dichiarazione del Partito Comunista del Canada | www.parti-communiste.ca
Traduzione a cura di Marx21.it
Il Partito Comunista del Canada accoglie l’appello per una giornata internazionale d’azione il 6 ottobre per prevenire l’aggressione straniera contro l’Iran e invita alla mobilitazione i suoi militanti e tutti i canadesi amanti della pace. Un esempio che dovrebbe essere raccolto anche in Italia. Soprattutto dopo le rinnovate minacce di Obama di fronte all’Assemblea Generale dell’ONU. E l’allineamento del governo italiano alle pulsioni più aggressive dello schieramento imperialista.
La decisione del 6 settembre del governo Harper di rompere tutte le relazioni diplomatiche tra il Canada e l’Iran è un atto pericoloso e irresponsabile. Le ragioni invocate dal ministro degli Affari Esteri John Baird, per giustificare il gesto sfrontato, non reggono.
Non esiste alcuna prova che il programma nucleare dell’Iran comprenda piani per produrre armi nucleari, e non esiste alcuna prova che il personale diplomatico canadese debba fronteggiare un pericolo imminente. E sebbene non ci sia alcun dubbio che Teheran sostenga movimenti e formazioni politiche di altri paesi della regione, la stessa cosa si può dire della maggior parte degli altri Stati, tra cui l’Arabia Saudita, il Qatar e anche Israele.
Le accuse di Baird contro i presunti piani di armamento nucleare dell’Iran sono particolarmente ipocriti, dal momento che il governo canadese non aveva mai pronunciato una sola parola preoccupata in precedenza, per non parlare della mancata condanna delle armi nucleari nascoste da Israele – un segreto di pulcinella da molti anni – in completa violazione del trattato di non proliferazione nucleare (TNP).
L’azione unilaterale del Canada non è certo un errore di percorso. Fa parte di una campagna orchestrata, il cui scopo reale è accrescere la tensione in quella regione già infuocata e creare una parvenza di giustificazione internazionale per un attacco militare contro l’Iran – molto probabilmente proveniente da Israele con il tacito sostegno degli Stati Uniti e della NATO, anche senza l’approvazione dell’ONU. Il fatto che l’annuncio sia stato dato qualche giorno solamente dopo la conclusione del 16° Vertice del Movimento dei Paesi Non Allineati, di cui l’Iran è stato anfitrione e che ha riunito più di 120 paesi, dimostra ampiamente che il governo Harper ha cambiato la politica estera del Canada che si ritrova ormai nel campo degli ambienti più aggressivi dell’imperialismo.
Tale situazione dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per il movimento della pace in Canada e per tutti i canadesi amanti della pace, che dovrebbero esprimersi e mobilitarsi in opposizione all’aggressione straniera contro la Siria e l’Iran, e contro la complicità del governo Harper nel fomentare la guerra. Si tratta di un appello all’azione! In questo contesto, il Partito Comunista del Canada accoglie favorevolmente l’appello per una giornata internazionale d’azione il 6 ottobre per prevenire l’aggressione straniera contro l’Iran e sollecita i militanti e le militanti contro la guerra a organizzare quel giorno azioni di pace vaste e unitarie nelle città e municipalità di tutto il Canada.
Il Partito Comunista del Canada condanna senza riserve la decisione di rompere le relazioni diplomatiche in quanto gesto tra i più irresponsabili e reprensibili. Ci uniamo alle numerose altre voci che chiedono che tale decisione sia immediatamente annullata e che le rispettive ambasciate vengano riaperte, dicendo a tutti i partiti politici nel Parlamento che il Canada dovrebbe piuttosto agire per la ricerca di soluzioni politiche pacifiche ai problemi della regione.