La gioventù comunista siriana: “Non ci arrenderemo mai!”

comunisti siria assembleaIntervista speciale a Wessam Kahel, membro della Commissione Relazioni Internazionali dell’Unione della Gioventù Comunista di Siria – Bagdash

da icp.sol.org.tr

Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it

Come consideri le dinamiche interne e le posizioni sui diversi temi nella Siria di oggi?

Vorrei dare alcune informazioni sugli ultimi eventi. L’Esercito Siriano è avanzato in diversi posti. Come sapete, siamo un paese piuttosto grande. Così l’Esercito Siriano non può sparpagliare tutte le forze su tutto il territorio. Questa avanzata è dovuta alla Russia, ma ci torneremo in seguito.

Aleppo, per esempio. Il sud di Aleppo è controllato principalmente dall’Esercito Siriano e i ribelli reazionari sono stati tutti spazzati via. Questo forte e veloce avanzamento dell’Esercito Siriano è stato sostenuto dalla Russia. Più di 75 luoghi nel sud di Aleppo sono ora controllati dall’Esercito Siriano. Non solo la città, ma l’aperta campagna. In alcune piccole città l’Esercito ha spazzato via i ribelli in poche ore. Siamo stati sorpresi da questa velocissima avanzata.

Anche nell’Ovest di Aleppo sono stati fatti importanti progressi, contro Daesh questa volta. Nel sud ci sono le principali organizzazioni terroriste, il Fronte Al Nusra che è affiliato ad al Qaida, e alcune altre piccole organizzazioni terroriste controllate dal Fronte Al Nusra. Nell’Ovest di Aleppo ci sono stati progressi verso Rakka, la cosiddetta capitale di Daesh.

Siamo stupiti di questi progressi ma siamo al contempo speranzosi. Anche intorno a Damasco, dove la maggior parte dei posti sono sotto il controllo del governo, nella provincia, e specialmente nell’Ovest, c’è il Fronte Islamico, un’organizzazione controllata dall’Arabia Saudita. Il leader di questa organizzazione è stato ucciso da un’operazione siriana e russa. Il suo nome era Zehran Hallush. Questo rappresenta un grosso problema per questa organizzazione poiché erano dipendenti  da un’unica persona, non da un’ideologia.

Nel sud di Damasco, a Dara, vicino alla Giordania e ad Israele, dove c’è anche il Fronte Al Nusra, l’Esercito Siriano ha riconquistato il controllo di alcune grandi città e di luoghi importanti. Questa è un’ampia regione ma l’Esercito Siriano ha fatto molti progressi in tutti i posti.

Nel centro della Siria, ad Homs, c’era una piccola base dove i ribelli erano acquartierati. L’Esercito Siriano li ha accerchiati, ha combattuto e ha obbligato i ribelli a lasciare la città. Homs è stata ora ripulita. Anche il territorio verso il Libano è ora ripulito.

Icp: E riguardo Palmira?

Sfortunatamente, come sapete c’è stato un forte attacco da parte di centinaia, forse migliaia di ribelli per prendere questa piccola città. È una città importante poiché è un sito storico. L’Esercito Siriano è arretrato poiché non voleva che le opere artistiche fossero danneggiate. È tutt’ora sotto il controllo dell’Isis, ma l’Esercito Siriano è a 10 chilometri. Non è il posto più importante al momento purtroppo, ci sono grandi città che l’Esercito Siriano cerca di riconquistare.

Icp: Ci sono stati danni a questa città antica?

Si, purtroppo.. Come sapete, Daesh e le altre organizzazione non hanno ideologia, non hanno umanità, non hanno ragione; combattono e uccidono, distruggono qualsiasi reperto storico, perché sono organizzazioni reazionarie con idee reazionarie, potrebbero essere chiamate ideologie fasciste. “Se non vieni con noi, ti uccidiamo” o “Se questo luogo appartiene alla tua ideologia, lo distruggo”: È così che agiscono.

Icp: Come comunisti che lottano in questa situazione difficile, come considerate l’intervento russo e il ruolo di altri come Hezbollah, o dell’Iran, che dicono di opporsi all’imperialismo americano?

Sappiamo che oggi la Russia è un paese capitalista, non è più l’Unione Sovietica. Ma sappiamo anche che il nemico attuale è l’imperialismo americano, è quello contro cui dobbiamo lottare oggi. Pensiamo che l’intervento russo sia positivo, perché ha dato e dà ancora oggi all’Esercito Siriano e al popolo siriano sempre maggiore forza contro le organizzazioni che combattono il nostro popolo e il nostro esercito.

Dall’inizio questo intervento militare russo è legittimo, perché è stato il governo siriano che ha invitato la Russia a intervenire. Quindi non si può definirla una invasione o un attacco. È  stato di grande aiuto. Fin dall’inizio ci sono state molte attività positive, importanti progressi da parte dell’Esercito Siriano. Un ruolo simile l’hanno svolto gli Hezbollah e l’Iran. Abbiamo ricevuto attività militari di supporto. Per l’Esercito Siriano e per il popolo siriano. Pensiamo che tutto questo sia stato fino ad ora molto positivo per noi, poiché è stato di sostegno per la lotta contro l’attacco imperialista. E ci ha dato anche maggiore tempo.

Icp: E per quanto riguarda le attività della Gioventù Comunista? Pensiamo che siate attivamente coinvolti nella difesa del paese, e oggi si tratta di essere contro una posizione reazionaria, ma un giorno sarà diverso. Puoi parlarmi delle strategie future della tua organizzazione?

In alcuni posti non possiamo muoverci, non possiamo fare niente, le cose sono “parti o muori”. In quei posti, dobbiamo mantenere le posizioni insieme all’esercito, e non abbiamo attività indipendenti in questi posti. Ma nei luoghi controllati dal governo, dall’Esercito Siriano, come ho detto, siamo attivi come lo eravamo prima della guerra. Divido le nostre attività in due parti: la prima è sotto la grande bandiera “La Siria non si inginocchierà”, che fu creata dal nostro leader storico Halid Bagdash molti anni fa. Questa bandiera patriottica è ancora di attualità. Sotto questa bandiera continuiamo la nostra lotta, sosteniamo l’Esercito Siriano, sosteniamo la resistenza siriana. Condividiamo questa bandiera non solo con i comunisti, il nostro sindacato, il nostro partito, ma anche con altre importanti forze nazionali che condividono questo patriottismo. Consideriamo questo non solo come un nostro dovere nazionale o di classe, ma anche come un dovere internazionale, poiché la Siria rappresenta una lotta internazionale contro l’attacco imperialista.

La seconda parte è sotto la bandiera “In difesa dei diritti della gioventù siriana”. È collegato alla nostra lotta sociale ed economica contro il liberalismo del nostro governo. Siamo contro le attività liberiste del governo sulla sanità, sull’educazione, e ovunque. Cerchiamo di mantenere le conquiste sulla salute, sulla scuola e in altre aree. Cerchiamo anche di continuare la lotta per ottenere nuovi  diritti progressisti sulla casa e sul lavoro delle giovani generazioni. Sosteniamo anche la nazionalizzazione della produzione per il paese, perché pensiamo che sia un fattore importante per il sostegno della Siria.

Abbiamo anche organizzato alcuni eventi. Prima della guerra organizzavamo un carnevale centrale per tutto il paese. Ma ora, a causa della situazione, è diventato locale. Un’altra attività è l’ “Incontro annuale Halid Bagdash” nel quale invitiamo artisti progressisti e cantanti. Inoltre come organizzazione abbiamo discussioni e analisi sui temi odierni.

Abbiamo anche una scuola di formazione per il nostro partito e per gli aderenti al sindacato.

Nelle nostre università, specialmente a Damasco e ad Aleppo, rappresentiamo il nostro sindacato nella maggior parte dei collegi e anche all’interno del “Sindacato Studentesco Siriano”. Attraverso di esso possiamo avvicinarci alle richieste degli studenti e diffondere le nostre idee comuniste, le nostre analisi e le nostre opinioni agli altri studenti. Inoltre si tratta di comunicare le richieste degli studenti e dei giovani in generale.

Cerchiamo di continuare la nostra lotta nonostante la guerra, e non ci arrenderemo…