Il Partito Comunista Giapponese sfiora l’8% nelle ultime elezioni legislative

a cura della redazione

newsdalmondo bannerNel commentare le recenti elezioni legislative del 16 dicembre 2012 in Giappone, che hanno riportato al governo i conservatori del Partito Liberal-democratico e hanno premiato alcune componenti dell’estrema destra nazionalista, la nostra stampa ha dimenticato di osservare che, mentre i partiti di centro-sinistra che hanno amministrato il paese negli ultimi anni subiscono un devastante rovescio, il Partito Comunista Giapponese (PCG) non solo conserva le sue posizioni, ma registra anche un positivo rafforzamento.

Nello scrutinio per liste, in cui sono stati eletti 180 deputati, il Partito Comunista Giapponese ottiene il 6,2 %, mentre in quello riguardante le circoscrizioni locali, che portano in parlamento 300 deputati, il PCG aumenta i suoi consensi arrivando a sfiorare l’8% (7,4% nelle precedenti elezioni).


Il Partito Comunista Giapponese, che si è distinto per la netta opposizione alla deriva nazionalista in atto nel paese, è una forza politica radicata nella società nipponica, e può contare su 400.000 iscritti e un quotidiano, “Akahata”, che tira un milione e mezzo di copie.