Le riflessioni del Presidente del Partito Comunista del Brasile (PCdoB) sui risultati elettorali

a cura di Erman Dovis

newsdalmondo banner“Il PCdoB è oggi più forte e preparato per affrontare le sfide che verranno” ha dichiarato il Presidente del partito Renato Rabelo, commentando i risultati elettorali delle recenti elezioni amministrative.

Sempre secondo Rabelo, “i risultati generali indicano un cambio di mentalità nella società brasiliana, e nello specifico il partito sta vivendo un ciclo di crescita graduale.

Il PCdoB esce da queste ultime elezioni con una positiva affermazione politica e questo è fondamentale, perché per noi la cosa più importante è l’interesse generale della gente, il bene dei lavoratori, coloro cioè che quotidianamente mettono in moto questo paese.”

Il presidente ha affermato che il partito, cosa molto importante, è cresciuto sia quantitativamente che qualitativamente: “i nostri militanti sono molto rigorosi, sanno per cosa lottano, ed il PCdoB non è un partito di carrieristi, quindi non aderiamo a nessuna campagna o progetto non chiaro, non coerente coi nostri programmi. In queste amministrative abbiamo lottato per città più moderne, più umane, le proposte da noi portate erano il diretto risultato di ampi dibattiti popolari, di profonde discussioni, scambi di idee e programmi. Da sempre questo è il nostro modo di fare, il nostro atteggiamento, e questi aspetti, nel contesto specifico, fanno la differenza.”

Rabelo ha poi stigmatizzato i comportamenti tenuti da diversi partiti avversari durante la campagna elettorale, come le continue provocazioni, gli insulti e la strisciante campagna diffamatoria ai danni dei candidati comunisti.

Il massimo dirigente nazionale ha infatti ricordato che “si è cercato di confondere la gente, di deviare il consenso politico comunista, ma il PCdoB ha risposto nel merito delle questioni. Di fronte agli attacchi, la posizione dei candidati comunisti era quella di discutere dei problemi delle città e degli abitanti che vi vivono, sempre nell’interesse delle masse popolari. Il popolo ha capito il nostro atteggiamento, e ne siamo usciti ancora più forti.”

Questa è la nostra posizione, la posizione di un partito che ha una storia, che in novant’anni di vita ha contribuito a cambiare questo paese”.

Il presidente ha infine affermato che il risultato raccolto nel 2012 è molto positivo per tutti i partiti progressisti che si raccolgono in alleanza intorno alla presidente Dilma Roussef, ed ha sottolineato come le opposizioni abbiano perso in questa tornata 30 milioni di elettori.

Il risultato chiarisce inoltre che la vasta base eterogenea che appoggia Dilma necessita di una pratica e di strategie comuni sulla scia di un progetto unitario iniziato nel 2003.

Progetto che, alla luce del lavoro ancora da fare, rappresenta una sfida per le parti che lo compongono, e che occorre approfondire maggiormente .

“Il nostro progetto non può arrestarsi,- conclude Rabelo- abbiamo ancora molti problemi da risolvere e solo questa base sociale può contribuire alle soluzioni di essi.

Abbiamo bisogno di riforme strutturali, che sono oggi la grande sfida per la nostra nazione.

Il PCdoB è pronto per iniziare questo viaggio.”

Articolo originale a cura di Joanne Mota, apparso sul sito http://www.vermelho.org.br