Nota dell’Ufficio Stampa del Partito Comunista Portoghese | da www.pcp.pt
Questo incontro del GL – che è stato ospitato dal Partito Comunista Portoghese – ha visto la partecipazione di tutti i partiti membri e da altri che, sebbene non facciano parte del GL, sono comunque coinvolti nel processo degli IIPCO [tra questi, era presente il Partito dei Comunisti Italiani. ndt]
Il 14° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai si svolgerà dal 23 al 25 novembre 2012 a Beirut, in Libano, sul tema “Rafforzare le lotte contro la scalata aggressiva imperialista, per la realizzazione dei diritti e le aspirazioni socio-economiche democratiche dei popoli, per il socialismo”.
Il Gruppo di Lavoro degli Incontri dei Partiti Comunisti e Operai si è riunito il 10 settembre a Lisbona, in occasione della 36° Festa di Avante, in preparazione del 14° Incontro che si realizzerà a Beirut, in Libano, dal 23 al 25 novembre 2012, ospitato dal Partito Comunista Libanese sul tema “Rafforzare le lotte contro la scalata aggressiva imperialista, per la realizzazione dei diritti e le aspirazioni socio-economiche democratiche dei popoli, per il socialismo”.
Hanno partecipato alla riunione del Gruppo di Lavoro – che è stata ospitata dal Partito Comunista Portoghese – tutti i Partiti membri del Gruppo di Lavoro e anche altri partiti che pur non essendo membri di questo gruppo partecipano al processo degli Incontri Internazionali.
Il Gruppo di Lavoro ha analizzato vari aspetti relativi alla preparazione del 14° Incontro Internazionale, rimarcando l’importanza che esso acquisisce in una situazione in cui i popoli affrontano la poderosa e multiforme offensiva dell’imperialismo.
Nella riunione è stata espressa solidarietà ai popoli che, in particolare nel Medio Oriente, sono obiettivo dell’intervento dell’imperialismo e delle sue strutture di coordinamento – come la NATO – che, fomentando tensioni, strumentalizzando e distorcendo giuste rivendicazioni e attraverso l’ingerenza, la destabilizzazione, il terrorismo e la guerra, tenta di mantenere e aumentare il suo dominio sulle risorse naturali, i mercati e le posizioni geostrategiche. Sono stati sottolineati i rischi che derivano da questa strategia dell’imperialismo e le sue imprevedibili conseguenze sia sul piano regionale, che internazionale. Nel riconfermare la difesa del diritto di tutti i popoli a organizzarsi per difendere i propri diritti e per decidere del proprio destino, i partecipanti invitano i lavoratori e i popoli di tutto il Mondo a mobilitarsi e a lottare per la pace nel Medio Oriente, contro le minacce e le aggressioni imperialiste, in particolare contro la Siria, il Libano e l’Iran, e in solidarietà con il popolo palestinese.
Nel contesto della profonda crisi del capitalismo e dell’acutizzazione delle contraddizioni del sistema è stata riaffermata la solidarietà con i popoli, in particolare del continente europeo, che sono vittime della profonda offensiva che, a partire dall’Unione Europea, mira ad aumentare lo sfruttamento, a distruggere i diritti socio-economici e democratici dei lavoratori e dei popoli conquistati con decenni di lotta e a imporre un ancora maggiore grado di concentrazione e centralizzazione della ricchezza, soprattutto attraverso l’imposizione sopranazionale di relazioni di dominio economico e politico al servizio del grande capitale e contrarie al diritto sovrano dei popoli allo sviluppo economico e sociale.
Per far fronte alla prova di forza dell’imperialismo – in sé espressione della profondità della crisi capitalista e della decadenza del sistema – è stata sottolineata l’importanza della lotta organizzata dei lavoratori contro le misure e le politiche assunte sia dalla destra, che dalla socialdemocrazia. E’ stato salutato il movimento sindacale di classe per il suo ruolo centrale nell’opera di chiarificazione, nell’organizzazione e nella mobilitazione delle masse lavoratrici in poderose azioni di lotta, scioperi e manifestazioni in difesa dei salari, dei diritti del lavoro e contro la disoccupazione, e anche per la sua determinazione a respingere le manovre e le trappole del cosiddetto “partenariato sociale”.
E’ stata ribadita la solidarietà con i processi di lotta in corso in diversi continenti, come in America Latina, contro le aggressioni dell’imperialismo e per la pace, per la difesa della sovranità, per il diritto allo sviluppo e per il rafforzamento dei processi nazionali e dei processi regionali di integrazione che difendano gli interessi dei popoli e contribuiscano alla costruzione di alternative al dominio egemonico dell’imperialismo.
Nel quadro internazionale segnato dall’instabilità e dai cambiamenti di reale impatto geostrategico, nella situazione in cui grandi pericoli per i lavoratori e i popoli e per la stessa umanità coesistono con reali possibilità di sviluppo progressiste e anche rivoluzionarie, è stato riaffermato che, con il rafforzamento delle lotte per le aspirazioni e i diritti dei lavoratori e dei popoli, è possibile far retrocedere l’imperialismo, realizzare conquiste di significato antimonopolista e antimperialista, e con il coinvolgimento e la partecipazione creativa delle masse lavoratrici e popolari, avanzare nella direzione del socialismo.