Appello del Partito Comunista dell’Argentina
da pca.org.ar
Traduzione di Marx21.it
Il Partito Comunista dell’Argentina respinge le esternazioni di Mauricio Macri in merito all’applicazione della clausola democratica del Mercosur contro la sorella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Proponendola praticamente come prima misura del governo, il presidente eletto evidenzia chiaramente il carattere dipendente dagli USA che avrà la sua politica estera, poiché è da Washington che è diretta la campagna di destabilizzazione contro il governo legittimo di Nicolas Maduro.
La clausola democratica del Mercosur (Ushuaia 2) prescrive chiaramente che la sua applicazione corrisponde ai casi di colpo di stato e di rottura dell’ordine democratico contro un governo costituzionale. E in Venezuela gli unici golpisti sono gli amici di Macri che sono già stati sconfitti in tanti tentativi in questo paese.
Al contrario, il Venezuela presenta il record della maggior quantità di elezioni democratiche svolte negli ultimi tempi e si appresta a realizzare la consultazione parlamentare il prossimo 6 dicembre.
Evidentemente la proposta di Macri ha lo scopo di intervenire in questo processo elettorale, il che costituisce un’ingerenza illegale negli affari interni di un altro Stato. Opera inoltre l’apologia dei crimini di violenza e omicidio per i quali i tribunali venezuelani hanno condannato cittadini di questo paese.
Ma soprattutto attacca lo straordinario processo di unità e integrazione latinoamericana e caraibica a cui abbiamo assistito con la creazione di Unasur e Celac e con l’ampliamento di Mercosur, processo di cui la patria di Bolivar è stata protagonista centrale.
In verità si vuole isolare il Venezuela per la sua strategia che punta al Socialismo del XXI secolo, per il recupero della rendita petrolifera allo scopo di porla al servizio del popolo lavoratore e per il suo ruolo sia nella nostra regione, che tra i paesi esportatori di petrolio.
La vocazione filo-yankee del PRO (Propuesta Republicana) e di Cambiemos si manifesta chiaramente nella sua intenzione di avvicinarsi all’Alleanza del Pacifico, di cui fanno parte i paesi che hanno trattati di “libero commercio” con gli USA e alla cosiddetta “guerra al narcotraffico” che ha solo lasciato repressione, morte e maggiore criminalità e insicurezza dove si è messa in atto, come in Messico e Colombia.
10 anni fa abbiamo sconfitto ALCA e ora si pretende di riprendere i suoi contenuti filo-imperialisti e antipopolari.
Lanciamo un appello a tutte le forze popolari e democratiche a difendere la sovranità nazionale e l’integrazione latinoamericana. E a combattere ogni tentativo di aggiungere l’Argentina al coro degli accoliti di Washington nella loro pretesa di sconfiggere la Rivoluzione del Venezuela iniziata dal Comandante Hugo Chavez Frias.