da solidarite-internationale-pcf.over-blog.net
Comunicato dell’Ufficio Politico del Partito Comunista Libanese
Traduzione di Massimo Marcori per Marx21.it
L’Ufficio Politico del PCL segue con grande preoccupazione le dichiarazioni e le posizioni dei leaders degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato, come pure quelli di alcuni governi arabi che battono i tamburi di guerra contro la Siria. Queste dichiarazioni sono seguite da movimenti militari nella regione che prendono a pretesto le accuse di crimine per l’utilizzo di armi chimiche contro i civili nella regione di Ghouta.
L’Ufficio Politico del PCL ritiene che tali preparativi mirano soprattutto a perseguire la distruzione delle infrastrutture economiche e militari siriane ed a causare molti morti e profughi, tutto questo con i falsi pretesti accampati dai circoli imperialisti che riproducono ciò che è stato fatto in Libia e in Iraq. Gli Stati Uniti sono il paese che utilizza il più collaudato dei sotterfugi contro il diritto internazionale, quello che richiama ai valori morali e umani mentre massacra migliaia di civili al fine di imporre il suo dominio sulle ricchezze dei popoli arabi.
In questa prospettiva, il PCL vede nell’attacco contro la Siria un’aggressione contro tutti i paesi e i popoli arabi. Gli Stati Uniti e i loro alleati tentano così di riprendere il vantaggio perso in Egitto dove il popolo ha destituito il regime dei “Fratelli Musulmani”. Inoltre, gli Stati Uniti tentano di risolvere la crisi capitalista che continua ad imperversare, ma anche di proteggere Israele, allo scopo di rafforzare il suo ruolo aggressivo e razzista nella regione e di permettergli di liquidare la causa palestinese e di realizzare il suo progetto di divisione nella regione.
Il PCL considera che far fronte all’aggressione è una responsabilità patriottica e nazionale. Lancia un appello alle forze progressiste e di sinistra del mondo arabo e del mondo per azioni politiche e di massa al fine di imporre l’arretramento degli aggressori. Chiede anche a tutte le forze di sinistra e progressiste in Siria, quelle che sono attualmente al governo e quelle che sono all’opposizione, di proclamare la mobilitazione generale e di mobilitare tutto il potenziale al fine di far fronte all’aggressione e di resistere agli aggressori, e ciò nel senso di costruire i pilastri di un progetto che punta alla creazione di uno Stato patriottico, democratico e resistente all’imperialismo.
Infine, l’Ufficio Politico del PCL ritiene che il Libano è, ancora una volta, nell’occhio del ciclone e dovrà patire le conseguenze dell’aggressione contro la Siria. E’ per questo che lancia un appello al governo dimissionario perché metta fine alla sua politica cosiddetta “di neutralità” di fronte alla crisi siriana, adotti una ferma posizione contro l’aggressione che si sta preparando e attivi le risorse interne ed internazionali del Libano per farvi fronte; mette in guardia le forze che fanno affidamento su questa aggressione.
Il PCL chiama tutti i comunisti e i simpatizzanti del partito e tutti i patrioti libanesi alla vigilanza e a mobilitarsi all’interno e all’esterno del paese al fine di contrastare i progetti degli aggressori.
Lunedì, 2 settembre 2013