Il Partito Comunista del Brasile solidarizza con il presidente della Bolivia

da Partito Comunista del Brasile | Traduzione a cura di Marx21.it

 

bolivia strada_tunariIl Partito Comunista del Brasile (PCdoB) solidarizza con il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, il compagno Evo Morales, di fronte alle alle pressioni esercitate dall’ambasciata statunitense in quel paese in opposizione al progetto di costruzione di una strada tra Villa Tunari e San Ignacio de Moxos.

 

Il presidente Evo ha messo in guardia sugli interessi strategici che manipolano alcuni settori del movimento indigeno boliviano sotto pretesti “ambientali” con l’obiettivo di bloccare lo sviluppo del paese e destabilizzare il governo boliviano. Evo ha qualificato le pressioni dell’ambasciata statunitense come “parte di una strategia dell’imperialismo e degli Stati Uniti, attraverso sue agenzie (USAID), per impedire l’integrazione nazionale”.

 

Questa opera infrastrutturale è parte degli accordi di cooperazione tra Bolivia e Brasile firmati dal presidente Evo e dall’allora presidente Lula. E’ parte essenziale del progetto del governo boliviano di integrazione del territorio nazionale di questo paese vicino; compito non ancora terminato di questo popolo fratello. Assume anche fondamentale importanza nell’avanzata dell’integrazione fisica dell’America del Sud, base di un progetto di sviluppo regionale con l’integrazione delle economie e dei popoli dei nostri paesi, nell’ambito del MERCOSUR e di Unasur.

 

La strada tra Villa Tunari e San Ignacio de Moxos, quando verrà terminata, permetterà la connessione dell’Oceano Atlantico e Pacifico, essenziale per un paese senza sbocco al mare come la Bolivia.

 

Anche il popolo brasiliano e altri popoli sudamericani sono stati oggetto di pressioni esterne sotto pretesti “ambientalisti” contro i progetti nazionali di sviluppo. In Brasile, ciò è provato da episodi come la recente votazione del nuovo Codice Forestale e dalle difficoltà frapposte alla costruzione delle nuove centrali idroelettriche sul rio Madeira e a Bello Monte.

 

La necessità corretta di combinare il rispetto per l’ambiente con lo sviluppo e l’integrazione fisica del nostro continente, non può far da copertura a pressioni imperialiste contro lo sviluppo sovrano e sostenibile dell’America del Sud.

 

San Paolo, 18 settembre 2011
Comitato Centrale del Partito Comunista del Brasile – PCdoB