PCV: rafforzare il protagonismo popolare nel piano di governo

da tribuna-popular.org | Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

pcv chavezPer una Gestione Partecipativa e il Controllo Popolare, il PCV è La Scelta Rivoluzionaria

È fondamentale approfondire il dibattito delle concezioni politico- ideologiche, nel contesto delle discussioni dei piani di governo, sia a livello nazionale come a livello regionale, in modo da favorire un’ampia partecipazione del popolo in queste analisi.

Lo ha affermato Oscar Figuera, Segretario Generale del Partito Comunista del Venezuela (PCV), rilevando che la militanza dell’organizzazione sta valutando la Proposta del Piano di Governo 2013-2019 o Programma della Patria – denominato adesso II Piano Socialista della Nazione – del Presidente Chavez che ha fatto conoscere nella registrazione della sua candidatura lo scorso 11 giugno.

“Si tratta di conformare un progetto di paese e un programma della Patria nei confronti del quale consideriamo corretto l’interscambio nel senso più ampio”, ha detto Figuera, esprimendo che l’importante sta nell’affrontare questa sfida “con la volontà e l’impegno di riscattare elementi che nutrono il progetto” e consentono al Presidente della Repubblica di completare l’elaborazione del progetto, la cui presentazione al Parlamento nazionale è prevista per il 10 gennaio 2013.

A sua volta, questo organo legislativo sottoporrà a discussione la proposta e terrà in considerazione le alternative che emergeranno dal dibattito che viene ad inaugurare un nuovo momento nel processo politico venezuelano orientato verso l'”approfondimento del processo sociale e politico, a beneficio del popolo”.

In questo contesto, Figuera ha riaffermato che il PCV accompagna questo processo “con tutta la forza e l’impegno dei comunisti venezuelani”.

In tutto il paese si stanno generando spazi di studio, analisi e dibattito sulla proposta presentata dal presidente Chávez, partecipando con entusiasmo ad un meccanismo che genera l’identificazione con gli elementi distintivi proposti dall’Esecutivo Nazionale per i prossimi sei anni di governo.

“E’ un passo fondamentale. Il popolo venezuelano costruisce il proprio programma di sviluppo. Questo è un fatto senza precedenti “, osserva Figuera, evidenziando allo stesso tempo che questo protagonismo popolare nella discussione del Programma di Governo è un elemento che si sta convertendo in caratteristico del processo rivoluzionario venezuelano, il quale deve essere approfondito con il controllo sociale della gestione.

Offensiva per il 16 dicenbre

Il segretario generale del PCV ha ribadito che continua l’offensiva nazionale di mobilitazione, in vista delle elezioni regionali che si terranno il 16 dicembre.

L’Ufficio Politico del PCV è attivo in un processo continuo di visite, accompagnando e promuovendo in tutti gli Stati del paese “lo sviluppo dell’offensiva di mobilitazione, il dibattito ideologico e lo sviluppo politico organizzativo”.

Un tema centrale di questa offensiva è la più ampia diffusione e discussione delle Proposte per un Programma minimo di Governo Regionale che il PCV consegnerà alle 23 candidature a governatore che ha inscritto.

L’impegno politico che significa sottoscrivere queste Proposte, dimostra la serietà con cui il PCV lavora storicamente e le diffonde ampiamente, in modo che il popolo le conosca e possa utilizzarle nelle sue richieste ai governatori e alle governatrici che eleggeranno le forze politiche e sociali che sosterranno il processo rivoluzionario del 16-D.

Il presente documento si compone di cinque punti sviluppati schematicamente:

1. La democratizzazione della gestione pubblica e l’approfondimento del processo rivoluzionario.

L’ istituzione di un meccanismo per il monitoraggio, la valutazione e la direzione collettiva che permetta l’analisi critica e auto-critica dei processi socio-politici e della gestione di governo, per rafforzare i successi, correggere gli insuccessi e superare errori o omissioni.

2. Avanzare nella costruzione dello Stato democratico, popolare e rivoluzionario, attraverso un nuovo modello di gestione.

Incoraggiare lo sviluppo del Potere Popolare come espressione del nuovo potere, dando impulso ad un’autentica democrazia partecipativa e protagonista, combattendo contro il burocratismo, l’inefficienza, gli sprechi, il nepotismo, l’assistenzialismo, il clientelismo, la demagogia e la corruzione, attraverso il controllo sociale classe operaia, dei lavoratori e delle lavoratrici, Consigli Comunali e altre forme di organizzazione.

3. Contribuire allo sviluppo pianificato dell’economia e delle forze produttive, sulla base sovrana della sua diversificazione, modernizzazione e industrializzazione.

Contribuire allo sviluppo dell’industrializzazione con la sovranità, per un’economia diversificata e con alta capacità produttiva, un’agricoltura sostenibile, tecnologica e di grande produttività, al servizio del popolo, per raggiungere la sovranità alimentare; attraverso un Sistema Nazionale di Pianificazione, con la partecipazione diretta dei lavoratori e delle lavoratrici.

4. Garantire i diritti integrali dei lavoratori e delle lavoratrici e di tutti i settori sociali oppressi e sfruttati dal capitalismo.

Contribuire allo sviluppo del movimento operaio e sindacale di classe del lavoro e dei Consigli dei Lavoratori e delle Lavoratrici, sostenere la lotta per i diritti della massa lavoratrice, la difesa della vita e della salute nei centri di lavoro, il rafforzamento del ruolo dei e delle rappresentanti per la sicurezza e promuovere i processi di coscienza rivoluzionaria, organizzazione autonoma e mobilitazione. Supporto, riconoscimento e partecipazione di settori storicamente esclusi come le donne, i giovani, i popoli indigeni e i cristiani della teologia della liberazione.

5. Contribuire ad una migliore qualità della vita nella regione.

Promuovere attività e programmi diretti a combattere efficacemente la criminalità e l’insicurezza, per migliorare la qualità dei servizi pubblici e dell’infrastruttura, per garantire i diritti allo studio, al lavoro, allo sport, alla cultura e alla casa dignitosa.

Fonte: Tribuna Popular n ° 213