PdCI e PC cinese, piccola cronaca di un’attività comune

di Francesco Maringiò

pcc rappresentanteSu invito del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI) è giunta in Italia, nella seconda settimana di Settembre, una nutrita delegazione del Partito Comunista Cinese (PCC) composta da dirigenti della Sezione Esteri del Partito, alti funzionari del Governo della Provincia del Fujian ed una nutrita schiera di imprenditori.

La prima attività comune ha riguardato un lungo incontro tra una delegazione del PdCI, composta dal suo Segretario Nazionale, compagno Cesare Procaccini ed i compagni Diliberto, Maringiò, Musolino e Sorini a nome del CC del Partito, ed una delegazione del PCC capitanata dalla signora Chen Hua, che fa parte del Comitato Permanente del PCC della Provincia del Fujian.

L’occasione è stata molto utile per informare i compagni del PCC degli esiti del recente Congresso del PdCI e della linea politica sulla quale tutti i militanti sono impegnati e fortemente mobilitati.

Nelle parole del Segretario Procaccini si è evidenziata la stima e l’ammirazione per quanto sta facendo la Cina, sia in termini di sviluppo ed arricchimento della popolazione, sia riguardo al ruolo giocato nei consessi internazionali. Non ultimo il caso siriano dove solo grazie all’azione politica e diplomatica della Russia e della Cina si è fin’ora riusciti a scongiurare il pericolo di un’escalation bellica. Ed ancora, il segretario Procaccini ha ringraziato sentitamente la delegazione cinese, giunta in Italia per incontrare esclusivamente i Comunisti Italiani e svolgere così una intensa attività politica comune.

L’intervento della compagna Chen Hua ha ribadito l’amicizia ed il rapporto tra i due partiti, considerandolo come parte essenziale del rafforzamento nel rapporto bilaterale tra i due paesi. A tal riguardo è stato ribadito l’interesse a mantenere uno scambio frequente di visite di alto livello e di rafforzare gli scambi tra i dirigenti giovani e quelli locali dei due partiti. Tra i terreni importanti di scambio bilaterale tra i partiti è stato inserito quello inerente le questioni ideologiche ed anche gli scambi economici e commerciali tra i due paesi.

La Cina, con il suo recente 18mo Congresso del PCC ha ribadito quelli che sono gli “obbiettivi centenari” della nazione, che possono essere così sintetizzati: raggiungere una società benestante nel 2020 (a cento anni dalla fondazione del Pcc) attraverso il raddoppio del Pil del 2010 e trasformare la Cina in un Paese socialista moderno nel 2050 (a cento anni dalla fondazione della Repubblica Popolare). Per queste esigenze, il gruppo dirigente del PCC considera prioritaria l’attenzione al processo di modernizzazione socialista ed al rafforzamento e la costruzione del Partito, anche attraverso campagna di educazione e pratiche volte a ridurre la distanza tra il Partito e le masse.

L’incontro si è concluso con il tradizionale scambio di doni e l’impegno al rafforzamento delle relazioni tra i due partiti ed i due paesi. Cosa questa che avrà un immediato seguito nelle prossime settimane dove nuovi scambi politici e culturali intercorreranno tra i due paesi. Del resto si è già celebrato l’incontro tra il PdCI e l’Associazione Marx21 ed il segretario di Partito dell’Accademia del Marxismo, che fa Parte dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali. Successivamente, dirigenti ed intellettuali dei Comunisti Italiani parteciperanno a seminari e convegni internazionali in Cina, aventi come oggetto lo sviluppo delle relazioni internazionali e il socialismo nel 21mo secolo.

Oltre all’incontro politico tra le delegazioni dei due Partiti, la visita in Italia della nutrita delegazione cinese è stata anche l’occasione per lo sviluppo di iniziative di scambio istituzionale e commerciale.

Riguardo a quest’ultimo tema è interessante notare come il b2b tra imprese è stato preceduto da un seminario sulle opportunità di investimento in Cina, visti gli interscambi commerciali accorsi negli ultimi anni. Nel 2012, infatti, l’Italia ha esportato globalmente 501,3 mld $ e la Cina è stato il 12 º Paese di destinazione di questo export. Il solo interscambio con la provincia costiera del Fujian è stato di 2mld e 700 ml $ ed il trend del primo quadrimestre del 2013 segna una significativa crescita dell’export italiano del 7,2%.

Il seminario è stato introdotto dalla signora Chen Hua, che ha tracciato il quadro delle potenzialità di investimento nella sua provincia, viste le performance economiche che superano la media nazionale. Il Fujian, infatti, è una Provincia costiera che ha goduto di politiche speciali essendo una delle prime Zone Economiche Speciali ed anche grazie alla vicinanza con Taiwan. Questo la porta ad essere una realtà molto avanzata sia in termini di Pil globale (11,3% nel primo semestre del 2013, 11 º posto in Cina nel 2012), che in termini di Pil pro capite (9º posto).

Per parte italiana, la relazione che ho avuto l’onere di preparare, si è concentrata sulla necessità ed il reciproco interesse fra lo sviluppo economico tra i due Paesi, individuando come sfida prioritaria quella di coniugare il complesso sistema cinese con il “sistema Italia” e lavorando in maniera strategica per costruire un ponte tra il know how, l’expertise e la cultura del fare italiana (tipica delle PMI), con il mercato cinese in poderoso sviluppo sia dal punto di vista di crescita economica che di innovazione e ricerca.

Durante il seminario si è analizzato il sistema produttivo della Regione Toscana, grazie ad una relazione dettagliata di Paolo Marini, consigliere regionale della Toscana dei Comunisti Italiani, che ha illustrato con dovizia di particolari e dati l’assetto produttivo di questa regione, organizzata in distretti ed individuando in questi (e quindi nel loro livello di innovazione tecnologica e nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale) il volano per una connessione con i mercati emergenti.

Infine, l’intervento del sig. Pang Yongsan, Vice Direttore Generale Centro di Cooperazione Economica del Dipartimento Esteri del PCC, ha posto l’accento sull’interesse cinese all’interscambio ad al rafforzamento delle relazioni tra i due paesi anche attraverso il rafforzamento delle relazioni politiche ed economiche. Complessivamente hanno preso parte al seminario una dozzina di membri del governo della Provincia del Fujian, una ventina di imprenditori cinesi ed altrettante imprese italiane.

L’ultima tappa della missione della delegazione cinese in Italia ha avuto un risvolto istituzionale, con l’incontro con l’amministrazione Comunale di Catania. Come è noto a tutti, questa città ha oggi una nuova amministrazione di centro sinistra, dopo lunghi anni di malgoverno della destra che hanno portato il Comune al dissesto finanziario. Accolti dal sindaco Bianco e da tutta la Giunta al completo, la delegazione cinese ha avuto modo di ascoltare anche la voce dei rappresentati del mondo produttivo locale. L’incontro è stato organizzato dal compagno Orazio Licandro che, oltre ad essere assessore alla cultura, ha anche le deleghe per le relazioni internazionali della città ed è quindi attivamente impegnato a dare continuità all’incontro di settembre. A tal proposito il sindaco Bianco ha messo in evidenza l’interesse a programmare per il prossimo anno una missione in Cina di una delegazione di imprenditori catanesi per avviare concretamente scambi commerciali, in preparazione della quale si pensa di creare una piattaforma informatica attraverso la quale raccogliere offerte, richieste e possibilità di scambi in tema di turismo, cultura e formazione, imprenditoria.

Dopo l’incontro al Palazzo degli Elefanti, la delegazione si è recata prima all’Università per l’incontro con il Rettore e poi al Teatro Antico dove, con l’aiuto della Direttrice del Parco Archeologico, ha avuto la possibilità di visitare questo antico monumento nel cuore della città. Infine la delegazione si è recata a visitare il Teatro Massimo Vincenzo Bellini.

Come Partito dei Comunisti Italiani non possiamo che trarre una bilancio assolutamente positivo di questa iniziativa ed esprimere, ancora una volta, tutta la nostra gratitudine ed amicizia al PCC, le cui fraterne relazioni si sono rafforzate ancora di più con queste attività comuni.