Il quattordicesimo Congresso del Partito Comunista Sudafricano (SACP)

sacp 14mo congressodi M. A. Baby
da “Peoples Democracy

Traduzione di Marx21.it

Il Partito Comunista dell’India (Marxista) era presente all’ultimo Congresso del Partito Comunista Sudafricano con uno dei suoi massimi dirigenti, Marian Alexander Baby. Di seguito, il suo commento sullo svolgimento e le conclusioni dei lavori del principale partito comunista dell’Africa e uno dei più radicati (150.000 iscritti, in continua crescita in particolare tra le giovani generazioni) e autorevoli su scala mondiale.

Il 14° Congresso del Partito Comunista Sudafricano (SACP) tenutosi nel Birchwood Conference Centre di Ekurhuleni, vicino a Pretoria, dal 10 al 15 luglio 2017 ha avuto un successo straordinario. La parola d’ordine era: “Difendere, far avanzare, approfondire la Rivoluzione Nazionale Democratica e il ruolo di avanguardia del SACP”. Il compito fondamentale del partito è quello di ancorare la sua prospettiva strategica di medio termine a una seconda e più radicale fase nella transizione del paese  con la demonopolizzazione dell’economia del Sudafrica.

Uno dei punti centrali del dibattito nel congresso del SACP è stato quello riguardante il futuro dell’Alleanza con l’African National Congress (ANC). Il Sudafrica si sta avviando alle elezioni del 2019. Nel suo discorso conclusivo, il rieletto segretario generale del SACP, Blade Nzimande, ha dichiarato che settori dell’ANC hanno tradito l’obiettivo dell’alleanza ed ha espresso la profonda preoccupazione del SACP in merito al futuro dell’alleanza nel suo attuale formato. Ha affermato che il modo con cui essa funziona è chiaramente obsoleto. Il modo di operare dell’alleanza è incapace di farla ulteriormente continuare. Se esso non cambia, l’alleanza rischia di disintegrarsi con gravi conseguenze. L’aumento delle fazioni all’interno dell’ANC e le tendenze autoritarie con crescenti manifestazioni di corruzione sono le principali ragioni della diminuzione della popolarità del governo di Jakob Zuma. Il SACP critica apertamente tali tendenze. Anche il rifiuto da parte della leadership dell’ANC di confrontarsi con il SACP e la COSATU (la centrale sindacale di classe, NdT) su tali rilevanti questioni sta contribuendo all’allontanamento del governo di Jakob Zuma dai suoi impegni nei confronti dei lavoratori e delle masse in difficoltà.

Blade Nzimande ha sottolineato che l’ultima volta che l’alleanza ha tenuto un vertice nazionale è stata due anni fa nel giugno/luglio 2015. L’alleanza avrebbe dovuto tenere un vertice sulla politica economica entro giugno 2017, prima della Conferenza Politica Nazionale dell’ANC e del Congresso del SACP. Ma non è avvenuto. Anche la rinuncia dell’ANC di tenere regolari riunioni del Consiglio Politico è stata duramente e apertamente criticata da Nzimande nella sessione di apertura del Congresso.

L’ultimo vertice dell’Alleanza aveva approvato una dichiarazione che riconosce l’autenticità delle preoccupazioni sollevate dal SACP e dalla COSATU in merito all’orientamento del Piano Nazionale di Sviluppo (NDP) nella sua forma attuale. Era stato concordato che le riserve e le opposizioni sollevate dal SACP e dalla COSATU riguardanti il contenuto economico e politico del NDP sarebbero state prese in considerazione. Per questo, era stata decisa la costituzione da parte del Consiglio Politico dell’alleanza di un team incaricato di esaminare la questione secondo quanto deciso dal Vertice di Politica Economica. Tuttavia, ciò non è avvenuto.

Il segretario generale del partito ha dichiarato nelle sue conclusioni del Congresso che i partners dell’alleanza sono pienamente liberi di esprimere critiche alle politiche che sta cercando di attuare il governo di Jakob Zuma, che non sono state decise attraverso una consultazione nell’alleanza stessa. E ha affermato che la Rivoluzione Nazionale Democratica appartiene a tutti i partners dell’alleanza e al popolo nel suo complesso. La rivoluzione è troppo importante per essere lasciata ad un unico partner dell’alleanza, a pochi individui o, ancora peggio, a una fazione. Il collasso della collegialità all’interno dell’alleanza è stato duramente criticato nei documenti deliberati dal Congresso. E’ stato dichiarato che non ci sono ragioni in linea di principio per stare insieme in un’alleanza se non si è in grado di determinare insieme quale deve essere il percorso della Rivoluzione Democratica Nazionale.

E’ stato deciso che il SACP terrà un Congresso Nazionale Speciale (SNC) entro il primo trimestre del 2018. La risposta della Conferenza dell’ANC, prevista per la fine di quest’anno, sarà analizzata in questa assise. Alcune modifiche statutarie del SACP verranno approvate nel SNC dopo una approfondita discussione in tutte le istanze del partito.

Il messaggio più importante lanciato dal congresso riguarda il rafforzamento delle strutture del SACP a tutti i livelli. Il rafforzamento dei settori di lavoro rappresenta un compito importante nella costruzione di un forte SACP. L’importanza dell’espansione dell’influenza delle strutture del SACP e della Lega della Gioventù Comunista (YCL) è stata messa in evidenza nel Congresso del Partito. E’ stato anche rivolto un invito allo sviluppo di strutture che rendano in grado il SACP e la classe lavoratrice di essere presenti organizzativamente in tutti i siti chiave del potere. Ora la struttura del SACP è fondamentalmente basata sulle sezioni nelle comunità. E’ stato stabilito anche di aumentare la presenza del SACP in altri importanti settori, come le università e i collegi scolastici.

E’ stata sottolineata anche l’importanza della lotta contro il patriarcato e dell’organizzazione delle donne. Si è deciso che i comunisti debbano essere presenti in tutti i luoghi in cui le persone si riuniscono come gli organi di governo scolastico e anche  nelle chiese. E’ stata anche sollecitata l’assunzione da parte delle sezioni del partito di lavori per migliorare l’igiene e per far fronte ad altri bisogni della società.

Il vice presidente dell’ANC, Cyril Ramaphosa, ha indirizzato uno speciale saluto al Congresso del Partito il 12 luglio. E’ un probabile candidato alla presidenza dell’ANC e del Sudafrica (l’ex moglie di Jakob Zuma, Nkosazana Dlamini-Zuma, è la principale avversaria tra quelli sostenuti dall’attuale presidente per ricoprire il suo ruolo). Il discorso di Cyril Ramaphosa è stato un duro attacco alla corruzione in Sudafrica e al ruolo di alcuni settori all’interno dell’ANC. Ha affermato che nessuno può impedirgli di smascherare e combattere la corruzione nel governo e nella società. E ha sostenuto che l’alleanza deve continuare per far avanzare il Sudafrica e che gli amici non devono essere messi da parte quando un nemico più grande deve essere combattuto. Il suo è stato un intervento in difesa dell’alleanza allo scopo di far avanzare la lotta contro le forze di destra e gli elementi corrotti e degenerati all’interno dell’ANC.

Al Congresso si sono svolte le riunioni separate delle commissioni e le sessioni plenarie per discutere dei vari strumenti e metodi per rafforzare il partito nell’attuale situazione politica.

Il Congresso del Partito ha rieletto il Comitato Centrale esistente con pochissimi cambiamenti. Non ci sono state contestazioni per i massimi dirigenti e per il Comitato Centrale nel suo complesso. Il primo vice segretario generale, Jeremy Cronin, ha abbandonato volontariamente l’incarico in considerazione della sua anziana età ed è rimasto membro del Comitato Centrale. Il secondo vice segretario generale, Solly Afrika Mapaila, è diventato primo vice segretario generale. Il capo del dipartimento internazionale, Chris Matlhako, ha assunto il ruolo di vice segretario generale. Questi sono i più importanti cambiamenti tra i funzionari più importanti. Un terzo del Comitato Centrale è costituito da donne. L’Ufficio Politico sarà eletto nella prossima riunione del Comitato Centrale.

Una caratteristica significativa del Congresso è stata la presenza della musica e delle danze. Tutti i leaders del partito vi hanno partecipato.