Il segretario del Partito comunista siriano: “La Siria deve rimanere una roccaforte. Sosteneteci”

da lantidiplomatico.it

L’AD intervista Ammar Baghdash: “Intorno alla Siria si è creato un nuovo blocco mondiale”. “Difendere la patria e difendere i diritti sociali”

Ammar Baghdash, segretario del Partito comunista siriano, ha partecipato a Roma all’evento «A fianco della Siria e del suo popolo. Oltre il muro della disinformazione» organizzato dal Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila“.

Il partito comunista in Siria che ruolo svolge? Siede in parlamento? Ci sono altri partiti comunisti in parlamento? Come si articola la opposizione parlamentare?

A.B.: “Il Partito comunista siriano è un partito storico, tuttora diffuso in tutto il Paese. La sua base militante ed elettorale è composta dalle masse di lavoratori e contadini, soprattutto nell’area di Aleppo e del Nord-Est nella regione “curda“. Siamo presenti in parlamento con due rappresentanti, accanto al Partito comunista unificato, che ne ha altri due. Alle ultime elezioni il Partito Baath del presidente Bashar al Assad è cresciuto, ha ottenuto 166 deputati (prima ne aveva 163); poi ci sono 60 parlamentari indipendenti, non membri di partiti, la maggior parte di loro sono uomini d’affari. Facciamo parte della compagine governativa con un ministro, quello degli investimenti”.

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