida dei nuovi talebani, convertiti alla necessità di trattative diplomatiche e alle esigenze dello sviluppo, sarà dunque riuscire a dimostrare di essere in grado di vincere la pace a casa loro, dopo aver vinto la guerra scatenata degli altri’ [pag. 101].

Il libro di maria Morigi sarà presentato martedì 5 luglio alle ore 18,30 presso la festa di Marx21 di Bologna

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